MORTIROLO TROPPO PERICOLOSO PROIBITO AI CICLISTI? QUALCUNO CI STA PENSANDO

NEWS | 11/12/2024 | 07:19
di Pietro Illarietti

C’è un dibattito che anima i territori del Mortirolo: chiudere la salita ai ciclisti per questioni di sicurezza. La proposta c’è, in effetti, e viene dall’Associazione Amici del Mortirolo, che chiede a sorpresa l’interdizione del versante di Mazzo ai bikers per motivi di sicurezza, in quanto “estremamente pericolosa”. La richiesta è giunta sul tavolo del Consiglio Comunale di Mazzo, che l’ha presa in considerazione.

Da tempo l'associazione segnala il deterioramento della strada che, negli ultimi tempi, versa in uno stato di degrado a tal punto da compromettere l'incolumità di chi vi transita, in particolare dei ciclisti. L'amministrazione, non disponendo delle risorse economiche per un serio programma di riqualificazione e messa in sicurezza del tracciato, ha presentato nel 2022 agli enti sovraordinati (Regione, Provincia e Comunità Montana di Tirano) un progetto articolato degno di un "brand" internazionale quale è la salita del Mortirolo da Mazzo.


L’associazione aggiunge: «Nonostante le promesse fatte dalla politica regionale e provinciale, siamo sconcertati e anche arrabbiati nel constatare che, nel recentissimo Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) 2024, l'intervento richiesto viene, provocatoriamente, finanziato per un importo pari a 100 mila euro, a fronte dei 3 milioni e 300 mila euro complessivi di costo dell'opera. L'indisponibilità dei fondi sembra dovuta al prosciugamento delle finanze a favore delle Olimpiadi Invernali 2026 di Bormio e Livigno, già uniche beneficiarie del brand Mortirolo».


Questo intervento si inserisce in una disputa più ampia. Già in estate, il sindaco di Mazzo Franco Saligari, aveva espresso il suo desiderio di rifacimento della strada, ritenuta troppo stretta, mentre altre parti non vorrebbero snaturare il progetto originale, che è apprezzato proprio per la sua unicità. Certo è che la via di comunicazione nasce come strada silvopastorale, e il traffico attuale richiede agli utenti della strada un’attenzione speciale: sia a chi ci pedala, sia a chi ci sale in auto, che si vede sbucare i bikers all’ultimo momento.

Un’altra fonte di malcontento per i locali nasce dal fatto che, ad oggi, il territorio non è stato in grado di sfruttare a pieno il potenziale della salita mitica (pochissime le strutture ricettive presenti), che invece è diventata parte dell’offerta della vicina Bormio… ma qui dovremmo aprire un’altra parentesi. Nel frattempo, i ciclisti sperano di poter continuare a salire sulla montagna dedicata a Marco Pantani.


Copyright © TBW
COMMENTI
Mortirolo
11 dicembre 2024 10:36 Maurone
OK, salutiamo per sempre questa salita.......

Oramai
11 dicembre 2024 14:25 Greg1981
Oramai,il ciclista di un tempo non esiste piu'. Tanti di quelli attuali ( anche prof ) si lamentano per 1 temporale ( si veda la figuraccia della Tre Valli Varesine ), non pedalano se non hanno 50 luci e la bici settata stile moto. Per carita', per carita'.

Ecco
11 dicembre 2024 15:05 lupin3
Dal quotidiano Il Giorno: "Se è pur vero che il Mortirolo, ormai prossimo a prendere il nome di cima Pantani, costituisce un brand importantissimo per l’economia valtellinese – prosegue l’associazione – ben pochi benefici ricadono sugli abitanti. Sappiamo quale è il rischio che ciascuno di noi corre mentre sale sui propri maggenghi, quando bisogna superare qualche ciclista che zigzagando si trascina sulle rampe del Mortirolo e con quale ansia si affrontano le ripide curve nel timore di trovarsi qualche ciclista sul cofano, mentre scende. Bisogna forse rispolverare le vere finalità per le quali la strada del Mortirolo era stata progettata nel lontano 1975 e cioè quelle di un tracciato che doveva essere ad uso esclusivamente silvopastorale. Per i Mazzolatti (abitanti di Mazzo) sarebbe senz’altro meglio”.
A voi i commenti

Bikers?
11 dicembre 2024 15:14 Cyclo289
Nel testo si fa riferimento un paio di volte ai bikers.
Lo dobbiamo intendere come sinonimo di ciclisti oppure si fa riferimento ai motociclisti (che spesso, onestamente, adottano comportamenti pericolosi sulle strade di montagna)?

Il fatto
11 dicembre 2024 15:55 Arrivo1991
Il fatto e' che sulla strada, ci si dovrebbe comportare con cautela, non come se si fosse in gara e/o in un circuito chiuso. Vale per tutti, automobilisti, motociclisti e ciclisti. Dove abito io, ci sono salite che hanno buche assurde. Basta regolarsi e si esce comunque, visto che la strada non e' mai al 100 %, qualunque essa sia.

solita mentalità italiana al contrario
11 dicembre 2024 17:37 vecchiobrocco
invece di farne un punto di orgoglio e creare un economia (pensiamoci.... fare soldi e occupazione basati su 10km di asfalto), chiudiamo tutto e via i turisti rompiscatole. Poi ci si lamenta che la montagna muore...

Patto di stabilità e più armi.
11 dicembre 2024 20:03 Miguelon
Se queste sono le premesse, le conseguenze sono quelle riportate in articolo.
Vediamo se pubblicate, visto che non ho scritto nulla di che e prima non è stato fatto.

