LA SELEZIONE DEL TOUR

TUTTOBICI | 28/03/2023 | 08:05
di Gian Paolo Ormezzano

Siccome il giornalismo sportivo di una volta non c’è più, siccome all’andare-vedere-raccontare è succeduto il sedersi-teleguardare-subire, penso sia il momento di giocare al gioco, persino più divertente che stupido, delle graduatorie, come si fa per Sanremo, il governo, il terremoto, il sesso, i detersivi, le pizze, gli amori. Nel senso di porsi le do­mande più ovvie, spesso più cretine, ma inevitabili: qua­le per me è stato, in un passato ormai irripetibile, il ti­po di servizio giornalistico sportivo più divertente? o più interessante? o più du­ro? E di fare le classifiche.


Sulla scorta dei miei settant’anni di giornalismo il più spesso itinerante, non ho dub­bi e accedo anzi ad una ri­sposta quasi dogmatica. Nel senso che il servizio più di­vertente e intanto più in­teressante e quasi sempre più duro per me è stato sen­za dubbio quello ciclistico, so­prattutto delle corse a tappe, e questo anche se l’eventuale magia del paesaggio continuamente cangiante ha spesso ceduto alla pau­ra di un incidente automobilciclistico, alla necessità di scrivere scomodissimamente anche in corsa, an­che in curva con la “olivettina” traballante sulle gi­nocchia, al sapersi attesi in sala stampa da linee telefoniche in linea di massima ostili, al non mangiare in viaggio e quindi avere fame o al mangiare e quindi ave­re mal di pancia in caso di ristorante, conati di vomito in caso di pa­nini consumati in auto. Nelle prove a tappe anche il non sapere se il po­sto dove dormire avrebbe propiziato il buon sonno o inflitto i cattivi sogni, nelle prove in li­nea il dovere, già dalla vigilia o comunque dal via, programmare il ri­torno a casa ovviamente appena possibile, quindi al­tri chilometri di spostamento in nottata o, il mattino dopo, partenza assai presto onde rientrare in tem­po per poi spendere tante belle ore in redazione.


Tutto il resto al confronto è guano: persino i sacri Giochi olim­pici, con il villaggio degli atleti sempre più bun­kerizzato,con quel sedere tut­ti in tribuna stampa a ve­dere tutti le stesse cose, ma­gari sbirciando il televisorino di servizio e trascurando le immagini dal vivo, e a scambiare con i colleghi freddure, memorie, sentenze, pareri, giudizi, cretinate, ironie. Per non dire delle trasferte calcistiche: si arriva in una città, in caso di coppe all’estero con l’aereo magari della squadra, ma loro, i giocatori divinizzati, in prima classe, noi giornalistacci in classe tu­ristica. Albergo si capisce diverso, intruppamento da gregge di scrivani per andare tutti in­sieme nello stesso torpedone all’allenamento e poi alla partita, tutti sigillati in tribuna a fare in fretta a scrivere e trasmettere l’articolo perché c’è da prendere lo stesso aereo e tornare in Ita­lia e magari a casa nella notte più fonda. E se la trasferta è di campionato na­zionale, treno o anche aereo da prendere speculando sui minuti, rientri in ore fasulle per la pratica del vivere decente, e magari il masochismo narcisistico di aspettare l’alba al giornale onde avere direttamente dalla rotativa il primo giornale fresco, con il tuo articolo e il tuo nome&co­gno­me in bella evidenza.

Sorvolo l’ovvio, la ba­na­lizzazione dei servizi su altro sport, atletica e nuoto, sci e ba­sket, automobilismo e volley, ben che vada seduti davanti ad un televisore. E lo stesso Giro d’Italia per me ha registrato sempre la colpa di cercare di farsi co­modo per i giornalisti, con sale stampa troppo belle, accoglienti, attrezzate e in­vitanti e tanto video da se­duti, dopo tagli del percorso di tappa eseguiti grazie a provvide (?) autostrade.

Se mi chiedono (in ve­­rità non so perché do­vrebbero chiedermelo, trattasti di finzione letteraria, pardon e amen) quale servizio classico preferirei rifare, dico quello della mia epoca sul Tour de Fran­ce. Ci sono (c’erano, ma so che persistono) situazioni forti di scomodità, i giornalisti non sono coccolati, il servizio è prima di tutto un servire al grande mito sportivo, si se­gue anzi si precede la corsa e bisogna stare agli ordini. Si lavora(va) duro, anche di gomiti nell’approccio ai corridori appena arrivati, per la conquista di una fra­se, un gesto. C’era una selezione, evviva.

da tuttoBICI di Marzo

Copyright © TBW
COMMENTI
GP Ormezzano
28 marzo 2023 09:21 kristi
-for RAI sport president .... dico io i grandi giornalisti ci sono in italia ...mi sa che è la poltrona che risulta scomoda

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Gruppo Sportivo Madonna del Ghisallo, sodalizio che dal 1967 è deputato alla custodia ed alla valorizzazione del Santuario della Madonna del Ghisallo – Patrona dei Ciclisti, il prossimo 23 novembre organizza l’edizione 2025 del “Premio Madonna del Ghisallo” e...


Joao Almeida e la UAE Team Emirates–XRG proseguiranno il loro cammino insieme fino alla fine del 2028. Lo scalatore portoghese, atleta di punta dei Grandi Giri, è entrato a far parte della formazione emiratina nel 2022 e da allora è...


Si è celebrata ieri mattina al Tribunale di Pistoia, dinanzi alla gup Patrizia Martucci, l’udienza preliminare del procedimento per fatti di estorsione e doping che ruota attorno alla formazione professionistica Vini Zabù e alla sua attività nel 2021. L’indagine dei...


Dopo un periodo di silenzio Florian Lipowitz è tornato a parlare e lo ha fatto al podcast tedesco Cycling magazine, al quale ha raccontato le sue ambizioni per il prossimo anno e anche dell’arrivo di Remco Evenepoel alla Red Bull-Bora...


Anna Bonassi ritorna a calcare il palco degli Oscar tuttoBICI a due anni di distanza: nel 2023 l’atleta bresciana aveva trionfato nella categoria esordiente ed ora è pronta a prendersi il Gran Premio Mapei Sport dedicato alle Allieve. Una vittoria...


Prosegue la campagna di rafforzamento della Groupama-FDJ per la prossima stagione. Dopo gli arrivi di Clement Berthet e Bastien Tronchon dalla Decathlon AG2R La Mondiale, la promozione dalla formazione Devo di Maxime Decomble e gli ingaggi di Ewen Costiou,...


Saranno tanti i personaggi del mondo del ciclismo e dello sport protagonisti mercoledì prossimo 19 novembre al Gran Galà in programma nei locali del ristorante Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano. Sarà la cinquantaduesima edizione del Giglio D’Oro che...


Si sono svolte a Castelverde, in provincia di Cremona, le premiazioni finali del Memorial ciclistico giovanile dedicato a Mario Vicini e Roberto Martinelli. Si tratta di una classifica per somma di punti acquisiti dai Giovanissimi nelle 5 gare organizzate nell'anno...


Alla presentazione del Tour of the Alps a Milano abbiamo chiesto a Riccardo Magrini di poter chiacchierare di ciclismo con lui per dieci minuti. Di minuti ce ne ha regalati il doppio, volati via tutti d'un fiato: il popolare commentatore...


Mario Cipollini è tornato... in "officina" per far dare una controllata al suo cuore ballerino. È lo stesso ex campione toscano a darne notizia con un messaggio postato sulla sua pagina Facebook. «Ciao ragazzi. Ci risiamo, anzi ci risono. Questo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024