I SOGNI DI HONORE'. «UNA TAPPA AL GIRO, LE OLIMPIADI, IL TOUR, UNA CLASSICA...»

PROFESSIONISTI | 13/11/2020 | 07:50
di Francesca Cazzaniga

Abbiamo raggiunto telefonicamente a Melide - nel Canton Ticino - Mikkel Frolich Honorè. Passato al professionismo nel 2019 con la Deceuninck - Quick-Step di Patrick Lefevere, anche la prossima stagione - che tutti ci auguriamo possa essere migliore di quella appena conclusa - difenderà i colori della formazione numero uno al mondo (39 successi quest’anno ndr).


Il danese, classe 1997, è amante della lettura, soprattutto durante le corse, per riuscire a staccare un po’ la testa tra una tappa e l’altra. Quest’anno infatti durante il Giro d’Italia, Mikkel ha letto “La cattedrale del mare” di Ildefonso Falcones: «Secondo me avere altri interessi oltre al ciclismo è importantissimo per aprire la mente e capire il mondo. Penso che per comprendere bene il ciclismo sia importante conoscere il mondo, la cultura e la storia. Il nostro sport è molto più complesso di quello che in realtà ci si possa immaginare, non significa semplicemente salire sulla bici e saper pedalare. Quindi credo sia fondamentale avere una visione più ampia per poi rendere al meglio anche in sella alla propria bici».


Mikkel, come stai? Ti sei ripreso dalle fatiche della Corsa Rosa?
«Sto bene, grazie. Sto recuperando e sono sereno. Dopo il Giro sono tornato un po’ in Danimarca dalla mia famiglia. Adesso invece sono a Melide, dove abito e mi sto godendo ancora qualche giorno di assoluto relax, anche in vista della prossima stagione che ovviamente incomincerà un po’ più tardi rispetto al via tradizionale».

Prima della 14esima tappa del Giro d’Italia (la Conegliano-Valdobbiadene), hai chiesto la mano alla tua fidanzata Marilisa. Com’è nata l’idea?
«Ci pensavo già da tempo. Per me e Marilisa il ciclismo è sempre stato molto importante e speciale: ci siamo conosciuti nel 2015 al Trofeo Comune di Vertova Memorial Pietro Merelli e la cronometro di Conegliano era l’unica tappa in cui lei riusciva ad essere presente durante il Giro. Inizialmente avevo pensato di fare una proposta di matrimonio un po’ più “nascosta”, ma a causa della bolla in cui eravamo con la squadra, non sono riuscito. È stato un momento molto emozionante che ricorderò per sempre».

Nel 2021 difenderai sempre i colori del Wolfpack. Durante questa stagione così atipica ti ha aiutato sapere di avere un contratto anche per il prossimo anno?
«Sicuramente sì, quest’anno non è stata affatto una stagione semplice: la pandemia ha messo in ginocchio tutto il mondo dello sport e non solo, e in più si è aggiunto anche il mio infortunio. Alla Royal Bernard Drome Classic, il primo marzo, mi sono rotto dieci vertebre e sono dovuto restare fermo per otto lunghe settimane. Sapere però di avere il contratto anche per la prossima stagione mi ha permesso di essere più sereno per affrontare il recupero e mi ha dato molta sicurezza».

Qual è il tuo bilancio per questo 2020?
«Nonostante tutto, ammetto di essere soddisfatto. Non è stata una stagione facile tra il Covid-19 e l’infortunio, ma sono orgoglioso di quello che sono riuscito a fare. Da metà agosto ho sempre avuto una buona condizione e l’apice è stato al Giro d’Italia. Mi sentivo davvero molto bene e questo è stato un segnale molto incoraggiante anche per il futuro».

Quali sono stati i momenti più emozionanti della Corsa Rosa?
«La lista è piuttosto lunga. È stato molto emozionante l’arrivo della seconda tappa ad Agrigento quando ho ottenuto il terzo posto (il danese è stato poi settimo a Matera e quinto a Monselice, ndr). Lo Stelvio poi è stato qualcosa di indescrivibile, abbiamo fatto molta fatica ma ne è valsa decisamente la pena. Impresso nella mia mente come uno dei ricordi più belli c’è anche l’arrivo in Piazza Duomo, a Milano. È stato un Giro diverso, ma pur sempre bellissimo».

