È nato in Abruzzo il Museo del Trofeo Matteotti

| 25/10/2007 | 00:00
Nasce in Abruzzo il museo dell’auto e del Trofeo Matteotti. L’iniziativa è promossa da Renato Ricci, imprenditore pescarese e patron del Trofeo Matteotti, e questa mattina è stata presentata alla stampa. La sua azienda, “Emanuele Ricci”, è da tempo impegnata nella promozione dello sport abruzzese e darà un prezioso contributo alla realizzazione di uno “scrigno” all’interno del quale si animerà la storia del ciclismo pescarese e dell’auto. La famosa “Bianchi” di Fausto Coppi con la quale, nel 1946, prese il via alla seconda edizione del Trofeo Matteotti o le maglie dei vincitori della classica pescarese. Non mancheranno le macchine d’epoca, tutte italiane (dall’Alfa Romeo alla Fiat) acquistate negli anni ’40 e ’50 da Emanuele Ricci. «Sto realizzando un sogno a cui tenevo da tanto: nascerà un museo dell’auto e del Trofeo Matteotti intitolato a mio padre “Emanuele Ricci”», esordisce Renato Ricci, brillante imprenditore di Pescara. «Abbiamo previsto un garage-officina con le auto degli anni ’40 e ’50, tutte italiane, tranne una francese R4; inoltre, sono previsti antichi pezzi di un vecchio garage come una pompa di benzina, uno “smonta-gomme” del 1945, cimeli rari e unici, che ho raccolto e conservato dopo un lungo e meticoloso restauro». La parte più importante però spetterà al ciclismo. «Il Matteotti, che ho portato avanti e sostenuto insieme con Fernando Perna (figlio di Fulvio, ndc) e Nino Bellonio, fa parte della mia famiglia. Tra i pezzi della storia del ciclismo che saranno esposti», aggiunge Renato Ricci nella conferenza stampa, «c’è, tra le tantissime biciclette, anche la mitica Bianchi di Fusto Coppi del ’46 con i cerchi in legno e con cui disputò il Trofeo Matteotti. La maglia di Nencini oltre naturalmente a quelle dei grandi campioni che hanno partecipato e vinto la classica pescarese. Peraltro, una settimana prima che morisse Vito Taccone mi aveva promesso la maglia che indossò, nel 1966, in occasione della vittoria del Trofeo Matteotti; essa è storica, perché fu il primo abruzzese a vincere la corsa pescarese. Abbiamo pensato di realizzare una sua gigantografia e uno spazio dedicato alla memoria del “Camoscio d’Abruzzo”». Non solo ciclismo e auto: «Un’altra sezione sarà dedicata al club Renato Curi, squadra di calcio di Pescara, che ho sostenuto per nove anni, e da cui sono cresciuti calcisticamente campioni come Falcone, Oddo e Grosso. Erano i miei ragazzi». L’immobile, che sta sorgendo in via Cavour 77, nel comune di San Giovanni Teatino (Chieti), sarà di tre mila metri quadri complessivi: 1.500 saranno dedicati al museo e l’altra parte ospiterà una sala conferenze. “Questo museo vuole essere anche uno spazio per ospitare appuntamenti e convegni medico scientifici, soprattutto sportivi, di livello internazionale. Un polo culturale che sarà messo a disposizione delle scuole». L’apertura del museo è previsto per fine settembre in occasione del festeggiamento del 70esimo anniversario della fondazione dell’azienda “Emanuele Ricci”.
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