Capannori si sta mobilitando per rendere omaggio a Michele Fanini, scomparso pochi mesi fa. Maggioranza e opposizione sono sulla stessa linea nel voler intitolare la cittadella dello sport o una parte di essa al dirigente che ha rappresentato tanto per il ciclismo locale e nazionale.
Sta avendo, infatti, un grandissimo risalto (e migliaia di “like” su tutti i canali social) la proposta del dirigente sportivo Stefano Bendinelli di intitolare la futura Cittadella dello Sport di Capannori alla memoria di Michele Fanini.
«Michele – si legge nella motivazione dello stesso Bendinelli, prossimo candidato alla presidenza del comitato provinciale e regionale della FederCiclismo - capannorese di Segromigno in Piano, era conosciuto in Italia e all’estero per le bici da corsa Fanini, adoperate da tantissimi atleti, dai giovanissimi fino ai professionisti; fior di Campioni del pedale hanno corso con le sue biciclette. È stato un personaggio del mondo del ciclismo apprezzato e amato per la sua umiltà e per la sua professionalità grazie ai mezzi che riusciva a creare su misura per tanti atleti; stimato grazie anche all’apporto della famiglia Fanini, da Ivano e Cristian con la squadra professionistica Amore & Vita, a Brunello Fanini con la squadra professionista femminile, da Pietro con le auto tecniche per le gare, ai figli Manuel (general manager di una squadra di professioniste al femminile) e Lorenzo che portano avanti una azienda che Michele ha amato con passione ereditandola da papà Lorenzo».
Il problema è una legge del 1927 che sancisce che si possono intitolare strade, monumenti e altre cose solo a persone decedute da almeno dieci anni. Esiste però la possibilità di ottenere una deroga ed è questa la strada che gli amministratori di Capannori intendono seguire, anche se non sarò facile. L’intenzione espressa da numerosi consiglieri è quella di intitolare a Michele Fanini la nuova pista per il ciclismo che sorgerà all’interno del polo sportivo.
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