ELLENA. BERNAL: GLI AMICI PIEMONTESI, LE PASTE DI MELIGA E LA GRAPPA DI MORE

PROFESSIONISTI | 29/07/2019 | 08:00
di Giulia De Maio

Ieri non è potuto essere fisicamente a Parigi perchè era impegnato con l'Androni Giocattoli all'Adriatica Ionica Race ma con la testa e il cuore siamo certi era al fianco del suo pupillo. Vicino a quel podio, dove sono accorsi tanti amici italiani di Egan (nella foto in apertura i più stretti posano con i genitori, il fratello e la fidanzata di Egan davanti alla Torre Eiffel; ndr), cresciuto ciclisticamente in Piemonte, proprio sotto la sua ala. Giovanni Ellena è riservato e non ama stare sotto i riflettori, ma oggi merita che siano accesi su di lui visto che nessuno può negare che il tecnico che l'anno scorso tuttoBICI ha premiato come miglior ds dell'anno abbia cresciuto l'Egan Bernal re del Tour de France.



«Non vedo l'ora di tornare nel Canavese, dove ho amici che sono diventati come familiari, di passare qualche giorno a Courgnè con Vladimir Chiuminatto e il Buasca Team. Mi manca l'Androni. Ho corso due anni con loro. Mi hanno reso felice e mi hanno insegnato tanto» ha confermato il 22enne colombiano in maglia gialla, che nel discorso di ringraziamento ha parlato anche l'italiano dimostrando riconoscenza verso chi lo ha aiutato a diventare il campione che oramai è a tutti gli effetti.

Giovanni, raccontaci quando hai conosciuto Egan.

«In squadra abbiamo avuto tanti sudamericani, ma mai uno giovane come lui. Per questo, quando arrivò da noi nell'ottobre del 2015, con Gianni Savio decidemmo di trovargli una sistemazione vicino casa mia. La trovammo all’albergo-ristorante Buasca, nella frazione di San Colombano Belmonte. Ricordo il primo test e una battuta di Pellizotti che, durante l'ultimo step mi disse: “Guarda che il ragazzino sale come se avesse la sigaretta in bocca”. Ci accorgemmo ben presto che essendo nato in alta quota riusciva a sopportare carichi di lavoro in altura che per un corridore europeo erano impensabili. La sua crescita nel giro di due anni è impressionante. Se ripenso a quando mi aspettava sdraiato sull'amaca nel mio giardino, mentre sbrigavo del lavoro, sembra passata una vita. Vedendolo commosso in maglia gialla mi è tornata in mente una telefonata di due anni fa: lo chiamai dicendogli che Sidi aveva deciso di sponsorizzarlo, si mise a piangere. Il suo atteggiamento è lo stesso di allora: il suo “increible, no lo puedo creer”. Il suo discorso di ieri sera mi ha commosso. Ha una capacità e dialettica diplomatica fuori dal comune. Riesce a non offendere e a non dimenticare nessuno, allo stesso tempo è super deciso, lo è sempre stato».

Tre giorni dopo il suo arrivo in Piemonte scalò il Colle del Nivolet, non lontano dalla Val d'Isère dove è andato a prendersi la maglia gialla.

«Arrivati in cima gli spiegai che da quelle parti spesso passava il Tour, ora a ripensarci sembra incredibile. Dopo quell'uscita chiamai un dilettante della zona, Paolino, per affiancarlo negli allenamenti perchè Egan non conosceva i percorsi e io non potevo seguirlo tutti i giorni. Da allora Paolo Alberto (questo il vero nome di Paolino, nella foto qui sotto con Bernal, ndr) ed Egan sono diventati grandi amici e nel giro di poco si è formato un gruppo affiatatissimo di Under 23, da allora soprannominato Team Buasca, che si ritrovava per pedalare, andare a mangiare la pizza, svagarsi insieme. Di aneddoti ce ne sono tantissimi. L'anno scorso dopo il Lombardia Egan è tornato per provare la tappa del Giro che si sarebbe conclusa proprio in cima al Nivolet e Paolino, senza volerlo, sbagliando una curva lo aveva buttato giù. Io l'ho scoperto un anno dopo, a me quel giorno dissero solo che aveva rotto il telaio ma complici come sono non mi raccontarono come erano andate le cose».

