
Il manifesto qui pubblicato racchiude in sintesi le informazioni e le motivazioni legate all’iniziativa che vuole ricordare il grande Gino Bartali in un episodio – molto sfortunato -, un incidente stradale in cui è incorso il 18 ottobre 1953 e che, in pratica, l’ha determinato ad abbandonare la sua lunga e straordinaria carriera pedalata.
Lo spunto è dato dall’itinerario iniziale del Giro di Lombardia n. 115 che contempla il transito della corsa in zone prossime al comune comasco di Cermenate che si è fatto promotore dell’iniziativa, raccogliendo sollecitazioni locali in argomento e quelle provenienti specialmente da Santa Maria di Sala, centro in provincia di Venezia ad alto tasso ciclistico. E’ il luogo di nascita di vari e importanti corridori professionisti (Toni Bevilacqua, i fratelli Alfredo e Arturo Sabbadin, Mario Vallotto, Attilio Benfatto e la compianta Chiara Pierobon) e di Bruno Carraro, sempre attivo e vivace imprenditore ultraottuagenario impegnato nella distribuzione all’ingrosso di bevande e acque minerali, legatissimo al ciclismo con molteplici amicizie di rilievo, presidente onorario del Gruppo Sportivo Madonna del Ghisallo, promotore di varie iniziative collegate al Giro d’Italia dove spicca l’arrivo di una tappa nel 2019 a S. Maria di Sala e molto altro ancora.
Bruno Carraro, in gioventù, correva (e lavorava pure) nel comasco ed ebbe la ventura di essere fra i primissimi soccorritori, con Giuseppe Introzzi, già corridore professionista che gestiva una stazione di servizio all’importante quadrivio stradale, attiva ancora oggi, soccorrere Bartali e i vari altri coinvolti nell’incidente. Il grande Gino fu condotto al vicino ospedale di Cantù a bordo di una “giardinetta” Fiat e, in seguito, alla clinica San Camillo di Milano per curare le varie fratture. Introzzi è un cognome diffuso nella zona e si lega anche al ciclismo per merito di Augusto, Giuseppe appunto, padre di Sergio, già stimato tecnico FCI e Raffaele, tricolore fra gli stayer, accomunati pure da parentele.
L’iniziativa della municipalità di Cermenate richiamerà la presenza all’inaugurazione di vari “nomi” legati alle due ruote di varie epoche e al ricordo, anche non strettamente sportivo, di un mito qual è, e sempre sarà, Gino Bartali.
g.f.
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