Più volte durante le telecronache su Eurosport abbiamo sentito Riccardo Magrini soprannominarti "torta Saint Honorè”. Cosa ne pensi? Ti piace come soprannome?
«Bella domanda - ride -. Mi piace come soprannome e adesso tante persone, anche fuori dall’Italia, mi chiamano così».

E la torta Saint Honorè l’hai mai assaggiata?
«Sì, dovevo. L’ho fatto subito dopo il Giro d’Italia e devo dire che mi piace molto, quindi a maggior ragione come soprannome può andare più che bene».

Quando ricominci con la preparazione?
«La prossima settimana, ma con molta calma. Inizierò con un po’ di palestra (in Svizzera sono aperte, ndr), andrò a correre e farò qualche giro in mountain-bike».

La squadra sta organizzando un ritiro per dicembre?
«So che stanno lavorando, ma vista la situazione non è semplicissimo. Forse faremo un ritiro a dicembre, non c’è ancora niente di certo. Settimana prossima faremo una riunione via Zoom con tutta la squadra e sapremo qualcosa in più».

Che cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
«Non ho ancora un programma ben definito, non so ancora da dove inizierò la mia stagione. Mi piacciono le corse in Italia e il 2021 sarà anche l’anno dei Giochi Olimpici: per me sarebbe un grande sogno volare a Tokyo. So che non sarà facile ma cercherò di guadagnarmi il posto».

Oltre alle Olimpiadi, hai qualche altro sogno nel cassetto?
«Più di uno. Sogno un giorno di poter vincere una tappa al Giro d’Italia e di essere al via del Tour de France, che è la corsa più importante al mondo. Ammetto però che mi piacerebbe vincere anche una Grande Classica... Chissà, il tempo mi darà le risposte giuste».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mario Cipollini è un acuto osservatore delle cose del ciclismo e ha postato su Facebook una riflessione interessante, scaturita dall'osservazione della foto che vedete, scattata pochi metri dopo il traguardo della Gand-Wevelgem di domenica scorsa. Ci sembra giusto poroporla all'attenzione...


Il Fiandre di Pasqua grande protagonista a Radiocorsa questa sera alle 19.30 su Raisport. Ne parleremo con Matteo Trentin, Michele Bartoli e con Gianluca Bortolami. E poi tutte le immagini delle classiche del Nord che hanno preceduto il Fiandre,...


Matteo Jorgenson è un ragazzo schietto, con le idee chiare e nessun timore del confronto. Ieri - dopo il suo splendido trionfo alla Dwars door Vlaanderen al termine di una corsa emotivamente complicata per ovvie ragioni - ha ricevuto anche...


L’incidente di Wout van Aert, avvenuto  durante la corsa Attraverso le Fiandre, è ancora più serio rispetto a quanto riferito nel tardo pomeriggio di ieri e oltre alla clavicola e sette costole, al belga è stata riscontrata anche una frattura...


La Dwars door Vlaanderen ha mostrato i due volti della medaglia alla Visma-Lease a Bike, perché da una parte c’è stato il successo di Jorgenson, ma dall’altra parte il dramma di Van Aert. La Attraverso le Fiandre ha donato la...


Purtroppo anche Michele Gazzoli si è rialzato letteralmente "con le ossa rotte" dalla caduta di ieri alla Dwars door Vlaanderen. Il venticinquenne bresciano della Astana Qazaqstan è stato portato in ospedale subito dopo il ritiro e gli esami radiografici hanno...


Battagliera in gara, sorridente e soddisfatta sul podio. Possiamo usare queste poche per descrive la Letizia Paternoster che abbiamo visto ieri alla Dwars door Vlaanderen. La ventiquattrenne atleta della Liv AlUla Jayco ha concluso i 114 chilometri di gara alle...


In casa Hutchinson la annunciano come quella che è la copertura più veloce di sempre, ecco a voi il nuovo pneumatico da strada ad alte prestazioni chiamato Blackbird. Realizzato a mano in Francia e pensato per stabilire solo nuovi record, Blackbirds...


Alla fine, non è sempre il più forte a vincere. Certamente non nel ciclismo, e sicuramente non nella Parigi-Roubaix. Sulle strade dell'Inferno del Nord, i "più forti" possono arrivare primi nel leggendario velodromo con la stessa facilità con cui si...


Decisamente non verrà dimenticata presto la giornata della Dwars door Vlaanderen 2024. Dopo aver prestato assistenza ai corridori coinvolti nel terribile incidente della corsa maschile, l'auto di un medico della corsa - che stava rientrando al punto di soccorso -...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi