CHE STRANO MONDO E' QUELLO DEL CICLISMO

PROFESSIONISTI | 14/03/2022 | 13:00
di Pier Augusto Stagi

Che strano mondo è quello del ciclismo: si passa una vita a parlare dei miti passati, a celebrare le vittorie di Coppi e Bartali, Moser e Saronni, a scomodare ad ogni piè sospinto Eddy Merckx e poi quando ci si trova di fronte ad un talento purissimo, ad una gemma preziosa come Tadej Pogacar, ecco che cominciano a levarsi i primi brusii di chi la sa lunga, di chi è sempre pronto a scommettere che questo non può durare, che non può vincere tutto lui, perché di Merckx ne abbiamo già avuto uno e ha vinto a sufficienza: persino troppo.


Che strano mondo è quello del ciclismo: che chiede il coraggio, le imprese e poi se uno si mette lì come Tadej Pogacar a vincere a ripetizione tanto da avere a 23 anni un palmares da far rabbrividire lo stesso Merckx (al momento sono già 37 vittorie in carriera, con due Tour de France, due Tirreno, una Liegi, un Lombardia e una Strade Bianche, ndr), non va bene. Si comincia a mugugnare e ad avanzare dubbi e perplessità. Cosa che fino a prova contraria – e francamente per il bene del ciclismo tutto, tocchiamo ferro – non è assolutamente giusto fare.


Che strano modo di vivere questa settimana che ci separa dalla Sanremo, la prima classica del calendario, la prima corsa Monumento della stagione, che strizza chiaramente l’occhio al bimbo sloveno, che non ha nascosto le proprie intenzioni: «È una corsa bellissima, che mi piacerebbe poter vincere un giorno…», ha detto con candore fanciullo.

Insomma, Tadej ha preso la mira, ma sa anche perfettamente che c’è chi di mira vuole prendere lui e lo controllerà sportivamente parlando a vista, lasciandogli il peso del pronostico e della corsa. È chiaro che gli avversari, da Wout Van Aert  a Primoz Roglic (l’altro sloveno che ieri si è aggiudicato con un brivido finale la Parigi-Nizza, ndr) per arrivare a Alaphilippe e Filippo Ganna, Caleb Ewan e Jasper Philipsen, non muoveranno dito e lo seguiranno come un’ombra. Faranno in modo di isolarlo, prima di essere isolati.

Che strano mondo è quello del ciclismo, che si trova per le mani uno degli sportivi più interessanti del momento e teme però la noia. «Con lui si rischia davvero di correre per il secondo posto», ha detto l’altro giorno, dopo la tappa del Carpegna, Damiano Caruso. Eppure davanti ai talenti, a questo tipo di atleti universali ci dovremmo solo sedere comodamente in poltrona per ammirarli e applaudirli. Come per anni abbiamo fatto per Alberto Tomba e Valentino Rossi, Roger Federer e Rafael Nadal, Michael Jordan o Michael Schumacher. Che strano mondo è quello del ciclismo…

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COMMENTI
L'opinione del Cannibale
14 marzo 2022 14:08 Leonk80
Lo stesso Merckx ha detto più o meno così " Tante volte hanno indicato giovani promettenti come il nuovo merckx, ma con Pogcar penso sia la volta buona".
e se lo dice Eddy non vedo chi si debba dolersi o fare una sua difesa non richiesta.

Guarda avanti
14 marzo 2022 14:09 frakie
Tadej guarda avanti, divertiti e giustamente guadagna gli euro che ti meriti. Lascia parlare e continua a farci divertire. Tutto il resto è invidia e aria fritta. E' o non è il nuovo Merck? ma chi se ne frega. E' uno giovane, simpatico con la faccia pulita che pedala forte in salita, a cronometro e, dulcis in fundo, veloce dopo una corsa bella tirata. Tanti, ma tanti auguri per il tuo futuro. F.to un tuo tifoso, un tifoso del ciclismo pedalato.

Caro Direttore
14 marzo 2022 14:26 Robtrav
non mi sembra strano che chi è rimasto scottato dall'acqua calda in passato ora abbia paura anche di quella fredda. Lei stesso scrive "toccando ferro". Non è giusto per Pogacar non è giusto per il ciclismo ma è un processo normale di chi ha visto tante imprese un po ridimensionate da aiuti esterni. Meglio un ciclismo che ha saputo far cadere i propri campioni di altri sport che celebrano ad occhi chiusi le imprese dei propri sportivi. Come dice lei toccando ferro godiamoci questo ciclismo di gente che non ha paura di attaccare e divertiamoci e panzienza se qualcuno dirà toccando ferro che sia tutto vero

Meno male che c'è Tadej
14 marzo 2022 16:20 59LUIGIB
Vedere un ragazzo di 23 anni correre cosi senza pressione senza fare calcoli e con spensieratezza fa solo che bene a questo sport poi se sarà come o meglio di altri Coppi, Merckx o Hinault lo vedremo, intanto passa da impresa ad impresa senza troppi patemi per lui e penso che alla Sanremo ne vedremo delle belle tra lui e Van Aert senza dimenticare Pedersen ed Alaphilippe

Evviva!!
14 marzo 2022 17:31 andy48
Pogacar mi entusiasma e spero continui su questa strada. Ma non e' il solo, tra i giovani ce ne sono parecchi che pedalano forte con semplicita', scioltezza, senza troppi calcoli. E' un bel ciclismo, e penso proprio che Moser abbia preso una cantonata, lamentandosi qualche settimana fa su queste pagine di un ciclismo computerizzato e senza slanci.

Caro direttore
14 marzo 2022 20:48 Dani76
Purtroppo ci siamo già passati. È una sensazione di dejavu. Certi numeri veramente alti, la facilità con cui si ottengono certe prestazioni. Io spero di no, per il bene del ciclismo, con tutto il cuore. Ma prima di esaltare nuovamente qualcuno preferisco aspettare, prima di essere nuovamente deluso. E mi dispiace...

Sono 6 mesi
14 marzo 2022 21:31 daminao90
Sono 6 mesi, che ogni 10 gg tirate fuori i confronti tra questo ragazzo e il passato. Ma basta !!!!

direttore
14 marzo 2022 21:50 siluro1946
Forse un po' di autocritica, in quanto giornalista, sarebbe stata opportuna.

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