Buasca è diventata la sua seconda casa.

«Egan ci ha vissuto fino a quando è arrivata la fidanzata e allora si è trasferito in un appartamento a Cuorgné. Possiamo dire che è stato il fondatore della colonia colombiana nel canavese visto che ora vi fanno base Muñoz, Florez e il costaricence Kevin Rivera. Il “Parcerone”, Massimo Giovando, il cuoco del ristorante-albergo ha anche un allevamento di mucche e galline, e fa sentire a casa questi ragazzi la cui vera casa è dall'altra parte del mondo. Ieri a Parigi non poteva mancare così come Paolino, Andrea Donna e gli altri Under 23 compagni di allenamento di Egan; Roberto Mattino, titolare di un negozio di bici a cui fanno riferimento; e ovviamente il mio amico Vladimir Chiuminatto, presidente dell'Egan Bernal fans club che conta oltre 200 membri. A quanto mi risulta, hanno fatto un bel casino».

Ad agosto Egan dovebbre tornare in Italia. Ci sarà da festeggiare.

«Le paste di meliga di cui va ghiotto e la grappa di more che produco in casa lo aspettano. Scherzando mi ha detto che è così buona che dovremmo esportarla in Colombia. Intanto, alla prima occasione, un brindisi non ce lo toglie nessuno».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Shari Bossuyt conquista la Cittadella di Namur e il Gp Wallonie.Al termine della salita a tornanti che conduceva al traguaro, la 25enne belga della AG Insurance - Soudal Team ha battuto in volata la vincitrice dello scorso anno Karlijn Swinkels (UAE...


Riescono a sognare queste due creature, anche in equilibrio precario. Aggrappati dolcemente ad una bicicletta, che è cavallo alato e mongolfiera, aquilone e bolla di sapone. Non è zucchero filato, perché non c’è nulla di dolce in una fuga da...


Ora è ufficiale. Davide Piganzoli correrà per il Team Visma | Lease a Bike nelle prossime tre stagioni. Il 23enne italiano è considerato un grande talento nelle gare a tappe e spera di crescere ulteriormente in questo ruolo con il...


La Vuelta si è appena conclusa come sappiamo, ma in Spagna si continua a discutere, tanto pubblicamente quanto nelle stanze della politica, perché fra poco più di un mese è in programma la presentazione del nuovo Tour de France e...


Si avvicina a grandi passi il Mondiale in Ruanda, che si svolgerà dal 21 al 28 settembre, e l'UCI ha deciso di applicare un protocollo severo, per impedire il ripetersi di proteste simili a quelle che si sono verificate alla...


Dici ciclismo femminile italiano, dici mountain bike e ciclocross, il nome e cognome che balza alla mente è quello di un'atleta quarantenne che ha appeso la bici al chiodo a febbraio e che è pronta a prestare la sua passione...


La data fatidica del 1° agosto ha dato il via al ciclomercato in vista della prossima stagione e tanti sono gli accordi già annunciati. Ecco i movimenti di mercato che hanno avuto per protagoniste le formazioni che faranno parte del...


Dopo 4 anni passati vestendo le maglie di DSM e Team Picnic PostNL, Francesca Barale è pronta a volare in Spagna: ad attenderla c’è la Movistar. La 22enne atleta ossolana ha firmato con la compagine iberica un contratto triennale.  ...


Una pista ciclabile dedicata ad Alfonsina Strada. A Legnano. Dal Castello Visconteo. Più o meno un chilometro, la continuazione della ciclabile intitolata a Gino Bartali verso San Giorgio su Legnano. L’inaugurazione è prevista domenica 21 settembre alle 9.30. Una rincorsa...


Kigali e il Ruanda sono pronti ad accogliere il mondo e lo faranno durante la prova iridata, che inizierà il prossimo 21 settembre. Si stima la presenza di oltre 10 mila tifosi stranieri, non pochi se si pensa che il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024