CYCLISSIME.COM. OSS: «IL FIANDRE È IL TOP, L’EUROPEO UNO DEGLI OBIETTIVI»

INTERVISTA | 11/02/2020 | 08:10
di Enrico Cavedine

Dopo l’intervista a Sonny Colbrelli continuiamo la nostra marcia di avvicinamento alle classiche di primavera proponendovi un’intervista con Daniel Oss. Il ciclista trentino dopo dodici stagioni tra i professionisti è uno dei corridori più apprezzati nelle corse del nord e non a caso due campioni come Greg Van Avemaet prima e Peter Sagan poi, lo hanno  avuto al loro fianco nelle vittorie alla Parigi – Roubaix. Dopo un buon debutto in Argentina lo raggiungiamo dal ritiro in Colombia dove sta lavorando e ponendo le basi per una grande primavera ed un Europeo di Trento a cui non vuole mancare.


Ciao Daniel, come hai trascorso l’inverno? E come è andato il debutto stagionale in Argentina?


«Ho trascorso un buon inverno. Dopo la pausa di stacco al termine della stagione, ho ripreso con la solita routine alternando alle uscite in bici anche palestra e qualche giro in montagna. Sono anche riuscito ad andare a sciare, sfruttando la prima neve che in Trentino si è fatta vedere già a novembre. A dicembre siamo stati in ritiro a Mallorca e  poi a metà gennaio c’è  stato il debutto stagionale alla Vuelta San Juan. L’Argentina è sempre un test per vedere a che punto si è. Ho avuto segnali positivi e con gli altri ragazzi del Team abbiamo fatto un buon lavoro. Abbiamo affinato l’intesa, cercato la sincronia giusta nelle volate, mi ritengo soddisfatto».

E dopo l’Argentina?

«Ora siamo in ritiro in Colombia, siamo a 2100 metri di altitudine, anche qui come in Argentina fa molto caldo. Stiamo lavorando bene ed è un blocco di lavoro importante per la preparazione che ci porterà alle classiche in aprile. Il ritiro termina il 27 febbraio ed il ritorno alle gare è previsto alle Strade Bianche agli inizi di marzo».

Noi del sito cyclissime.com focalizziamo la nostra attenzione sulle grandi classiche del ciclismo. Ti chiediamo di stilare un podio con le tue tre classiche preferite e di dirci perché ti affascinano.

«Sono tutte grandissime corse, è difficile decidere, è come dire qual è la più bella tra le veline… comunque ci provo».

Ok, partiamo allora dalla terza classificata.

«Al terzo posto metto la Roubaix. È una corsa che guardo con gli occhi dell’amore. È un simbolo del ciclismo: è la più incerta, la più combattuta, difficilissima da vincere. La porto nel cuore anche per le due vittorie che ho centrato con i miei capitani, con Greg e la più bella colta con Peter».

E al secondo posto?

«Al secondo posto metto la Milano - Sanremo. Anche la Classicissima è una corsa molto incerta, imprevedibile e poi è italiana e anche per questo la sento particolarmente. Non l’ho mai vinta con le squadre con cui ho corso e mi piacerebbe riuscire a farlo con Peter».

Al primo posto?

«Il Fiandre è il top, è il meglio di tutto ciò che potevo immaginare prima di passare professionista. Tecnicamente è la gara più difficile e rispecchia tutto ciò che dovrebbe essere il ciclismo per sempre».

Oltre al ciclismo, una delle tue gradi passioni è la musica. Ti chiediamo di scegliere tre canzoni che vadano a comporre una colonna sonora delle grandi classiche.

«Scelgo: Passangers degli Iggi Pop, Blitzkried Bop dei Ramones e Hells Bells degli ACDC». 

Nelle ultime stagioni alla Bora e alla BMC ti abbiamo visto lavorare alla grande per i tuoi capitani nella veste di gregario di lusso. Correre al loro fianco significa mettere inevitabilmente in secondo piano le ambizioni personali. Ti pesa alle volte questa scelta e quanto ti manca il sapore della vittoria personale?

«Questo è in qualche modo il succo ed anche il bello del ciclismo: uno vince e gli altri devono mettersi a disposizione per cercare di aiutarlo. Per quel che mi riguarda fa parte di un percorso, dopo 12 anni di professionismo ho capito dove sono i miei limiti e mi sono inserito in questo contesto. Per chi passa professionista all’inizio forse può pesare mettere in secondo piano le ambizioni personali perchè si arriva con dei sogni e con un passato vincente nelle categorie giovanili. Poi però ci sono dinamiche che vanno capite e interpretate. E comunque non si sa mai, l’occasione per una vittoria può sempre presentarsi…».

E se quell’occasione si ripresentasse a casa tua, nel centro storico di Trento, in occasione degli Europei…

«Eh sì, sarebbe bellissimo. È uno degli obiettivi del 2020 essere al via dei Campionati Europei di Trento, ci sto lavorando».

Noi di cyclissime.com premiamo ogni anno il ciclista che ottiene i migliori risultati in 11 delle più importanti classiche della stagione. Nella stagione 2019 ha vinto Jakob Fuglsang davanti ad Alaphilippe e Naesen. Chi è a secondo te il favorito quest’anno e chi vedi come futuro dominatore delle classiche per le stagioni a venire?

«Per il presente è ancora forte la realtà di Peter, non sta mollando e va sempre in una direzione. Per il futuro due nomi su tutti sono quelli di Evenepoel e Van Der Poel. Il belga più per classiche come Amstel e Liegi mentre Van der Poel più per le corse del pavé».

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Con una splendida azione nelle battute conclusive Isaac Del Toro ha vinto la prima tappa della Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo, da Cangas del Narcea a Pola de Lena di 179 chilometri. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha...


Non è esagerato definire la Toscana in cima al mondo, non per i risultati degli atleti quanto in campo organizzativo. Non solo per la partenza del Tour de France da Firenze del 29 giugno, ma anche per le tante altre...


Il 23enne  Frank van den Broek è il nuovo padrone del Presidential Cycling Tour of Türkiye, arriva dai Paesi Bassi e vincendo la tappa regina della corsa si è portato al comando della classifica generale con soli 4” di vantaggio...


Con tanto di arrivo spettacolare e inchino di ringraziamento al pubblico, Alexis Guérin (Philippe Wagner-Bazin) ha vinto per distacco la seconda tappa del Tour de Bretagne, la Milizac-Guipronvel - Pontivy di 206, 2 km. Alle sue spalle nell'ordine Tibor Del...


La DSM firmenich PostNL continua a dominare il Presidential Cycling Tour of Türkiye e arriva a quota quattro vittorie in questa edizione: la sesta tappa, la tappa regina da Kuşadası a Manisa (Spil Dağı) di 160.1 km, ha visto il successo...


L’ufficialità è arrivata poco fa: la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi da domenica affronterà la Vuelta España Femenina con una formazione a “trazione italiana”. A guidare il quartetto di nostre connazionali nelle otto tappe in programma sarà Nadia Quagliotto che,...


  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai passi e alle salite più dure. In questo modello LOOK inserisce alta tecnologia...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi