ROSTI. PARLA MARCO SAGGIA: «NOVITA' NELLA STRUTTURA, MA LA FORZA E LA STORIA DEL MARCHIO SONO QUELLI DI SEMPRE»

INTERVISTA | 17/10/2024 | 12:01
di Pier Augusto Stagi

È stato un cambiamento radicale, dove però non è cambiato nulla. Sono solo stati aggiornati le strategie e gli obiettivi, visto che Rosti è entrata a far parte di una galassia molto più ampia e grande, capace di dare una spinta propulsiva necessaria non solo per immaginare il futuro, ma per affrontarlo da protagonisti. Un cambio in corsa lieve e assoluto: hopplà, un salto nell’importante galassia Carisma e via per nuove avventure.


La creatività al servizio di RH+, il marchio che fa parte della Zero Industry dal giugno scorso. I fratelli Alborghetti - Maurizio e Giovanni - che vendono la creatura di famiglia ma restano a bordo, così come Marco Saggia, che di questa avventura ora è uno dei punti di riferimento, visto che è il direttore generale. Lo incontriamo nella sede di Rosti di Brembate.


Saggia, cosa è successo?
«È successo che la Holding Carisma ha acquisito la Rosti. Carisma è una holding italiana dedicata allo sviluppo di piccole e medie aziende della nostra penisola e opera in diversi asset, i principali sono il food, il tessile e il mondo dell’hospitality (2.500 persone impiegate con una capitalizzazione di oltre mezzo miliardo di euro, ndr). Holding Carisma possiede Zero Industry, proprietaria del marchio RH+ che nel giugno scorso a sua volta è divenuta a tutti gli effetti la proprietaria del marchio Rosti. RH+ per il 70% del suo fatturato produce per il mondo neve: abbigliamento, caschi e occhiali, il restante 30 è destinato all’abbigliamento, caschi e occhiali del mondo bike. RH+ fa collezione per retails e la grande distribuzione ed aveva bisogno di un asset che avesse una storia e un’esperienza nel mondo agonistico: race, mountain bike e custom, oltre alla necessità di consolidare e crescere sotto l’aspetto di prodotto e produzione interna al gruppo. L’obiettivo di Zero Industry RH+ è quello innanzitutto di far crescere Rosti per quello che è stata e rimarrà: un brand creativo e alternativo nel mondo del personalizzato, nel settore strada, fuoristrada e gravel, triathlon e running».

Siete nel World Tour con Decathlon Ag2r La Mondiale, ci resterete?
«Assolutamente sì, non possiamo ancora ufficializzarlo, ma posso dire che saremo ancora in gruppo al fianco di un team Word Tour: tra non molto saprete con chi».

Cambia la proprietà, cambiano gli obiettivi, ma Rosti resta sostanzialmente sé stessa.
«Giovanni e Maurizio Alborghetti sono in azienda con il ruolo di direttore creativo di Rosti e RH+ (Giovanni, ndr) e Maurizio con quello di responsabile di produzione di Rosti, mentre io mi occupo della direzione generale di Rosti. Da questa acquisizione è nata una sinergia tra RH+ e Rosti che dovrà chiaramente poi produrre un valore aggiunto per entrambe».

Cinquant’anni compiuti ad agosto e venticinque di questi trascorsi in aziende di settore.
«Nel mondo della bicicletta ci entro da bimbo e faccio la trafila giovanile da esordiente, allievo e juniores con la maglia Velo Club Novarese, visto che io vengo da Novara, dove sono nato il 30 agosto del 1974. Ero un normalissimo passista veloce e nella mia carriera ho raccolto qualche buon piazzamento, ma nulla di più. Il migliore dei miei risultati? A Nerviano al primo anno da juniores, 3° alle spalle di Ivan Quaranta, battuto dal mio compagno di squadra Stefano Piacentini. Poi da appassionato di ciclismo entro nel mondo del lavoro nel 1999 in un maglificio del settore: questo è il 25° anno di esperienza lavorativa. In questi anni mi sono occupato di tutti gli aspetti di questo settore con vari paesi del mondo, dai rapporti con le squadre e i corridori, dagli eventi alle vendite, dalla gestione delle attività di produzione alla comunicazione».

Fondamentale l’incontro con Giovanni Alborghetti…
«Assolutamente si. L’anno dopo del Covid, nel 2021, quando il mondo dell’abbigliamento era frastornato da risultati pazzeschi, incontro Giovanni che è un numero uno della creatività: ha una genialità contagiosa. Proveniamo da emisferi diversi eppure le nostre strade, ogni giorno, si incontrano. Io e lui siamo il giorno e la notte, ma troviamo immediatamente comunione d’intenti. Io posso dargli una mano a mettere a terra la sua creatività, la sua capacità di spiccare il volo. Entrambi siamo curiosi, ambiziosi e desiderosi di metterci in gioco. Io e Giovanni avevamo bisogno l’uno dell’altro e la stessa cosa è accaduta con Zero Industry, che ci ha messo a disposizione storia e propulsione, strategia e competenza. Rosti era arrivata ad un punto molto alto per le nostre possibilità e con questo nuovo corso abbiamo la volontà di alzare l’asticella e pensare di competere con i migliori. Con RH+ c’è comunione di intenti, condivisione di strategia e interazione. Siamo più forti? Sì, siamo più forti. In un mercato come quello di oggi, non potevamo fare scelta migliore».

Sogni?
«Tanti…che danno gli obiettivi. Vogliamo crescere, in Italia come all’estero e per far questo ci stiamo strutturando. In Italia abbiamo già rafforzato la rete vendita, forte oggi di 12 agenti, ma l’obiettivo è quello di rafforzarci e crescere anche all’estero, in alcuni Paesi siamo già presenti, stiamo lavorando per espanderci e consolidare i mercati attuali».

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