Bellezza in bicicletta? Moltissimo di più. Affascinante, seducente, incantevole, era diventata il simbolo della grazia e dell’avvenenza, l’icona dello splendore e dell’attrazione, in altri tempi l’avrebbero chiamata Afrodite o Venere. Il colore perfetto per lei si direbbe un non colore, il bianco, simbolo di purezza e freschezza, “un mito contemporaneo” avrebbe scritto di lei il semiologo Roland Barthes.
Bellezza in bicicletta? Infinitamente di più. Perché di una bellezza irraggiungibile: lei sembrava al di là di ogni passione o desiderio, di ogni paragone o confronto, fuori quota, fuori classifica, fuori categoria, forse anche fuori tempo massimo.
Brigitte Bardot aveva 91 anni. La sua bellezza era stata sfregiata e usurpata dal tempo, ma resiste indelebile e immortale nei film e nelle foto, nei ricordi e nei pensieri. E’ morta a La Madrague, la sua villa a St. Tropez, inaccessibile perfino all’immaginazione, e qui sarà sepolta, regina di quell’angolo mediterraneo fra cielo e mare. Lei era BB – Brigitte Bardot ma anche bellezza bicicletta - come neanche Marilyn Monroe era MM. Lei era innamoramenti e amori, matrimoni e divorzi, relazioni e scandali, flirt e paparazzi. Lei era la canzone “Je t’aime… moi non plus” e la canzone e il film “Et Dieu créa… la femme”, dunque spesso non era soltanto punti esclamativi e interrogativi, ma anche tre puntini di sospensione. Lei era polemiche e provocazioni, prima di proteggersi nella privacy. Lei era il bikini (e anche il monokini) e il nido d’api (la “choucroute”), un ritratto di Andy Warhol e – ma sì – tante biciclette.
Bellezza in bicicletta, su qualsiasi bicicletta. C’è una foto di BB su una Graziella, forse a Parigi nel Bois de Boulogne, mentre dietro di lei, sorridente e sempre seducente, perfino una Rolls Royce sembra perdere prestigio e importanza. C’è una foto di BB su una bici da donna, capelli biondi (anche se, si saprà, ossigenati) al vento. C’è una foto di BB su un’altra bici da donna, stavolta i capelli prigionieri in un cappello di paglia. C’è una foto di BB con la bici da donna ma piedi a terra, una mano sulla manopola del manubrio, l’altra lungo il fianco. C’è una foto di BB su un Solex, la prima bicicletta a motore, che andava così piano da farsi superare dalle biciclette a muscoli, forse per dare a tutti la possibilità di ammirare una divinità a pedali.
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