LA NAZIONALE, IVANO FANINI E I "SUOI RAGAZZI" AZZURRI

NAZIONALE | 26/02/2025 | 08:12
di Massimiliano Paluzzi

Con immensa soddisfazione e profondo entusiasmo, in casa Fanini si celebra la recente ufficializzazione dei nuovi quadri tecnici della Nazionale di ciclismo, decisi dal Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni.


La notizia è stata accolta con una vera e propria festa al Museo Fanini - Amore e Vita di Lucca, alla presenza del patron Ivano Fanini, di Stefano Bendinelli, direttore del museo, Cristian Fanini, dei Presidenti Provinciali F.C.I. di Lucca e Pisa, Castellani e Piccinini, e di altri appassionati del ciclismo.


La nomina di Marco Villa come Commissario Tecnico della strada rappresenta il coronamento di un percorso di successo, una vera e propria apoteosi per il movimento ciclistico legato a Fanini. "Marco è un vero numero uno e la sua storia si intreccia con la nostra - dichiara con fierezza Ivano Fanini -. Il suo carisma, anche se talvolta discreto, ha una forza straordinaria, capace di sprigionare un'energia incredibile tra gli atleti, spingendoli a superare i propri limiti. Dopo i grandiosi trionfi in pista, con la sua guida impeccabile, siamo certi che riuscirà a replicare il successo anche su strada."

Ma la soddisfazione non si ferma qui. Un'altra notizia accolta con grande entusiasmo è la promozione di Ivan Quaranta, ex atleta di Fanini e già responsabile del settore velocità, a nuovo Commissario Tecnico della pista per la velocità. "Anche per Ivan provo un immenso orgoglio", prosegue Fanini. "Ricordo quando, al culmine della sua carriera, riusciva a battere un campione del calibro di Cipollini al Giro d'Italia, vestendo anche la maglia rosa. E non posso dimenticare quando venne da me in un momento difficile della sua carriera per rilanciarsi. Abbiamo vissuto insieme il dolore perdita di Valentino Fois e la gioia del ritorno alla vittoria alla Settimana Lombarda ed al campionato italiano su pista, quando nessuno credeva più in lui. Ivan era un talento incredibile, uno dei più forti sprinter che abbia mai avuto. Ora, come Commissario Tecnico, darà il 110% e saprà fare grandi cose, tra cui riuscire a rivincere un mondiale nella velocità e nel Keirin, magari col giovane astro nascente della velocità Bianchi (recente oro europeo nel km), titoli che mancano da tantissimo tempo, tant’è vero che gli ultimi a riuscirci siamo stati noi di Amore e Vita con Claudio Golinelli."

Fanini non ha dubbi sul futuro del ciclismo azzurro: "Marco Villa potrà diventare il nuovo Alfredo Martini e rilanciare il settore strada con grande competenza e passione. Anche se oggi le risorse non sono più abbondanti come in passato, possiamo contare su campioni straordinari come Filippo Ganna e Jonathan Milan, pilastri su cui costruire un gruppo vincente. E non dimentichiamo corridori come Ciccone o giovani promesse come Tiberi (allenato dal nostro Michele Bartoli) e Baroncini (lanciato dal mio ex corridore Bevilacqua), potenziale protagonista delle grandi classiche, e, soprattutto, un talento cristallino come Finn, che nei prossimi cinque anni potrebbe addirittura sfidare un fuoriclasse come Pogacar."

C'è poi un legame speciale tra Fanini e questi atleti: "Ganna è stato seguito fin dalla giovanissima età, fino al professionismo, da tecnici che hanno vestito per anni la maglia Fanini - Amore e Vita, come Barale (che lo ha scoperto), Della Vedova (che lo ha lanciato), Bevilacqua (che lo ha portato al professionismo) e lo stesso Villa con cui ha vinto tutto su pista. Milan, invece, è figlio di Flavio, che ha corso da professionista proprio con Amore e Vita quando ancora lui non era nato. Sono dettagli che rendono questa soddisfazione ancora più grande."

Fanini esprime anche grande apprezzamento per il rinnovo del mandato di Cordiano Dagnoni alla presidenza della F.C.I.: "Un uomo che stimo profondamente sotto ogni punto di vista. Me lo ricordo quando correva in pista e lottava con il nostro tre volte campione del mondo Golinelli. Dagnoni, così come Villa potrà essere il nuovo Martini, sono certo che potrà essere il nuovo Adriano Rodoni. Auguro loro di raggiungere questi traguardi con tutto il cuore, perché sono le persone giuste per riportare il ciclismo italiano al vertice."

