| 26/04/2008 | 19:04 Il pm di Busto Arsizio, Massimo Baraldo, ha dato il parere favorevole all'istanza di patteggiamento a sei mesi di reclusione e a una multa di 4 mila euro - convertiti complessivamente in una pena pecuniaria di
10.840 euro - presentata qualche settimana fa dal ciclista Ivan
Basso, accusato di aver violato la legge antidoping (articolo 9
della legge 376 del 2000) nel Giro d'Italia del 2006.
Ivan Basso era stato iscritto nel registro degli indagati nel
maggio del 2007, subito dopo l'interrogatorio al quale era stato
sottoposto davanti alla procura antidoping del Coni, per fare
luce sull'Operacion Puerto condotta dagli inquirenti spagnoli,
che aveva come protagonista il medico Eufemiano Fuentes e, per
la parte relativa a Basso, il suo cane Birillo, il cui figura
negli appunti e sulle sacche di sangue sequestrate allo stesso
medico spagnolo.
Per l'accusa, il campione varesino si sarebbe sottoposto a
trattamenti di prelievo e autotrasfusione di sangue non
giustificati da situazioni patologiche, al fine di ottenere una
migliore prestazione nel Giro d'Italia di due anni fa. Prelievi
e autotrasfusioni che, dagli atti dell'inchiesta del pm Baraldo,
il ciclista avrebbe effettuato anche una settimana prima della
corsa a tappe rosa.
La trattativa, per concordare la pena tra i difensori del
ciclista e la Procura di Busto, era cominciata alcuni mesi fa.
Sul patteggiamento concordato in sede di indagini preliminari
dovra' adesso decidere il Gip.
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