CLAMOROSO, DUMOULIN CHIEDE UNA PAUSA DI RIFLESSIONE

PROFESSIONISTI | 23/01/2021 | 14:08
di tuttobiciweb

Ci sorprende, ma non più di tanto. E da almeno un anno e mezzo che Tom Dumoulin (nella foto di @BettiniPhoto) non è più lo stesso, che è tormentato e su di lui circolano da tempo voci di stanchezza. Ora però non ci sono solo le voci, ma la sua di voce, una sua presa di posizione chiara. Il campione olandese vincitore del Giro 2017 che aveva annunciato i programmi per il 2021 agonistico, in cui avrebbe dovuto esordire alle Strade Bianche, debuttare al Fiandre e puntare sul Tour de France, ha deciso di prendersi una pausa ciclistica. Il trentenne corridore olandese ha deciso, in accordo con la Jumbo-Visma, di prendere una sorta di “pausa di riflessione” senza retribuzione per un periodo di tempo indeterminato.


Lo ha annunciato lo stesso Dumoulin ieri sera, in una conversazione con la dirigenza del team olandese impegnato in questi giorni in un ritiro ad Alicante. L'olandese dice di non essere contento della sua prestazione. «Devi prenderti il ​​tempo necessario per scoprire cosa vuoi fare del tuo futuro e trovare una risposta alla domanda se vuoi ancora essere un ciclista professionista», questo è quanto lo staff olandese ha detto al loro campione, come riportato dai giornalisti Raymond Kerckhoffs e Maxim Horssels di Wielerflits.


La decisione è una sorpresa per molti. In un'intervista all'inizio di questa settimana, Dumoulin aveva detto di non vedere l'ora che arrivasse la nuova stagione, che avrebbe iniziato con due classiche. «Penso che la primavera sia sempre un periodo molto piacevole. Tutti sono ansiosi, me compreso, di ricominciare da capo. Devo ammettere che in termini di risultati non è mai stato il mio miglior periodo. Questo sarà il mio decimo anno da ciclista professionista e non ho mai brillato davvero in primavera. Spero che quest'anno funzionerà. Ci riproverò».

«Chissà cosa accadrà. Comunque parlerò molto con le persone, penserò, porterò a spasso il mio cane e scoprirò cosa voglio come persona, in bicicletta, e cosa voglio fare della mia vita", ha detto il campione di Maastricht. Lo stesso Dumoulin ha partecipato ai ritiri della squadra e si era detto molto entusiasta e pronto a partecipare alle classiche di primavera. «La squadra mi sostiene pienamente e mi dà il tempo necessario per la mia riflessione - ha assicurato Dumoulin che, prima della sua ripresa in agosto, aveva già conosciuto più di 400 giorni senza gara, tra un infortunio al ginocchio sinistro e la prima parte della stagione 2020 interrotta a causa della pandemia -. Onestamente mi sento come se mi fossi tolto dalle spalle uno zaino di 100 chili. Immediatamente mi sono svegliato felice. Qualche anno fa ho ottenuto ottimi risultati; fino ad allora ero abituato a gestire solo le mie aspettative e già quello può essere stressante, ma poi si sono aggiunte anche quelle di altre persone ed è stato molto più difficile del previsto riuscire a gestirle. Adesso è il tempo di fare chiarezza con me stesso: forse voglio ancora essere un ciclista professionista, ma devo iniziare a curarmi meno di ciò che pensano gli altri e fare un mio piano. Mi prendo tempo per questo».

E l'olandese chiosa: «Da molto tempo ormai sento che è molto difficile per me orientarmi come ciclista. Voglio che la squadra sia felice con me, voglio che gli sponsor siano felici, voglio che mia moglie e la mia famiglia siano felici. Voglio il bene di tutti, ma soprattutto voglio il mio di bene. Cosa voglio? Voglio ancora essere un ciclista? Se sì, come? Devo scoprirlo».