Un plauso particolare va a tutte le nomine decise dal Consiglio Federale: "Sono scelte giuste e perfette, da 110 e lode", sottolinea Fanini. "Amadio, ad esempio, è uno dei migliori team manager in circolazione, con un bagaglio di esperienza straordinario che saprà trasferire alla nazionale per migliorarla sotto ogni profilo. Anche lui, come il Presidente Dagnoni, è stato premiato a Lucca con la 'Sfinge d'Oro' Premio Fedeltà allo Sport di Valter Nieri, un riconoscimento riservato solo ai grandi personaggi dello sport ed essendo io stesso membro onorario, la felicità è doppia. E poi, infine ma non per minor importanza, come non ricordare il neo vice presidente ed amico, Saverio Metti di Prato e Laura Puccetti consigliere nazionale di Lucca ".

Il patron di Amore e Vita conclude con un messaggio di pieno supporto: "L'Italia ciclistica ora è in ottime mani. Adesso dobbiamo solo lasciarli lavorare, con la massima fiducia e il massimo rispetto. I risultati non tarderanno ad arrivare e, ne sono certo, saranno superiori a ogni aspettativa ed io ho così tanta speranza che mi sto già organizzando per andare a seguire i prossimi mondiali in Ruanda ."


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COMMENTI
E anche per questa settimana
26 febbraio 2025 12:24 Cyclo289
il consueto articolo su Fanini non ce lo toglie nessuno.

Questa è bella
26 febbraio 2025 16:30 Commenti
Il nuovo Alfredo Martini?? Ma mi faccia il piacere lei non sa cosa dice. Che tristezza

per "Commenti"
27 febbraio 2025 11:25 pietrogiuliani
Sinceramente la tristezza viene nel leggere il suo commento.
Ma lei, per caso, ha conosciuto personalmente Alfredo Martini e Marco Villa? Se sì, allora ci spieghi per favore il perché, crede che Villa non potrebbe ripercorrere le orme del grande Alfredo (e magari diventare "il nuovo Martini" come gli augura Fanini). E, comunque non mi capacito del perché lei abbia così poca fiducia in Villa, tanto da dire ad uno come Fanini che non sa quello che dice. Lo sa forse Lei? In tal caso si presenti almeno e ci illumini con la sua immensa saggezza ciclistica.
Ma facciamolo lavorare e vediamo prima di criticare a priori.
Io penso che lei farebbe meglio ad andre a chiacchierare e a criticare al bar del suo paese invece di "sparlare" a sproposito, verso personaggi che hanno fatto la storia del ciclismo, ed altri che la storia futura invece la scriveranno.
Buone cose. PG

grande scuadra al giro 2025 solo con i nomi che ha citato con VILLA si vince il mondiale
27 febbraio 2025 20:25 daniele01
condivido il totale commento di Giuliani e mi complimento con Villa e Dagnoni e a ciclo 289 gli dico che Fanini è una storia vivente vale più un giorno dei suoi che tutto quello che puoi fare te nella vita.

Avanti a tutta!!!
28 febbraio 2025 19:24 roger
Ottima previsione! C'è davvero da crederci e scommetterci, senza lasciarsi influenzare dai soliti scettici, dai critici per partito preso o dagli pseudo-esperti che in realtà sono solo tuttologi da bar. Villa, come sempre, non avrà bisogno di grandi discorsi: parlerà poco, ma lo farà nel modo più efficace possibile, ovvero con i fatti e i risultati.

In riferimento al commento di Cyclo289, d’altronde, se pensiamo ai numerosi campioni scoperti da Fanini, è naturale che si continui a parlare di lui e della sua eredità sportiva. Con tutto quello che ha rappresentato e realizzato nella storia del ciclismo, sarebbe paradossale e ingiusto il contrario. Sfido chiunque a trovare un altro team con 50 anni di successi alle spalle e con lo stesso nome immutato nel tempo!

Ma tornando all'articolo, non posso che condividere l'idea che questa sarà una squadra vincente sotto ogni punto di vista. Un team composto esclusivamente da talenti di primissimo livello, guidato dal meglio del meglio: Dagnoni. Per questo sono convinto che già ai Mondiali 2025 in Rwanda vedremo risultati ben al di sopra delle aspettative.
A questo punto, qualcuno potrebbe dire: "Superare le aspettative dopo i disastri degli ultimi anni non è poi così difficile." Ed è vero, sotto certi aspetti. Ma io credo che quest'anno potremo puntare in alto, magari proprio al podio. E non mi stupirei se fosse Tiberi a regalarci questa soddisfazione: lo vedo tra i primi tre anche al prossimo Giro d’Italia.
Il futuro si preannuncia entusiasmante, e non vedo l’ora di vedere cosa saprà regalarci questa squadra!

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