SARONNI. «IL CICLISMO ITALIANO NON C'È PIÙ, BISOGNA PENSARE QUALCOSA O SARA' SEMPRE PEGGIO»

PROFESSIONISTI | 26/04/2022 | 12:17
di Guido La Marca

Non dice mai cose banali, Beppe Saronni. Non è tipo che si nasconda il, anche se ama stare nella sua “tana”. Ma se lo si va a stuzzicare, lui esce tranquillo e reagisce, soprattutto ragiona, come ha sempre fatto. È chiato che non si stupisca affatto dei magri risultati raccolti, della primavera poco profumata per i nostri colori, perché è da qualche anno che cerca in tutti i modi di richiamare le attenzioni, soprattutto le istituzioni.


Beppe Saronni ha 64 anni e resta, dopo Coppi, il campione più precoce del ciclismo italiano: deb a 19 anni e vincente, primo trionfo al Giro nel 1979 a 21 anni. E poi manager di squadre, cercatore di sponsor, scopritore di talenti come Pogacar. «Facciamo finta di niente da troppo tempo – spiega alla Gazzetta in edicola questa mattina -, e ci nascondiamo dietro alla Roubaix di Colbrelli. Il ciclismo italiano lo vedo malissimo. Guardi le corse e ti chiedi: dove sono gli italiani? Non siamo più protagonisti e soprattutto non ci sono italiani che corrono». Dov’è il nodo? Chiede Luca Gialanella. «Non ci sono più le strutture giovanili di base, abituate ad avere un mare di ragazzini che, prima di correre, giocavano. Ogni paese aveva la propria società e le proprie corse. C’era una base molto larga: non tutti diventavano campioni, però uscivano dei buoni corridori. Invece adesso non solo non ci sono i campioni, ma nemmeno il secondo, il terzo e il quarto corridore. Non ci sono più i numeri. Non c’è più niente alla base, e sarà sempre peggio».


Dal 2000, l’Italia delle classiche di primavera non andava così male: tra Milano-Sanremo, Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi, non siamo mai entrati nei primi 10, Vincenzo Albanese 11° alla Sanremo è stato il migliore. Nel 2002, per esempio, avevamo occupato i primi cinque posti della Liegi: Bettini, Garzelli, Basso, Celestino e Codol. Quindi,la domanda dalle cento pistole: come uscirne? «La mancanza dei risultati è la punta dell’iceberg. Se non si torna a investire sulla base, sul reclutamento e sulle strutture giovanili, l’Italia resterà appesa a quei pochi talenti naturali come Ganna che vengono fuori casualmente. È la matematica. Dai miei tempi il ciclismo è cambiato. L’offerta degli sport si è moltiplicata, la strada è pericolosa, i genitori hanno paura, i costi sono cresciuti, così come i sacrifici, le fatiche, le rinunce: il ciclismo non è uno sport moderno. In Italia non mancano le risorse e i soldi, ma progetti veri, idee e persone credibili per portarli avanti. La prima cosa da fare? Un’Academy nazionale per raggruppare i migliori giovani, farli correre, crescere e studiare: non dobbiamo perdere i pochi che ci sono».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Soldi
26 aprile 2022 12:28 Àaaaaaa
Caro Beppe, analisi giusta. Mancano i soldialla base del movimento

Parole sante
26 aprile 2022 12:52 Franco
Dopo questo discorso Saronni va eletto presidente del FCI immediatamente. Il ciclismo prof. uomini dovrebbero prendere come esempio le nostre cicliste prof. Donne

Beppe N°1
26 aprile 2022 13:53 Fuga da lontano
Una delle menti più acute e lungimiranti del ciclismo italiano.

Federazione dove sei??
26 aprile 2022 14:19 moris
"Purtroppo" abbiamo la "sfortuna" che qualche medaglia ogni anno la portiamo a casa, così la federazione invece di occuparsi di un movimento che sta sparendo si nasconde dietro questi risultati..

Saronni
26 aprile 2022 17:56 Panassa
L' unica cosa che si è fatto è mettere in discussione cassani che tatticamente è il numero 1

Il dramma dei numeri
26 aprile 2022 18:40 Cyclo289
Nella mia regione, a metà anni '90 c'erano circa 400 allievi in attività; oggi sono al massimo 120-130.
E anche le società che curano la categoria sono diminuite in proporzione.
Con questa carenza di quantità , è chiaro che anche la qualità dei ragazzi è drammaticamente calata.
Ben venga quindi l'Academy nazionale proposta da Saronni: non è detto che sia la soluzione a tutti i mali, ma per lo meno è un tentativo per cercare di arrestare il declino.

domanda
26 aprile 2022 18:49 VERGOGNA
ma se lui è così bravo... come mai finchè c'è stato lui a capo di UAE non andavano avanti e da quando non c'è più in UAE volano?? così... solo per capire!!!

Parole sante
26 aprile 2022 18:52 Roxy77
Io oltre a questo metto l esaperazione del ciclismo giovanile.... A tuttoa 10 mesi all'anno x vincere le corse del campanile,.stressare gli atleti e poi a 18 sono consumati.... Federazione intervieni

La scoperta dell'acqua calda
26 aprile 2022 19:34 26tuttodarifare
Saronni dice l'ovvio. La prima, vera causa del declino del ciclismo italiano si chiama UE ed Euro. UE ed Euro hanno statisticamente impoverito gli italiani in modo massiccio. Una volta, con la liretta si stava (quasi) tutti meglio. C'erano molte squadre italiana, perchè esse potevano sopportare i costi. Oggi NO. Quindi: GRAZIE UE. GRAZIE EURO. RIvotiamoli !

italiani
26 aprile 2022 20:22 siluro1946
Il ciclismo si è adeguato al resto d'Italia. Se qualcuno è a conoscenza in quali sport eccelliamo è invitato a farcelo sapere. Saronni non potrà mai occupare una posizione politica, troppo perbene, troppo appassionato.

dubbio amletico
26 aprile 2022 20:23 maxlrose
Saronni scommise tutto su Aru.
e Aru deluse come peggio non poteva ( e si che l'enorme stipendio se lo insaccava ugualmente.....).
Quindi ,mi chiedo,errore di Saronni a prendere Aru oppure il ciclista sardo è stato colui che ha tradito?