Salita mito ?
11 dicembre 2024 20:48 CarloBike
E' stata scoperta solo qualche decennio fa. Resta 'mitica' solo per la scoperta di un Pantani in ascesa. Onestamente salite lunghe così estreme ( assieme a Zoncolan) hanno solo il fascino di chi sale ai limiti dell'equilibrismo. Ragion per la quale, se non e' proprio tirata a lucido, non solleverei tutto sto' can can

Amici
11 dicembre 2024 21:34 Lukmanier
E meno male che si chiamano amici del Mortirolo. Pensa se fossero nemici. È un paese senza speranza. Per fortuna nello stesso giorno leggo che procede la realizzazione della pista ciclabile Ginevra-Chamonix. Un po’ di civiltà oltralpe.

Salite
12 dicembre 2024 01:10 ghisallo34
Non credo si possa pretendere di trovare salite tirate a lucido sempre e comunque. A certe quote, neve e gelo fanno danni. E se mancano fondi per asfaltare decentemente in città, figuriamoci li. Basta usarle con testa, senza fare follie da motoGp

Miopia totale
12 dicembre 2024 11:26 lupin3
Eh certo. Comunque non so se chi ha proposto questa cosa si rende conto che cosí facendo dimostra una mentalità chiusa e zero capacità di beneficiare del turismo ciclistico: spero sia una provocazione o un maldestro tentativo di ottenere tre milioni trecentomila euro per aumentare di 1m 12 km di carreggiata, in modo da permettere a 200 malgari mazzolatti di sfrecciare con jeep e capre annesse facendo il pelo ai ciclisti. Si parla di 20.000 ciclisti all'anno sul Mortirolo, che purtroppo per il sindaco non portano introiti economici a Mazzo. Soluzione coi 100.000 euro stanziati, e magari ne avanzano: tappare le buche e un po' di cartelli "Attenzione: strada frequentata da ciclisti e motociclisti - limite 30 km/h". Se qualche ciclista poi scende a 60 all'ora risponderá dei danni che potrá causare a sé stesso e ad altri. Ad ogni modo, se il problema fosse la discesa bisognerebbe vietare il transito anche alle moto... E invece no, il problema é che i ciclisti in salita vanno piano e il malgaro non puó perdere tempo. In Italia sempre li si vá a parare quando si parla di ciclisti per strada (pubblica).

@lupin
12 dicembre 2024 16:44 Greg1981
Ma esatto ! Con un pochino ,poco ma poco, di buon senso, si puo' fare tutto. Invece qui, sembra che se la strada non e' una pista lustrata tipo bowling, sia un problema insormontabile. Come dici tu, se uno vuole fare il falco e venire giu' a 100 orari, se si fa male o fa del male a qualcuno, ne rispondera'. E' ora di finirla di cercare sempre capri espiatori. Alzi la mano chi vive in una citta' perfetta con nemmeno 1 buca.

La causa è più profonda
12 dicembre 2024 18:43 Miguelon
Ovvero tagli lineari per 7 miliardi in manovra. Enti locali strangolati. Mancano i soldi perché non c'è più trasferimento agli enti locali.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Weekend perfetto, quello messo a segno da Lucinda Brand: la campionessa olandese si è imposta ieri a Merkplas nella quarta manche del Superprestige e si è ripetuta oggi ad Hamme nel X²O Badkamers Trofee Flandriecross in Belgio. Brand l'ha fatta...


Podio tutto italiano alla Eagle Cross di Aigle in Svizzera per donne elite. A salire sul gradino più alto è stata Rebecca Gariboldi della Ale Colnago, che di misura ha preceduto Carlotta Borello (Team Cingolani Specialized) di 6" e Lucia...


Luca Ferro, quattordicenne varesino di Busto Arsizio della UC Bustese Olonia, si è laureato campione europeo di Ciclocross della categoria allievi di primo anno. Il giovane italiano ha conquistato il titolo a Samorin, in Slovacchia, dove stamane è andata in...


Doppietta dei ciclocrossisti italiani nella Eagle Cross di Aigle Swiss Cup per juniores che si è disputato ad Aigle in Svizzera. Il tricolore Patrik Pezzo Rosola si è imposto nella gara maschile che ha visto il dominio dei nostri ragazzi....


Ieri Lotte Kopecky è tornata a gareggiare e si è subito aggiudicata il titolo di campionessa nazionale nell’Omnium. La fiamminga è tornata in pista e lo ha fatto due mesi dopo la frattura alla colonna vertebrale, causata da una caduta...


In attesa di arrivare alla presentazione ufficiale del 1° dicembre a Roma, le indiscrezioni, le voci e i sussurri sul percorso del prossimo Giro d'Italia si susseguono a ritmo incalzante. DATA. Partiamo da una certezza: l'Uci ha concesso nuovamente la...


I successi ottenuti nel 2025 da Simon Yates, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard hanno confermato il trend per nazioni che ha caratterizzato l’ultimo decennio. Gran Bretagna, Slovenia e Danimarca hanno vinto insieme, infatti, 21 dei 30 Grandi Giri disputati dal...


Tutto è pronto a Gand per l'appuntamento più atteso dell'autunno, vale a dire quello con la Lotto Six Days of Flanders-Ghent. Da martedì 18 a domenica 23 sarà grande spettacolo al velodromo Kuipke! Per la prima volta dopo 13 anni,...


Dopo le recenti novità che riguardano la gamma di giacche invernali con Perfetto RoS 3 e Alpha 150, anch'esse prodotte da Polartec® AirCore®, è l’ora di prendere in considerazione due accessori indispensabili per l’inverno come l’Espresso 2 Glove ed l’Espresso 2 Shoecover,...


«È stato un anno di grande impegno, intenso e ricco di sfide ma anche di tanti momenti che ci hanno ricordato perché amiamo il ciclismo: la passione, la fatica ma anche il sorriso di un bambino che pedala per la...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024