Copyright © TBW
COMMENTI
Peut-être ?
23 gennaio 2021 17:34 Merlin1
Oui, peut-être qu'il aurait dû changer d'équipe, il y a un an car au sein de son équipe il ne peut plus s'épanouir et s'exprimer. Il y a trop de champion s. Ses chances de gagner un grand Tour se révèlent compliquées. Peut être qu'il s'en rend compte maintenant ? C'est bien sûr une hypothèse d'école, mais il reste un formidable Champion.

Troppo stressati
23 gennaio 2021 18:45 Miguelon
Marginal gain dappertutto, spremuti a livello fisico, dai profili social, da tutto il contesto extra pedalato. O si è fatti al 100 per 100 tanto da combaciare perfettamente o altrimenti si esplode. Non c'è più il momento morto, utile ad incamerare energie per sopportare ciò che non piace. Ormai è tutto un dare. Logico esaurirsi.

La testa
23 gennaio 2021 19:03 noel
conta più del fisico.

mi ricorda kittel
23 gennaio 2021 22:44 alerossi
prima annuncia la pausa di riflessione, poi il ritiro definitivo. spiace che da una caduta causata da altri abbia messo fine alla sua carriera.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'esordio stagionale di Mathieu Van der Poel nel ciclocross, con il ritorno alle gare dopo un lungo stop, non è stato facile come quello dello scorso: per conquistare la vittoria l’olandese ha dovuto lottare contro un Thibau Nys veramente agguerrito....


Il prossimo anno non sarà più la Firenze-Empoli, come avvenuto dal 1988 ad oggi (prima edizione vinta dal siciliano Giovanni Scatà), ad aprire la stagione ciclistica in Toscana. La classica organizzata dalla Maltinti Banca Cambiano, si svolgerà anche nel 2026...


Carlo Giorgi non riesce a trattenere le lacrime, Samuele Privitera era uno dei suoi ragazzi, uno dei suoi figli aggiunti. Accanto a lui Luigi, il papà di Samuele, e mamma Monica Fissore, che lo abbraccia e lo consola. Si, lo...


Alla presentazione della sua Red Bull – Bora Hansgrohe, il general manager del team tedesco Ralph Denk è apparso sorridente, pronto a partire per una stagione nella quale vuole essere protagonista. «Siamo riusciti a prolungare i contratti di giovani talenti...


Ecco alcune curiosità sulla stagione ciclistica da poco conclusa, in attesa del nuovo anno. Nel 2025 Tadej Pogacar è stato ancora una volta il migliore, con 20 successi totali, di cui 17 in corse World Tour, compresi Strade Bianche, Giro...


Perché è il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, sempre 24 ore, ma con più luce, più forza, più energia. Perché si parte prima dell’alba anche se l’alba è presto e si arriva dopo il tramonto anche se il...


Un sogno diventato velocemente realtà. Il sogno dello svedese Thomas Gronqvist, nato a Kilafors il 2 ottobre 1975, piccola frazione di 1100 abitanti nel comune di Bollnas. Il suo grande amore per la bicicletta lo aveva portato a sognare di...


Il Ciclocross del Ponte di Faè di Oderzo non si è smentito. Anche la 23^ edizione, organizzata dagli Sportivi del Ponte, è stata un grandissimo successo. Come ogni anno, per una volta non l’8 dicembre, Borgo Barattin si è...


Per la dodicesima volta, nel nome dell’allegria, dell’amicizia e della convivialità più genuina, si è svolto a Porto Sant’Elpidio il tradizionale Galà di ciclismo, legato al Premio Ferro di Cavallo (In fuga verso il 2026), organizzato con la regia di...


Pool Cantù, Gb Junior Team, Velo Club Sovico, Solme Olmo. Uniti si vince. E’ questa la politica che accumuna Ecclesio Terraneo, Antonio Meroni, Gianluca Bortolami, Maurizio Canzi, Rossano Grazioli e Giampiero Forcolin la cui collaborazione reciproca porterà a grandi risultati....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024