L'AMARCORD DI ADRIANO MARCATI. «HO IL RIMPIANTO DI NON AVERCI PROVATO FINO IN FONDO»

STORIA | 11/07/2020 | 07:50
di Franco Bocca

 


Caffè Ligure in corso Alfieri, ora Adriano è titolare dell'esercizio che porta il suo nome in via Venti Settembre, dove lo affiancano la moglie Cinzia e la figlia Rebecca. Ma forse non tutti i suoi avventori sanno che in gioventù Marcati è stato un ottimo ciclista dilettante, arrivato fino alla soglia del professionismo grazie anche ai risultati ottenuti nelle due stagioni disputate mezzo secolo fa con i colori astigiani del Cavallino Rosso.


Adriano, come è stato il suo approccio con la bici?

"Abbastanza casuale, perchè in Veneto, dove sono nato nel 1950, giocavo a pallone e me la cavavo anche benino. Poco dopo essere approdato in Piemonte, ho provato con la bici quasi per scherzo ma alla prima gara, a Biella, sono arrivato secondo e allora ho deciso di continuare".

Ha vinto tante corse?

"Nelle categorie giovanili vincevo parecchio: ben diciassette successi solo nel 1968, al secondo anno tra gli Allievi con i con i colori del Fossano. Per questo l'anno dopo sono passato dilettante nel Cavallino Rosso con tante speranze. Invece l'impatto con la nuova categoria è stato più complicato del previsto e ho addirittura pensato di smettere. Poi però mi sono sbloccato e ho ancora fatto in tempo a vincere sette gare".

Anche il 1970 è stata una stagione da incorniciare...

"Ho vinto nove corse, tra cui il Campionato regionale a Murisengo e una tappa della Nizza-Torino, una classica dell'epoca. Con la rappresentativa piemontese ho partecipato alla prima edizione del Giro d'Italia dilettanti, contribuendo non poco alla vittoria del biellese Bellini, che qualche anno dopo avrebbe vinto la classifica del GPM al Tour de France".

Come mai, con un simile palmares, non è riuscito a passare professionista?

"Dopo il Giro dilettanti la Molteni ha dimostrato il suo interessamento, ma il blocco olimpico in vista di Monaco '72 ha congelato ogni trattativa. Un bel guaio, perchè nei due anni successivi la sorte non mi è stata amica. Nel '71 ho svolto attività ridotta a causa del servizio militare, mentre nel '72 a causa di una dolorosa tendinite ho perso quasi tutta la stagione. E quando ho ripreso, a settembre al Giro della Valle d'Aosta, mi sembrava di essere l'ombra di me stesso. Così ho deciso di dire basta con le corse, anche se avevo solo 22 anni".  

Non ha mai provato rimpianti per non aver giocato fino in fondo le sue carte?

"Molte volte. Soprattutto se penso che i dirigenti dello squadrone lombardo per cui correvo, la Itla di Parsani e Vittorio Algeri, insistevano perchè io continuassi a correre, rinnovandomi la loro fiducia. Ma ero giovane, oltretutto mi ero sposato da poco, e non ho avuto la pazienza di aspettare".

Però non ha smesso di essere un agonista...

"Questo mai, perchè la competizione fa parte del mio dna. Dopo due o tre anni di stop con la bici ho cominciato a correre a piedi e sulle lunghe distanze ho ottenuto tempi ragguardevoli: 1h06' e rotti nella mezza maratona, 2h20' nella maratona. Alla fine degli anni Settanta, poi, ho poi ripreso a correre in bici tra gli amatori: solo nel '79 ho vinto 28 gare. Nel '95 ho partecipato con la nazionale azzurra ai Mondiali Master di Duathlon a Ferrara, classificandomi 8° nella mia categoria. Ancora oggi, alla soglia dei 70 anni, vado in bici e faccio qualche corsa a piedi: senza fare sport non riesco proprio a stare".

da La Stampa - edizione di Asti

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un amore mai sbocciato compiutamente, un rapporto difficile e teso tra Federciclismo e Lega del ciclismo Professionistico, tra il presidente Cordiano Dagnoni e il presidente della Lega Roberto Pella. Silvano Antonelli, uomo misurato e di pensiero, che del ciclismo ha...


Santini Cycling e la squadra World Tour Lidl-Trek annunciano il lancio ufficiale del nuovo kit da gara per il 2026, un progetto che rinnova l’identità visiva della squadra mantenendo salde le sue radici. I colori iconici di Lidl - blu,...


Veronica Ewers ha deciso di dire addio al ciclismo e lo ha fatto pubblicando una lettera intensa e drammatica sul suo profilo Instagram.  «Alcune settimane fa, ho ricevuto i risultati degli esami del sangue che mostravano che i miei livelli...


Protagonista di una importante campagna acquisti che ha portato ad un profondo rinnovamento dell'organico, la Decathlon CMA CGM (la CMA CMG è una compagnia francese di trasporto e spedizione di container. È una delle più grandi compagnie navali a livello mondiale,...


Paolo Savoldelli sarà in studio questa sera a Radiocorsa, in onda alle 20 su Raisport. Con il campione bergamasco si parlerà dei primi ritiri in Spagna, della stagione 2025, di Jonathan Milan, di Giulio Pellizzari, di ‘Regala un Sogno’,...


Tante tappe, un po’ come accade nei Grandi Giri che tanto appassionano noi amanti del ciclismo. La Torcia Olimpica di Milano Cortina sta viaggiando verso il capoluogo lombardo dove il 6 febbraio prossimo è in programma la cerimonia di apertura...


Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One,  un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al Criterium du Dauphiné 2025, giornata chiusa con uno splendido primo posto...


Nella splendida cornice del Ristorante La Brace di Forcola, sponsor storico della società, si è svolto il tradizionale pranzo sociale del Pedale Senaghese conclusosi con l’attesa lotteria sempre ricca di premi; un appuntamento ormai attesissimo che quest’anno ha assunto un...


Dopo due stagioni in cui ha indossato la maglia iridata, Lotte Kopecky tornerà a correre con i colori sociali e la – rinnovata - maglia della SD Worx Protime. È stata proprio la trentenne belga a presentare la divisa con...


Johan Museeuw parla da un letto d’ospedale, ma il messaggio che ha scelto di affidare ai propri social serve per tranquillizzare i suoi tifosi e gli appassionati di ciclismo e spiegare ciò che gli è successo. Il sessantenne belga, che...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024