Contador: ci accusano di doping, ma con questi controlli...

| 20/09/2007 | 00:00
È tornato a parlare Alberto Contador, vincitore dell'ultimo del Tour de France, e lo ha fatto concedendo una intervista alla tv spagnola TVE: «È arrivato il momento che i ciclisti si uniscano e prendano seri provvedimenti per porre freno al discredito nel quale è caduto il ciclismo a causa del doping. È necessario trovare dei rimedi contro quello che sta succedendo. Contro noi ciclisti arrivano colpi da tutte le parti, è una cosa che non ha nè capo nè coda. E penso che siano eccessive le critiche ai ciclisti nonostante gli scandali e le positività tra atleti di primo piano degli ultimi anni. Tutti insieme, i ciclisti dovrebbero fare qualcosa per allontanare i sospetti, ma la soluzione è complicata: ci sono molti interessi in ballo, ed è difficile mettersi d'accordo». E sui controlli antidoping aggiunge: «Se ti fanno tutti i test in ogni luogo, a casa, nelle gare, a tutte le ore... se prima viene l'Uci, poi l'Usada, poi la Wada... E c'è ancora gente che dice che i controlli non valgono nulla, anche se io credo che non sia così«.
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