@Cyclo289
26 aprile 2022 20:24 titanium79
L'ho scritto nell'altro articolo, e confermo cio' che dici. Parlando con tecnici giovanili, ci si accorge che i costi per iniziare con i ragazzi sono lievitati molto e in piu', spesso i ragazzi del nuovo millenio (per mille cause economiche,sociali) volgono il loro interesse altrove

giovani ciclisti
26 aprile 2022 21:13 giorgio3
non si può eleggere dei presidenti ----tanto per eleggerne uno qualsiasi ---ci vogliono persone appassionate e competenti altrimenti si stancano anche quei pochi che sono rimasti ---e fino agli junior deve essere un gioco già da allievi si sentono dei piccoli professionisti con giochi di squadra vari ecc ecc cmq chi di dovere dove sta ?'

@26tuttodarifare
26 aprile 2022 21:57 Geomarino
Analisi semplice e perfetta...ma non si può dire!!!Bleahhhhh

26tuttodarifare
26 aprile 2022 22:16 alerossi
hai detto una talmente grande castroneria che hai vergogna e ti nascondi dietro un nickname ridicolo

perché dovete buttarla
26 aprile 2022 23:08 fransoli
in politica.. cosa c'entra la UE e l'euro con la crisi dello sport italiano e del ciclismo.?!.. poi per favore... almeno dite cose sensate... con il Covid e lo scontro tra titani fra le superpotenze economiche mondiale a quest'ora saremmo già stati tritati dagli speculatori e si sarebbe fatto default dieci volte, con mezza Italia che si sarebbe ritrovata con i risparmi volatilizzati e le pezze al c. ...

fate finta
26 aprile 2022 23:47 fransoli
di non capire che l'UE e l'euro sono solo la conseguenza del sistema economico che ci siamo scelti,,, e che tutti alimentiamo, voi nostalgici della lira compresi ,quando andate a comprarvi lo smartphone americano o cinese, la tv coreana, l'auto tedesca, comprando dalla multinazionale delle vendite online, abbonandovi a quella piattaforma di streaming piuttosto che all'altra... ma va... mi fate ridere... fosse per me ritornerei anche all'autarchia e alla coltivazione dell'orticello... ma non credo che nel complesso saremmo più ricchi.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mattia Mazzoleni, bergamasco della Scuola Ciclismo Cene, ha vinto la 49sima edizione delle Strade Bianche della Contea di Ronco di Gussago per allievi. Con un perfetto allungo in vista del traguardo Mazzoleni ha preceduto di 2" il trentino Archetti e...


C’è tanto pubblico a San Francesco al Campo, i tifosi acclamano i campioni e Tadej Pogačar in particolare. Tra i moltissimi fans che attendano che il fenomeno sloveno scenda dal bus della UAE Team Emirates per un selfie e un...


Robert Gesink saluta il Giro d’Italia dopo una sola tappa: il trentasettenne atleta della Visma Lease a Bike non prenderà il via oggi San Francesco al Campo a causa dei postumi della caduta che lo ha visto coinvolto ieri assieme...


Tadej Pogacar ieri a Torino non si è vestito di rosa: la sua UAE Emirates ha imposto il ritmo alla corsa per tutta la giornata, poi ualcosa non ha funzionato e sull’ultima salita a ruota dello sloveno sono rimasti Narvaez...


  La seconda tappa del Giro d’Italia 2024, da San Francesco al Campo, provincia di Torino sede di un attivo velodromo, pone il traguardo al Santuario di Oropa, sopra Biella. Tappa tutta piemontese, breve ma tosta, soprattutto nel finale con...


Dopo lo spettacolo della tappa inaugurale di Torino, il Giro entra nel vivo proponendo il primo arrivo in salita. La prima parte della San Francesco al Campo - Santuario di Oropa di 161 km si snoda pianeggiante attraverso il Canavese...


Oggi ci sarà uno degli arrivi più interessanti di questo Giro d’Italia numero 107 ed è tanta l’attesa per sapere il nome del vincitore. Il gruppo arriverà ad Oropa, dopo aver percorso 161 chilometri e la domanda che in tanti...


Arriva un altro appuntamento con il grande ciclismo giovanile per tutti gli appassionati sulle pagine di tuttobiciweb: oggi, infatti, trasmetterenmo in diretta streaming le fasi finali del 57° Circuito del Porto Trofeo Arvedi, organizzato come sempre da Club Ciclistico Cremonese...


È decisamente una notizia poco piacevole quella che arriva da Endine Gaiano, nel cuore della Bergamasca. Dopo 40 anni di attività, infatti, la Orobica Cicli chiude e licenzia tutti e 51 i suoi dipendenti. Lo fa sapere la Fiom Cgil...


Dopo la grande partenza da Torino “Un Giro nel Giro”, il circuito di pedalate amatoriali, dedicato a clienti e appassionati ciclisti, sul percorso del Giro d’Italia organizzato da Banca Mediolanum, da ventidue anni sponsor ufficiale della Maglia Azzurra del Gran...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi