IL FUTURO DEL CICLISMO IN CINA SECONDO IL COACH OLIMPICO LI JIANMIN

INTERVISTA | 06/09/2018 | 06:45
di Diego Barbera

Qual è lo stato del movimento ciclistico cinese e quali sono le prospettive, visti i numerosi investimenti, ma - per ora - solo un professionista nel World Tour? Quando mancano due giorni al debutto del Tour of China 2018 abbiamo chiacchierato Li JianMin.

Questo sorridente e simpatico 68enne è uno che è cresciuto a pane e ciclismo: ex-corridore con la perla del bronzo agli Asian Games 1978 poi lunga carriera come allenatore della squadra olimpica cinese maschile e femminile dal 1984, è attuale vice presidente della Shanghai Cycling Association.

Qual è lo stato di salute del ciclismo cinese in questo momento?
«In questo momento il movimento ciclistico cinese è solo all’inizio del suo cammino di crescita. Credo che le strutture e tutto ciò che circonda le squadre siano di ottimo livello. Prima, corridori e tecnici dovevano necessariamente muoversi nei paesi europei per competere nelle corse più importanti e imparare. Ma adesso ci sono diverse occasioni di alto livello anche in Cina. Ad esempio il Tour of Guangxi, il Tour of Qinghai Lake, il Tour of China, ma anche il Tour of Shanghai, tutte competizioni nel calendario UCI che chiamano a sé diverse squadre e corridori internazionali».

Come può migliorare il ciclismo cinese?
«In primo luogo, abbiamo bisogno di più esperienza nelle gare di alto livello per far sì che i corridori comprendano meglio come si deve correre nelle competizioni più importanti, ad esempio in Italia, Francia o Spagna. Ma anche gli allenatori cinesi devono imparare di più per insegnare meglio e rendere più competitivi i corridori stessi. In questi anni abbiamo invitato numerosi tecnici europei a visitare la Cina e a insegnare il mestiere ai nostri allenatori».

Lei è stato uno dei pionieri di questo percorso “didattico” all’estero
«Sì, sono stato tante volte in Europa per imparare e ho fatto di tutto per portare i ciclisti e le cicliste cinesi a fare esperienza nelle vostre corse. Ricordo con grande piacere il Giro d’Italia femminile 1997 e 1998 con le meravigliose Alpi in Trentino e l’emozione delle ragazze di poter pedalare a fianco delle campionesse europee. Quell’esperienza è stata molto preziosa per la loro carriera».

Mi mostra due album fotografici sul Giro femminile 1997: partirono in sei atlete cinesi e arrivarono in quattro visto che un’atleta si sentì poco bene nei primi giorni e una seconda cadde malamente procurandosi numerose abrasioni al fianco destro.

In questo momento, l’unico corridore che compete in Europa in una squadra World Tour è Wang Meiyin, che milita nella Bahrein Merida. Ci sono altri corridori da tenere d’occhio?
«In questo momento ci sono diversi potenziali buoni corridori in Cina, non mancano le giovani promesse, ma in generale è necessario promuovere di più questo sport per avvicinare ancora più ragazzi al mondo del ciclismo. Sono fiducioso che in futuro vedremo sempre più corridori cinesi di alto livello».

Lei è stato anche corridore, come si poteva definire?
«Ero un buono scalatore, ma non ero male sul passo. La mia prima partecipazione internazionale di alto livello è stata la settima edizione degli Asian Games nel 1973 in Iran, ero davvero entusiasta, ma purtroppo a pochi giorni dal debutto fui vittima del grande caldo e non riuscii a partecipare alla corsa in linea su strada. Nel 1978, in Thailandia, ottenni la più grande soddisfazione da corridore, con il bronzo nella cronometro 4x100 km».

Da corridore a tecnico di team e poi delle nazionali maschili e femminili
«Sì, nel 1981 diventai tecnico dello Shanghai Team e visto che molti dei miei corridori venivano convocati in nazionale, fui inserito nel gruppo di tecnici per gli Asian Games e per le Olimpiadi. I miei primi Giochi furono nel 1984 a Los Angeles. Oltre a lavorare con i corridori, ho sempre cercato di formare al meglio i giovani tecnici, per creare la continuità. Ma abbiamo bisogno di imparare dalle nazioni storiche del ciclismo internazionale».


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej Pogacar è tornato nella sua Komenda ed è stato accolto con calore, entusiasmo e una grande festa. Il campione del mondo ha preso parte alla settima edizione del Criterium che porta il suo nome, una gara che si è...


Aveva iniziato la Vuelta Burgos con una sfortunata caduta nella prima tappa ma nell’ultima frazione Giulio Ciccone ha centrato l’obiettivo della vittoria: «Oggi era la tappa più dura, quella che volevo vincere dall’inizio, il nostro obiettivo. La settimana non è stata facile,...


Tom Pidcock si prende la terza tappa della Arctic Race of Norway 2025, la Husøy-Målselv di 182 chilometri. Reduce dalla conquista del titolo europeo di mountain bike a Melgaco (Portogallo), il britannico è tornato a alzare le braccia al...


Il portoghese Hugo Nunes ha vinto allo sprint la terza tappa della Volta a Portugal, la Boticas - Bragança di 179, 8 km. Il portacolori della Credibom - LA Alumínios - Marcos Car ha preceduto nell’ordine lo statunitense Classen e...


Volata a due nella Piasco-Lemma per juniores e successo di Matteo Turconi. Il promettente corridore varesino della Bustese Olonia nonchè campione lombardo della categoria, ha superato il compagno di fuga Pietro Solavaggione (Team F.lli Giorgi) che insieme erano andati all'attacco...


Giada Silo rompe il digiuno con la prima vittoria nella sesta edizione del Trofeo Santuario del Boden per la categoria donne juniores con partenza da Ornavasso nel Verbanese. La vicentina del Breganze Millenium si è imposta al termine dell'ascesa finale...


Giulio Ciccone ha vinto la tappa regina della Vuelta Burgos che si è disputata tra Quintana del Pidio e Lagunas de Neila sulla distanza complessiva di 138 chilometri. Il trentenne atleta della Lidl Trek, già vincitore a San Sebastian, si...


L'arrivo in salita a Bukowina Tatrzańska incorona il monegasco Victor Langellotti che trionfa nella sesta tappa del Giro di Polonia. Il classe '95 del Principato di Monaco firma la sua prima vittoria con la maglia della Ineos Grenadiers anticipando l'americano...


Splendida giornata per il Team Solution Tech–Vini Fantini, che festeggia il successo di Dušan Rajović nella terza tappa della Trans-Himalaya. La frazione, con partenza e arrivo a Lhasa, si è corsa a oltre 3.500 metri di altitudine, un contesto in cui la...


Filippo Baroncini è in ospedale a Walbrzych, in Polonia. E’ la città in cui si è conclusa mercoledì la terza tappa  del Giro di Polonia. Il corridore della Uae Emirates è uno dei 6 coinvolti nella caduta a 20 km...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024