
Elia Viviani è deluso e non lo nasconde. Doveva essere il "suo" Giro, invece non gliene è andata dritta una. Non ha potuto godere della gioia di vincere con la maglia tricolore nè di lottare per arrivare a Verona, la sua città, in maglia ciclamino.
«Non sono sereno. Al mattino sono felice di incontrare il pubblico e di essere qui, ma in gara è evidente che c’è qualcosa che non va. Tre secondi posti, un quarto posto e una vittoria non vittoria, non mi possono soddisfarre, io e la squadra puntavamo a molto di più. In questi 10 giorni ne ho sentite di tutte, non è questione di condizione, ma più di testa. Non faccio la mia volata, ma salto di qua e di là, seguendo gli altri… Nel treno mi manca Morkov, con i miei compagni ci cerchiamo e ci perdiamo, alla fine le volate non vanno come vorremmo. Di solito non ci approcciamo così agli sprint, mi e ci è mancata sicurezza. Devo staccare un po’ per ripartire e tornare a vincere» racconta al Processo alla tappa.
La retrocessione di Orbetello sembra proprio aver mandato in tilt la sicurezza del 30enne veronese, al via il favorito numero 1 per gli sprint in rosa. «Avrei voluto vincere delle tappe in maglia tricolore al Giro e arrivare in ciclamino a Verona, ma il ciclismo non è uno sport semplice. Sono deluso perchè ci eravamo preparati tanto per un obiettivo che non siamo riusciti a ottenere. Il mio Giro finisce oggi perchè non ci sono, devo ritrovare la serenità che mi manca. Tornerò a casa e mi metterò al lavoro per preparare la seconda parte di stagione, è inutile continuare a cercare qualcosa che non arriva».
Mentre parla, in tv scorrono le immagini di Demare che viene premiato con la maglia ciclamino. Da campione e gentleman, prima di salutare, Elia manda un in bocca al lupo ai (pochi) velocisti che continueranno a lottare sulle strade del Giro: «Ieri Arnaud ha disegnato la più bella volata di questa edizione della corsa rosa. Gli auguro di portare quella maglia fino a Verona, se la merita. So cosa si prova a indossarla fino alla fine, un anno fa ci riuscii a Roma. Per quanto mi riguarda in carriera ho preso tante batoste e sono sempre ripartito, arriveranno altre vittorie importanti». Ne siamo sicuri anche noi.