VINO E CICLISMO, LA FAVOLA DI NANDO CALDIROLA

STORIA | 06/04/2021 | 07:54
di Danilo Viganò

Nei suoi racconti aziendali e sportivi, Nando Caldirola ha portato il marchio Vinicola Caldirola in tutto il mondo. Avrebbe compiuto 81 anni in agosto il signor Caldirola, scomparso pochi giorni fa a causa di un brutto male. Vini e Ciclismo il binomio perfetto per l'imprenditore lecchese, che ha saputo fondere la sua passione per le due ruote diventando dapprima imprenditore di successo. Dall'azienda di famiglia ha costruito un impero, che oggi conta la bellezza di 120 dipendenti e un volume quotidiano di vino equivalente a 360 mila bottiglie.


A Contra, frazione di Missaglia nel Lecchese dove ha sede la casa Vinicola Caldirola, è iniziata la scalata di Nando Caldirola verso il successo sia in campo aziendale che in quello sportivo. Tra il 1995 e il 2004 Nando  Caldirola si concentra nella realizzazione di una squadra ciclistica: rileva e sponsorizza un team già in essere, e subito debutta con una serie di vittorie tra cui conquista il titolo mondiale a cronometro degli under 23 con Gianluca Sironi nel 1996.

Certamente l'imprenditore brianzolo è un pozzo di idee e innovazioni sempre aperto a nuove soluzioni. Si documenta quotidianamente sugli eventi delle due ruote e sui nomi dei corridori. Riceve apprezzamenti anche dei grandi intenditori di vini. Con il ciclismo si è trovato bene fin da subito, anche perchè Nando era uno che lasciava fare, e con Enrico Maggiori, Renzo Bordogna, Fabrizio Bontempi e altri personaggi di quell'epoca fa il grande salto nei professionisti: è il 1998 quando la Vini Caldirola-Tacconi Sport pone le basi per allestire una formazione di grande impatto mediatico, che la porterà a lanciare atleti come Francesco Casagrande, come il lettone Romans Vainsteins campione del mondo a Plouay nel 2000, Mauro Gianetti, Stefano Garzelli e Gianluca Bortolami con quest'ultimo trionfa nel Giro delle Fiandre nel 2001.

La Vini Caldirola diventa così un punto di riferimento nel ciclismo italiano e internazionale, e Nando Caldilora ne è l'artefice principale. Una icona nel campo del business e dello sport questo personaggio
che è stato tra i fondatori dell’associazione Vera Brianza, di cui era stato lo storico, primo presidente. Era politicamente vicino al popolare Michail Gorbaciov e ha spalancato le porte della Russia a numerosi imprenditori italiani. La prima uscita dell'ex presidente russo nel 1993 dai confini di quella che era l'Urss dopo il tentativo di golpe nel 1991 l'ha organizzata proprio Nando Caldirola con un viaggio in Italia. Da ragazzino in collegio a Cantù era compagno di Bettino Craxi. Il suo nome si può annoverare tra i personaggi che hanno avuto successo negli affari e in ambito sportivo. Nando Caldirola è entrato a far parte di una generazione di uomini che sta scomparendo.

Nando Caldirola divenne presidente della Casa Vinicola Caldirola nel 1981 alla morte del padre. Nei periodi di massimo attività hanno lavorato per lui  più di 120 dipendenti e dallo stabilimento di Missaglia venivano confezionate fino a 360mila bottiglie al giorno destinate, oltre che agli scaffali della grande distribuzione italiana con l'invenzione del 3X2, ai mercati di Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Russia, acquisiti grazie anche alla fondazione nel 1990 dell'associazione “Vera Brianza”.


 

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