L'ORA DEL PASTO. L'ALPE D'HUEZ NEL NOME DEL PADRE. VIDEO E GALLERY

STORIA | 20/08/2022 | 08:08
di Marco Pastonesi

Settant’anni dopo. Sandrino l’aveva scalata al Tour de France, Marco fuori corsa, fuori classifiche, fuori tabelle, fuori soglia, ma non fuori dal tempo. Sandrino l’aveva affrontata con la maglia gialla di primo nella generale, Marco con una maglia verde con la fascia orizzontale tricolore. Sandrino era arrivato in cima frenando, terrorizzato all’idea di sottrarre il primato al suo capitano Fausto Coppi, Marco l’ha fatta – e non ha nessun timore o vergogna a confessarlo – anche grazie alle spinte dei compagni. Perché Sandrino era un gregario, anzi, il gregario, invece Marco, a suo modo, almeno per un giorno, ha vissuto da capitano.


I Carrea sull’Alpe d’Huez. Sandrino, il papà, il 4 luglio 1952, la prima volta che il Tour si arrampicava per quei misteriosi 21 tornanti in 14 chilometri, un serpente incastrato nella roccia, e Marco, il figlio, ne ha ripetuto, se non le gesta, almeno quello che ne resta, pedalate sante e sudate, affettuose e pesanti, 70 anni dopo per un ricordo, un omaggio, una celebrazione, una nostalgia, una staffetta. Sandrino giunse sesto, a 3’29” dal Campionissimo, gli cedette la maglia gialla per l’inezia di 5”, e c’è da credergli che, se non avesse frenato, avrebbe mantenuto quell’imbarazzante primo posto in classifica. Marco è giunto, e questa è la notizia più rassicurante, sano e salvo, felice e spaesato, appiccicoso e grato.


L’idea è venuta a Marco (Sandrino gli avrebbe chiesto se fosse matto), Marco ne ha parlato con gli amici (Sandrino avrebbe scosso la testa rimangiandosi le parole), gli amici hanno risposto con entusiasmo (ma stavolta Sandrino non sarebbe riuscito a frenare le parole), bisogna sapere che gli amici appartengono al Gruppo ciclistico Girardengo di Cassano Spinola (Sandrino avrebbe alzato gli occhi al cielo chiedendo l’intercessione celeste del mitico Costante), a quel punto la Roquette (colosso mondiale nel settore delle bioraffinerie) ha sostenuto la gita di gruppo (Sandrino avrebbe ricordato i 20 anni spesi lavorando per l’azienda di Cassano Spinola), la Santini ha creato la maglia (nelle fasce bianca e rossa risaltano le immagini di Coppi e Carrea, e Sandrino avrebbe commentato che non era proprio il caso) e il giornalista belga Frederik Backelandt di “Grinta” ci ha messo idee e gambe (nel gruppo sull’Alpe d’Huez c’era anche lui, che ci tiene a definirsi coppiano). Il bello è che stavolta un Carrea (Marco, appunto) è arrivato prima di un Coppi (Giancarlo). E quella smorfia sul muso di Sandrino avrebbe tradito un mezzo sorriso.

Così, 70 anni dopo, ecco l’Alpe d’Huez nel nome del padre. E Sandrino, da qualche parte, forse anche lassù, avrebbe scosso la testa senza trovare le parole giuste. O con pudore, o con commozione, inghiottendole.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Bellissimo Video
20 agosto 2022 09:18 9colli
Complimenti davvero!!!

Grande Marco!
20 agosto 2022 15:40 Diablo
Grande Marco, e grandi i tuoi fidi gregari in questa "pazzia"...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Wout van Aert è appena rientrato dagli  Stati Uniti, dove  è stato impegnato per un tour promozionale che lo ha visto impegnato sia per Red Bull che per il produttore di bici Cervélo. Il belga negli USA si è rilassato...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Due coppie separate da un solo punto e altre tre coppie pronte a far saltare il banco: la Sei Giorni di Gand continua a regalare grandi emozioni. Il belga Jules Hesters e l’olandese Yoeri Havik continuano la loro corsa di testa,...


Protagonista, soggetto e voce narrante di questa pubblicazione è un sempre giovane GIOVANNI “NINO” CERONI, nato a Imola l’8 aprile 1927, 99 anni la prossima primavera. E questo sito ha, varie volte, avuto motivo di ricordare “l’highlander Ceroni”, tuttora e...


Era lecito aspettarsi questa mossa e dopo aver creato una delle migliori selle in circolazione, ovvero la Nomad FC, arriva per Repente il momento di proporre la Nomad 3D, la versione con imbottitura stampata in 3D. Il marchio ha la sua strategia...


Torello Palmer, che tutti chiamano Brugola perché ha una chiave a brugola sempre in mano, è meccanico e vende biciclette, “di tutti i colori e di tutte le misure. Biciclette messe in fila sul pavimento, biciclette attaccate alle pareti, biciclette...


Il Tour de Pologne è ufficialmente - per il ventesimo anno consecutivo - parte del circuito WorldTour. La conferma è arrivata dopo la pubblicazione da parte di Union Cycliste Internationale (UCI) del calendario definitivo per il 2026. La storica corsa...


Fra le varie voci volte ad anticipare le tappe relative al percorso del Giro d’Italia 2026 che sarà presentato ufficialmente a Roma il prossimo 1° dicembre con il confratello (o consorella) Giro Women - sovente molto di più di semplici...


Tutto pronto in Sardegna, per la precisione a Terralba Marceddì (Oristano), per l’evento più importante dedicato al ciclocross che l’Italia ospiterà nella stagione 2025-2026: domenica 7 dicembre, infatti, si correrà la terza tappa della UCI Cyclo-Cross World Cup, il...


La data fatidica del 1° agosto ha dato il via al ciclomercato in vista della prossima stagione e tanti sono gli accordi già annunciati. Ecco i movimenti di mercato che hanno avuto per protagoniste le formazioni che faranno parte del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024