| 30/06/2007 | 00:00 La tappa che si svolgerà martedì 10 luglio con partenza e arrivo a Novara dopo 129 km sarà una delle più difficili del prossimo Giro Ciclistico femminile internazionale. La presentazione del Girodonne e – nello specifico – della frazione novarese è avvenuta questa mattina nella Sala del Coni provinciale in Corso della Vittoria 5 a Novara alla presenza di Giuliana Manica (Assessore allo Sport della Regione Piemonte), Guglielmo Radice (Presidente del Coni per la Provincia di Novara), Marina Fiore (Assessore allo Sport della Provincia di Novara), Giuliana Ferrara (Assessore alle Pari opportunità della Provincia di Novara), Roberto Filiberti (Presidente del Comitato novarese della Fci), Franco Caressa (Assessore allo Sport del Comune di Novara) e Giuseppe Rivolta (Direttore d’organizzazione del Girodonne).
L’assessore regionale Giuliana Manica ha ricordato come la Regione Piemonte sia sempre più vicina al ciclismo e ad iniziative volte alla promozione del territorio tramite lo sport: «Voglio inoltre ringraziare Rocco Marchegiano per avere fortemente voluto la tappa di Novara» ha poi aggiunto rivolgendo un saluto al presidente del Comitato regionale Fci, assente per un intervento d’urgenza.
Il direttore d’organizzazione Giuseppe Rivolta ha ricordato che al via del Girodonne ci saranno le prime quindici cicliste della classifica mondiale Uci e che la corsa sarà seguita sia dalla Rai che da Rai international. Secondo Rivolta la tappa di Novara, con le alture poste fra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta, potrebbe essere di fondamentale importanza nell’economia generale della corsa.
L’assessore allo sport della provincia Marina Fiore ha posto l’accento sul percorso che - toccando quasi tutto il territorio del novarese – sarà un’importante veicolo di promozione del territorio, «quasi un Giro della provincia di Novara».
Il percorso
Dopo la partenza – fissata per le ore 11 e 45 in piazza Martiri – le cicliste risaliranno verso Arona, transitando per Bellinzago, Borgo Ticino e Dormelletto. Gli strappi di Montrigiasco, Ghevio e Invorio movimenteranno la corsa, così come la salita di Miasino. Su queste ascese poste fra il lago Maggiore e il lago d’Orta potrebbero nascere azioni importanti sia per la vittoria di giornata, sia per la classifica generale. Le velociste avranno comunque terreno per recuperare visto che gli ultimi 70 chilometri saranno tutti in pianura fino al traguardo di Viale Kennedy a Novara, ad eccezione di alcuni brevi strappi a Cureggio, Ghemme e Barengo. Una frazione per sprinter, nella quale, però, ci sarà il terreno per portare via qualche fuga importante.
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