IL GIRO NELLA STORIA. CIPOLLINI E QUELLE DUE ZAMPATE REGALI A MATERA

GIRO D'ITALIA | 14/05/2025 | 08:20
di Alessandro Brambilla


Oggi la tappa numero 5 del Giro d’Italia termina a Matera, la Città dei Sassi. E’ sicuramente una città amica della corsa rosa, talmente bella da diventare ideale scenario per uno degli ultimi film di James Bond “007”. Matera è in collina, tuttavia agli arrivi di tappa del Giro hanno tradizione favorevole i velocisti e naturalmente Mario Cipollini ha lasciato il segno. Nel Giro 1998 Re Leone del team Saeco si aggiudicò la settima tappa, Lago Laceno – Matera (235 chilometri). Il velocista lucchese alla media di 36,154 ottenne la sua seconda vittoria di tappa in quell’edizione battendo l’ottimo Fabio Baldato e lo spagnolo Angel Edo. Aveva la maglia rosa Alex Zulle. Cipollini vinse anche la tappa del giorno successivo a Lecce e la decima a Macerata. Il Giro d’Italia 1998 se lo aggiudicò Marco Pantani con 1’33” su Pavel Tonkov.


Al Giro d’Italia 2000 la Scalea – Matera di 235 chilometri era la quarta tappa e Re Leone aveva ancora la griffe Saeco. All’arrivo 1° Cipollini a 37,404 di media, 2° Dmitry Konishev, 3° Silvio Martinello. Oltre l’arrivo Martinello si lamentò. “Alcuni corridori della Saeco hanno spinto Cipollini sulla salita di Matera”, dichiarò il padovano a Tuttosport. Silvio era la punta veloce della Polti; va precisato che la sua squadra gestita dal noto manager Gianluigi Stanga non inoltrò reclamo contro Cipollini. Inoltre la giuria nel finale non riscontrò fra i principali protagonisti scorrettezze tali da giustificare declassamenti o altre sanzioni. Vittoria confermata a Cipollini che nell’occasione tagliò un ulteriore traguardo: quello di Matera del 17 maggio 2000 rappresentò per lui il successo di tappa numero 30 nella storia del Giro. Mario eguagliò il leggendario Costante Girardengo.

Il velocista della Saeco era noto come personaggio estroso e qualche volta eccentrico eppure in conferenza stampa fece il modesto: “Ho raggiunto un grande come Girardengo nella classifica dei plurivincitori al Giro e la cosa mi rende felice. Però io a Girardengo posso fare il cameriere”. Cipollini dimostrò molto rispetto per il campione di Novi Ligure che al Giro d’Italia, tra l’altro, trionfò 2 volte in classifica generale oltre ad essere uomo da grandi classiche. Alla sera del 17 maggio 2000 la classifica dei plurivincitori di tappa al Giro era la seguente: 1° Alfredo Binda, 41 successi, 2° Learco Guerra (31), terzi a pari merito Re Leone e Girardengo (30). Il Giro d’Italia 2000 venne vinto da Stefano Garzelli, 2° Francesco Casagrande a 1’27”. Riguardo Cipollini, col successo nella Arezzo – Montecatini del Giro d’Italia 2003 diventò il plurivincitore assoluto nei successi di tappa. Quarantadue per Mario, 41 Alfredo Binda.

Anche nel 2003 il Giro fece tappa a Matera: 1° Fabio Baldato, 2° Gabriele Colombo, 3° Giuliano Figueras. E nel 2013 a Matera dopo il diluvio 1° John Degenkolb, 2° Angel Vicioso, 3° Paul Martens. Infine il Giro fece tappa nella Città dei Sassi anche nell'edizione 2020 svoltasi in ottobre causa la pandemia. S'impose Arnaud Demare davanti a MIchael Matthews, 3° Fabio Felline.


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COMMENTI
Pensiero vero
14 maggio 2025 09:08 Bullet
Più che fare il modesto, è conoscenza del ciclismo e dei grandi campioni che sono intoccabili. Si dice sempre che il velocista è una specie di primadonna però ha ben chiaro cosa vuol dire vincere un Giro o corse che richiedono certe capacità che un velocista non ha e per questo non si mette a confronto diretto.

La tv confermò le parole di Martinello.
14 maggio 2025 13:55 pickett
La telecamera posta sull'elicottero mostrò i gregari di Cipollini spingerlo sulla salita finale.Ricordo benissimo.

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