
Il fine è così nobile da far dimenticare l’enormità dell’intenzione, la bicicletta della pace, e dell’iniziativa, 750 chilometri, senza fermarsi mai, da Omegna a Roma, dal Museo Rodari alla Città Eterna, la partenza domani venerdì 4 luglio, l’arrivo lunedì 7 luglio.
La bicicletta della pace è stata ideata da Andrea Ciocca, organizzata dal G Team “Un aiuto per aiutare i bambini”, patrocinata da federazioni sportive e istituzioni amministrative, finanziata da sostenitori e volontari con donazioni dirette all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, verso il reparto di Terapia intensiva neonatale e al Western Ukrainian Specialized Children’s Medical Centre di Leopoli in Ucraina, finora sono stati raccolti più di 16mila euro in attrezzature, si spera di raggiungere entro il 2025 la cifra di 30mila.
Si pedala per sport, ma qui lo sport è quello della bontà. Si pedala per il proprio benessere, ma qui il benessere è quello degli altri. Si pedala per trovare la pace interiore, ma qui la pace è quella che dovrebbe appartenere a tutti, e che oggi è invece così offesa, così calpestata.
La bicicletta ispira sentimenti più alti, libera emozioni più forti, restituisce pensieri più puri, rallenta il tempo, allunga lo spazio, allarga i cuori. Dev’essere questa capacità salvifica - oltre alla semplicità e alla pulizia del mezzo, all’umanità e alla civiltà del pedalare – a spingere la gente sulla strada in sella a due ruote, dando un senso, un significato, una dedica al suo pronti-via, come se pedalare e basta fosse troppo poco, quasi uno spreco. E qui, in questa bicicletta bianca con una fascia arcobaleno, c’è anche l’obiettivo nobile della beneficenza. Per saperne di più: www.giteam.org e info@giteam.org.
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