EVENEPOEL NON CERCA SCUSE: «AVEVO LE GAMBE PESANTI, ORA VADO AL ROMANDIA PER CERCARE IL RITMO...»

PROFESSIONISTI | 28/04/2025 | 08:20
di Francesca Monzone

Il duello tanto atteso tra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel dovrà aspettare almeno un altro anno. Tutti attendevano il leggendario scontro su La Redoute,  un testa a testa che sarebbe rimasto impresso nella memoria degli appassionati per molto tempo, ma così non è stato e il belga ha dovuto accettare la sconfitta. Evenepoel non era ben posizionato quando Pogacar ha deciso di attaccare e ha visto la sua corsa concludersi proprio mentre lo sloveno affrontava la famosa salita di Remouchamps. La resa definitiva è arrivata a La Roche-aux-Faucons quando ha manifestato fastidio nei confronti di una moto con telecamera che lo stava riprendendo. 


Una volta tagliato il traguardo, Evenepoel è apparso provato con un vistoso herpes labiale, probabilmente a causa delle corse che aveva fatto la scorsa settimana. 


«Per le prime ore è andato tutto bene. Ma sulla salita di Desnié le gambe hanno iniziato a pesarmi. Non mi sentivo al meglio: questo spiega la mia posizione scomoda ai piedi de La Redoute. Volevo essere onesto con la squadra, ho detto subito via radio che non potevano contare su di me». Difficile per un corridore come Remco Evenepoel, che in pochi giorni ha ottenuto una vittoria e il terzo posto all’Amstel Gold Race, accettare una sconfitta come questa ma il belga ha spiegato di non essere una macchina e che le sconfitte fanno parte dell’uomo.

«Non sono un robot. Quando sono tornato ad allenarmi, prima della Freccia del Brabante, ho detto di aver avuto giornate molto buone e giornate molto cattive. Dopo l'inverno sono riuscito a fare solo un mese e mezzo di allenamento completo prima delle mie prime gare. Ho iniziato ad allenarmi all'inizio di febbraio e ora siamo a fine aprile. Non potevo aspettarmi miracoli. Una gara di sei ore, dura come la Liegi, richiede molto ritmo e io semplicemente non ne avevo abbastanza».

Quando il fisico non funziona, anche la mente ne risente ma Evenepoel, sembra aver metabolizzato subito il suo malessere. «Devo accettarlo, non ho scelta. Nel ciclismo moderno tutti si allenano duramente per essere al top della forma e io non sono riuscito ad allenarmi come si deve negli ultimi mesi. Si è visto. Nell'ultima ora le mie gambe erano davvero pesanti».

Le sconfitte devono essere messe da parte per poter andare avanti e il belga sarà al via del Tour de Romandie che inizierà martedì, una corsa che fa parte della sua preparazione in vista del Tour de France.

«Devo lavorare sulle basi per tornare in condizioni ottimali. Ed è importante farlo in gara perchè permette di andare oltre gli esercizi in allenamento. Questa gara spero che mi aiuti a tornare a un buon livello. Dopo il Romandia, mi prenderò una settimana di pausa e poi riprenderò il lavoro per il Tour de France».


Copyright © TBW
COMMENTI
Tutto normale
28 aprile 2025 14:18 libero pensatore
Evenepoel ha fatto anche troppo con l'infortunio avuto e la preparazione affrettata

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
SCOTT unisce le forze con il NSN Cycling Team come fornitore ufficiale di biciclette, sostenendo la squadra nella sua nuova entusiasmante era. Il team con sede in Spagna e licenza svizzera, non condivide solo la nazionalità con SCOTT. La partnership rappresenta...


Nel 2028 la KNWU - Federazione olandese di ciclismo - festeggerà i suoi primi 100 anni e lo farà organizzando competizioni di altissimo livello.  L'unione celebra questo anniversario con il Dutch Cycling Festival: un programma lungo un anno che renderà...


Un gravissimo lutto ha colpito il nostro collega Pietro Illarietti: si è spento all’età di 75 anni, dopo una lunga malattia, papà Franco. A Pietro e a suo fratello Mauro, a mamma Rina e a tutta la famiglia Illarietti giunga...


Avete bevuto già il caffè questa mattina? La risposta probabilmente sarà sì e, nel caso sia no, siamo sicuri diventerà sì nell'arco della giornata, soprattutto se avete in programma un'uscita in bici con gli amici. La coffee ride è un classico per...


L’olandese Yoeri Havik e il portoghese Iuri Leitão sono i primi leader della Sei Giorni di Rotterdam e guidano davanti ai campioni del mondo della madison Fabio Van den Bossche e Lindsay De Vylder e ai vincitori del Campionato Europeo...


La CANYON//SRAM zondacrypto ha ufficializzato nelle scorse ore l’ingaggio nella propria formazione di sviluppo di Erja Bianchi, 18enne lombarda di Lonate Pozzolo.   Dopo aver difeso i colori della Ju Green di Gorla Minore, Erja è poi passata alla Biesse...


Lo sport è uno dei mezzi migliori per comunicare con i giovani e la bella iniziativa “Dialoghi di Sport” sono tre eventi voluti dall’Assessorato allo Sport del Comune di Luni per trasmettere ai giovani l’interesse per lo sport come scuola...


A 26 anni Mattia Gaffuri ha realizzato il sogno di passare ufficialmente professionista, con l'ingaggio da parte della Picnic PostNL in seguito al suo stage in Polti VisitMalta e soprattutto alla lunga esperienza tra Swatt Club e studi da preparatore:...


Novartiplast un nome evocativo che riporta agli albori degli anni Ottanta del celebrato e compianto Mario Cioli. Colui che mise in piedi uno squadrone diretto da Domenico Garbelli e Olivano Locatelli. Colui che al ciclismo ha dato molto da vero...


Che cos’è la crono? Una corsa contro il tempo. Da solo, in coppia, in quartetto, a squadre. Con e contro il cronometro. I vecchi dicevano: partire forte, continuare fortissimo, finire alla morte. Una corsa alla morte, dunque un suicidio. Una...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024