Inutile dire che le disposizioni annunciate oggi dal primo ministro francese Edouard Philippe all'Assemblea Nazionale hanno creato scompiglio nel mondo del ciclismo.
La prima reazione ufficiale è quella del sindaco di Plumelec, Stéphane Hamon: nel paese bretone sono in programma i campionati nazionali professionisti: «Avevo già espresso le mie perplessità sullo spostamento - ha spiegato il primo cittadino al quotidiano Ouest-France - ed ora confermo il mio pensiero: i campionati di Francia richiamerebbero ben più di 5.000 tifosi, oltretutto in un periodo come la seconda metà di agosto. E comunque se il Governo decide di fermare i grandi eventi professionistici fino a settembre, significa che fino a settembre ci sarà pericolo, E quindi i campionati nazionali non avranno luogo».
Quanto al Tour, invece, voci vicine al Ministero dello Sport invitano ad essere più ottimisti per la Grande Boucle che è in programma dal 29 agosto al 20 settembre. Nelle prossime ore sono attese reazioni da parte di Aso riguardanti sia il Tour che il Giro del Delfinato.
«Fino a fine luglio, tutte le manifestazioni sono assolutamente vietate - spiega una nota del ministero - ma a quel punto le leghe possono pensare di organizzare partite ed eventi, ricordando che restano comunque vietati gli assembramenti superiori alle 5000 persone. Per quanto riguarda il Tour, in questo momento le parole del Primo Ministro non prevedono né un rinvio ulteriore né un annullamento. La ripresa è una questione di salute pubbica, per questo inizialmente deve essere individuale e all'aria aperta. La ripresa degli sport collettivi sarà oggetto di uno studio più approfondito che sarà finalizzato al 2 giugno, quando ne sapremo di più».
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