LANDA: «HO LE SENSAZIONI GIUSTE»

GIRO D'ITALIA | 10/05/2019 | 17:05
di Giorgia Monguzzi

Alejandro Valverde doveva essere il grande nome di questo Giro d’italia, ma dopo il forfait obbligato da parte del campione del mondo la Movistar Team ha dovuto cambiare i suoi piani ed ora è pronta ad affrontare la corsa rosa puntando tutto su Mikel Landa.


«Bisogna ammetterlo, il forfait di Alejandro per noi non è stata una cosa affatto facile, è un corridore importante sulla strada, ma soprattutto in squadra. È un uomo esperto, è un autentico campione, è in grado di fornire un alto grado di tranquillità per tutta la squadra. Siamo qui con una team altrettanto forte, puntiamo tutto su Mikel, sono molto fiducioso sulla sua preparazione, non l’ho mai visto così in forma »ci dice Eusebio Unzue, general manager della squadra


Dal canto suo Mikel Landa sembra piuttosto rilassato ed è pronto a dire la sua in una delle corse che lui ama di più «il Giro è una corsa che mi piace molto, ogni anno attira molti campioni grazie al suo percorso variegato, è unico, ci sono tappe intermedie che al Tour nemmeno esistono. Io sono in forma, sono qui con una squadra forte e mi sento particolarmente bene - racconta il basco - ho partecipato alla corsa rosa altre volte e con altri team, ma ora è diverso, sono cresciuto, sono maturato e soprattutto ho acquisito molta esperienza. Le edizioni passate mi sono servite molto, ho capito fino a dove posso arrivare, ogni occasione è buona per migliorare».

Per quanto riguarda le sue possibilità di vittoria il basco non si sbilancia, ma sa benissimo chi sono gli avversari da cui dovrà guardarsi le spalle. «Io non sono assolutamente il favorito, nessuno lo è, siamo in molti a contenderci questa corsa che è impossibile dire con certezza chi vincerà. Ci sono Yates, NIbali, Roglic, Dumoulin, magari ci fossi solo io, sarebbe tutto più semplice. Nel corso della mia carriera ho partecipato a diverse corse a tappe: al Giro 2015 sono andato molto forte così come al Tour 2017; quest’anno mi sento le medesime sensazioni e penso di essere più o meno allo stesso livello, speriamo che la regola dei due anni valga anche per me».

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