LEFEVERE. «HO INIZIATO UNA NUOVA VITA E SONO ORGOGLIOSO DI QUELLO CHE HO FATTO»
INTERVISTA | 02/01/2025 | 08:10 di Francesca Monzone Patrick Lefevere tra pochi giorni compirà 70 anni e ed è entrato nel 2025postando una foto sui social con un augurio di buon anno per tutti e la frase: «Questo è il primo giorno della mia nuova vita». Il manager belga ha trascorso la notte di Capodanno in Sudafrica con i suoi due figli, le rispettive compagne e la moglie. «Per la prima volta nella nostra vita andremo tutti insieme in vacanza - ha detto Lefevere alla stampa belga -, sono un uomo normale, non ho niente da dire adesso». Per Lefevere sembra che sia arrivato il tempo degli affetti, della famiglia e del prendersi cura di se stesso e il ciclismo, che nella sua vita è sempre arrivato al primo posto, adesso potrebbe non essere più il fulcro del suo mondo. «Non sono mai stato io il capo in famiglia. Mia moglie ha cresciuto mio figlio più piccolo quasi da sola. A casa parcheggio sotto il posto auto coperto, entro dalla lavanderia, indosso le pantofole e inizio ad ambientarmi alla nuova vita. Ora dovrò dare una mano un po' di più in casa. Ho due mani sinistre, questo è certo, ma cercherò di fare del mio meglio». Lefevere è andato in pensione non ha rimpianti ne’ per quello che ha fatto e neanche per la scelta fatta. «Sono ufficialmente in pensione da cinque anni, ma ho sempre continuato a lavorare. Ho fondato il team nel 2003 e ho vigilato affinché potesse andare avanti nel tempo. Non si può mai essere sicuri di cosa potrebbe accadere in futuro, ma il futuro è assicurato fino al 2027. Con Jurgen Foré c'è anche un buon successore che ha preso il mio posto dal primo gennaio. Quindi ora posso fermarmi». Lefevere nelle sue parole rilasciate alla stampa belga è sereno e sincero e riguardo la sua scelta ha voluto sottolineare che nessuno lo ha costretto a intraprendere questa nuova strada. «In ogni caso, nessuno mi ha piantato un coltello nella schiena. Ho avuto delle discussioni con Zdenek Bakala, il proprietario della squadra. Possedevo il 20% delle azioni della squadra, il che aveva anche implicazioni finanziarie. Quando sei a corto di soldi, devi aggiungere altro, e una squadra ciclistica è sempre a corto di soldi. Ora comprerà le mie azioni, ma voglio dire anche che sono un uomo felice. Ho avuto una reazione molto calorosa da parte dei ciclisti quando ho annunciato la mia decisione durante il ritiro a Calpe. Mi hanno detto tutti che avrei dovuro continuare, ma non lo farò nel modo in cui mi hanno chiesto. Non continuerò a camminare in giro come una persona patetica e non ho intenzione di rimanere come una sorta di padrino. Succedermi non è un regalo e sono felice di fare un passo indietro». Patrick Lefevere nella sua lunga intervista ha spiegato i motivi del suo ritiro dopo 45 anni dedicati al ciclismo e la scelta di fermarsi, dopo aver ottenuto nel 2024 successi importanti con Remco Evenepoel. «Ho sempre cercato di non costruire una squadra attorno ad un singolo corridore, ma non si può negare il fatto che al momento è lui il faro della squadra e stiamo cercando di metterlo nelle migliori condizioni possibili. Non credo che dovremmo sentirci inferiori a qualcuno. Lo dico con tutta modestia, non sono presuntuoso. Gli olandesi sono venditori migliori e presentano le cose sotto una luce migliore, ma noi, le Fiandre Occidentali, stiamo prendendo provvedimenti. Chi ha dato lavoro a così tante persone? Chi ha portato così tanti milioni al ciclismo? Non sono Dio. Altrimenti il mondo sarebbe molto più bello». Lefevere cambia vita, ma il ciclismo andrà avanti comunque e la Soudal-Quick Step in qualche modo resterà sempre legata al dirigente fiammingo, che nella sua carriera di manager è sempre stato considerato una persona schietta, mai timorosa delle proprie decisioni o delle conseguenze delle sue scelte. «Più avanti forse avrò un piccolo contraccolpo per la mia scelta, lo sto già considerando. Sono un uomo con i piedi per terra, quindi non ho paura del futuro. So che la vita di un uomo dura in media 78 anni. Se la misuro, mi restano otto anni. Sono prima sopravvissuto a un tumore al pancreas. Poi sono stato uno dei primi pazienti covid a ammalarmi gravemente. Mi rendo conto che non posso vivere tutto questo per altre cinque volte senza morire. Forse nemmeno tre volte. Non sono diverso da un uomo d'affari che avvia una fabbrica e poi la lascia. Ma sono orgoglioso. Quando sono in corsa in auto e vedo che metà delle persone in gruppo hanno lavorato con me o sono venute a casa mia, per me questa rimane la cosa più bella di tutte».
