
Una folla incredibile, il colore rosa a dominare tutto, migliaia di bandiere piccole e grandi dell'Ecuador e una grandissima voglia di festa. Su tutto, un solo grido «Pedala, pedala, Richie pedala» e gente ovunque ad applaudire al passaggio dell’autobus scoperto lungo il tragitto dall’aeroporto Mariscal Sucre alla sede della Telefonica Movistar di Quito.
Dietro il pullman, un corteo di 200 auto per scortare Richard Carapaz, divenuto un vero eroe nazionale dopo il successo colto al Giro d’Italia.
Un clima favoloso, gente a pedi e in bici che correva attorno al pullman, che lo bloccava, che cercava ad ogni costo un selfie con il campione, una marea festante eincontrollabile anche per le forze dell'ordine.
E alla sede della compagnia telefonica, sponsor principale del team di Carapaz, tutti vestiti di rosa a fare ala al passaggio dell’eroe del Giro che portava con sé il Trofeo Senza Fine.
Nella giornata di oggi Carapaz sarà ricevuto dal presidente dell’Ecuador Lenin Moreno e dall’alcalde di Quito, Jorge Yunda. E domani celebrazioni bis con l’arrivo a Tulcan, la capitale della provincia di Carchi, dove Carapaz è nato e cresciuto.
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