CELANO, FICARA E IL SOGNO DELLA RIPARTENZA SICILIANA

CONTINENTAL | 01/02/2021 | 08:20
di Nicolò Vallone

L'anno scorso li abbiamo lasciati carichi e pieni di programmi per il 2020: Danilo Celano vincitore del Tour de Langkawi, il compagno di squadra Pierpaolo Ficara quarto nella generale, e tutto l'entusiasmo per un'avventura di nome UCI Asia Tour difendendo i colori della Sapura, struttura Continental che sta dominando non solo in Malesia ma in tutto il continente.


Poco dopo quella nostra lunga chiacchierata, riportata non solo qui ma anche sul numero di marzo di tuttoBICI, è scoppiata la pandemia di coronavirus che ha sconvolto tutto il mondo.


Cosa ne è stato dei due "gemelli malesi"? «E chi ce lo doveva dire...», con l'ironia sicula di Pierpaolo Ficara inizia la nostra chiacchierata su Zoom, la piattaforma che un po' tutti abbiamo imparato a conoscere per far sopravvivere la socialità ai tempi del Covid.

Una chiacchierata che ci ha permesso di ripercorrere quella bellissima esperienza a Langkawi e dintorni, nella quale chi scrive ha potuto raccontare da vicino un successo di due talenti italiani dall'altra parte del mondo, per poi fare un punto della situazione su cosa è accaduto in questi undici mesi così surreali.

Dopo la trionfale corsa malese, i due compagni di squadra e amici di una vita sono riusciti a disputare solo due corse in linea in Turchia, con Celano peraltro vittima di un'influenza che si portava dietro dalle ultime difficili tappe del Langkawi, prima di far rientro in Italia allo scoppio della pandemia e trascorrere ognuno a casa propria il lockdown e i successivi mesi di incertezza.

Un'incertezza, per fortuna, mitigata da alcuni punti fermi. A partire dal team, la Sapura, sempre in contatto con loro, che li ha confermati per la stagione 2021 nella quale saranno loro stessi i punti di riferimento per la squadra. Un gruppo che vede, oltre a loro, altri stranieri d'esperienza come il campione moldavo Cristian Raileanu (7° in quel Langkawi 2020, ex stagista in Italia alla Wilier), l'ex campione turco Ahmet Orken (diversi successi in corse minori e un secondo posto di tappa dietro a Sam Bennett e davanti a Consonni al Giro di Turchia 2017) e l'australo-irlandese Jesse Ewart, sesto all'Herald Sun Tour vinto da Jai Hindley e duevolte vincitore del Tour de Singkarak.

Una schiera di chiocce che inseguirà risultati e aiuterà a crescere i numerosi corridori malesi in organico. Con il passaggio di Nur Aiman Zariff (vincitore della classifica scalatori al Tour de Langkawi) ai rivali nazionali della Terengganu, chi è il più promettente prospetto locale della Sapura? Il velocista Akmal Zakaria - garantiscono i due corridori italiani - campione nazionale malese.

E poi c'è l'altro punto fermo di quest'annata così strana: due splendide famiglie. Danilo nelle Marche insieme alla fidanzata Ilaria, Pierpaolo nella sua Sicilia insieme alla moglie Giusy e al loro piccolo Andrea, «che lasciai a gennaio che ancora gattonava, per poi riabbracciarlo a marzo che camminava!». E in estate, col virus ad allentare leggermente la morsa, l'estate tutti insieme in Puglia e Basilicata, terra d'origine di Celano (seppur nato in Abruzzo). Per loro come per molti di noi, le ultime vacanze sono state un'occasione per riscoprire un po' della nostra Italia anziché prediligere le mete estere.

Ma prima delle vacanze, l'unica occasione di pedalare a livello competitivo dal lockdown in poi: la partecipazione ai campionati italiani in Veneto, vinti da Nizzolo. Prima e dopo, il nulla assoluto. Contrariamente a quanto accaduto alle nostre latitudini, in Asia il ciclismo non è mai ripreso con regolarità se non per competizioni nazionali. E l'orizzonte non è meno nebuloso: Langkawi e Antalya annullati, il primo appuntamento potrebbe essere ad aprile con il Tour of Thailand ma è tutto in forse.

Arriviamo così alle incertezze: Celano e Ficara si allenano, si preparano, vanno in bici, tengono a livello i loro parametri, senza sapere quando correranno la prossima gara. Surrealtà nella surrealtà. Pierpaolo è più abituato ai periodi di stasi, dato che in carriera ha avuto due gravi incidenti che lo hanno tenuto lontano da strada e manubrio per mesi. Diversamente la vive Danilo: «Non sono mai stato così tanto tempo senza correre, è molto dura restare mentalizzati».

Ma a questo punto la nostra conversazione riserva il "coup de theatre": per condurre un'attività più certa e costante, la Sapura potrebbe decidere di buttarsi sul circuito europeo! Proprio così: una squadra e dei corridori normalmente fuori dai radar del ciclismo nostrano alle prese con alcune delle corse a noi più note.

La domanda finale è servita: quale gara sognereste di disputare se il vostro team manager decidesse davvero per un 2021 in Europa? La risposta è un coro entusiasta: il Giro di Sicilia! Per Pierpaolo Ficara vorrebbe dire correre nella sua splendida isola con partenza proprio da Siracusa, sua città natale. Per Danilo Celano significherebbe innanzitutto correre in un luogo che ama, per provare a cancellare l'amarezza dell'edizione 2019, quando in maglia Amore&Vita dovette abbandonare a metà a causa di un virus intestinale.

Con la speranza che ben altro virus, flagello delle nostre esistenze attuali, conceda spazio in sicurezza a giri di catene e braccia alzate al cielo. Come quelle di Danilo, vincitore di un Langkawi e di un Appennino, e di Pierpaolo, generoso guerriero dal piazzamento facile.

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