Mi viene da dire che sia stato gentilmente messo alla porta e aver nominato Remco e politiche di altre realtà non è sicuramente casuale.
Non mi convince
2 gennaio 2025 12:01Osteopata
Sento questi racconti da sempre.
Come i ciclisti a fine carriera quando dicono che vorranno passare più tempo a casa e con i figli.Poi in un batter d'occhio te li ritrovi in ammiraglia,agli eventi e come uomini immagine.E guarda caso ancora più in giro di prima...
Ognuno
2 gennaio 2025 16:25ghisallo34
Alla fine della recita, ognuno ha detto la sua parte. Mi sembra un racconto molto di parte, ma piu' sincero di sedicenti manager che hanno fatto 1/10 dei suoi risultati, che pero' hanno il favore della stampa.
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Con la vittoria di oggi, Tadej Pogacar è tornato in testa alla classifica generale. Questa poteva essere la giornata perfetta per la UAE Emirates, ma la caduta di Joao Almeida, ha portato la squadra a contenere l’entusiasmo. «Questo era il...
Jonas Vingegaard è contento del suo piazzamento nella tappa con arrivo al Mûr-de-Bretagne, una delle frazioni più attese di questa prima parte della Grande Boucle. Il danese è arrivato secondo nello sprint vinto da Pogacar anche se, a causa degli...
Tadej POGACAR. 10 e lode. È l’uomo dei numeri, dei record, delle sfide impossibili rese possibili. È l’uomo che sai che c’è e difficilmente lo devi aspettare. Se sente il richiamo della vittoria lo sloveno vince, non ce la fa...
Di rilievo la top-ten conquista da Elena De Laurentiis e Giada Silo in campo internazionale. La campionessa italiana a cronometro del Team Di Federico e la vicentina del team Breganze Millenium hanno disputato stamane in Francia il Grand Prix Valromey...
Tadej Pogacar cala il bis dopo Rouen e si riprende la maglia gialla! Il fuoriclasse sloveno della UAE conquista la settima tappa del Tour de France, la Saint Malo - Mur de Bretagne da 197 chilometri, con uno sprint poderoso...
È durata poco più di due tappe l'avventura di Aleix Espargaro al Giro d'Austria: il trentaseienne spagnolo della Lidl Trek, campione della Moto Gp, è stato costretto al ritiro nel corso della terza frazione a causa di una frattura. «Ho...
Isaac Del Toro concede la replica al Giro d'Austria e si aggiudica anche la terza tappa con arrivo in salita a Gaisberg. In gran spolvero il messicano della UAE Team Emirates-XRG che pare abbia ritrovato la forma del Giro d'Italia...
Liane Lippert è ritornata a festeggiare al Giro Women ad un anno di distanza dalla bellissima tappa con arrivo a Chieti. Oggi l'atleta tedesca del Team Movistar è stata la più forte nella movimentata sesta tappa con sconfinamento a San...
Q36.5 è lieta di annunciare il lancio del kit ufficiale per le gare di Mountain Bike 2025 di Tom Pidcock, presentato ufficialmente oggi alla UCI Mountain Bike World Cup di Andorra. Il kit rimane fedele alle preferenze di Tom Pidcock sviluppate durante la...
Festa tricolore dal Gruppo Sportivo Mosole per celebrare il successo nel Meeting Nazionale per le categorie Giovanissimi e i tricolori di Pietro Foffano e Matilde Carretta, più il titolo Veneto di Santiago Bembo. Un grande evento per i 50 anni...