INIZIATIVE | 04/06/2018 | 15:53
E’ un’iniziativa, sulla scorta delle molte analoghe promosse in ambito ciclistico, indetta da CentoCantù, unitamente a vari partner e con il patrocinio della Regione Lombardia e della Camera di Commercio di Como, con al centro, alla ribalta, Gian Battista Baronchelli e il libro da lui firmato “DODICI SECONDI”.
E’ una pubblicazione che rivela, già dal titolo, con riuscita sintesi, un momento topico, ciclisticamente storico, della carriera di un “terzo uomo” del ciclismo italiano, dopo il grande Fiorenzo Magni fra Coppi e Bartali, che negli anni 1970/80 si è a sua volta, sovente, inserito autorevolmente nel dualismo Francesco Moser-Giuseppe Saronni.
E’ un libro scritto da Gian Carlo Iannella e con la prefazione di Marco Pastonesi della Lyasis Edizioni in cui G.B. Baronchelli ha riversato i suoi ricordi, i suoi sentimenti, le sue emozioni, la sua storia insomma, attraverso la penna di un amico, suo tifoso devoto da una vita, che ha realizzato il sogno di rappresentare la valenza dell’uomo e del campione che con lui si è confidato, senza ritrosie, a cuore aperto. La presentazione era originariamente prevista nel comune di Tremezzina, nella bella ambientazione della biblioteca comunale “Vittorio Antonini” di Lenno. Il perdurare di lavori stradali sulla statale Regina, che condiziona gli orari di transito verso il centro lago, ha indotto gli organizzatori a organizzare l’incontro a Cantù, nella Sala Convegni “Giovanni Zampese” della Cassa Rurale e Artigiana di Cantù- corso Unità d’Italia 11 – alle ore 21 –. E’ come giocare in casa per Paolo Frigerio, presidente del glorioso Club Cistico Canturino e di CentoCantù, con i suoi solerti collaboratori, costantemente in pista, o in strada, per promuovere la passione ciclistica in diverse declinazioni.
E non saranno solamente “dodici secondi” di vivo interesse per gli appassionati che parteciperanno all’iniziativa proposta e che avrà al centro della scena Gibi Baronchelli, oramai avvezzo al ruolo di conferenziere, pronto a esternare, spiegare, ricordare episodi della carriera, e non solo, rispondendo alle sollecitazioni dei conduttori della serata e alle domande degli intervenuti. E già, in precedenti simili occasioni, G.B. Baronchelli ha sfoggiato un’ottima e varia dialettica che, all’epoca delle corse, non era certo la sua caratteristica distintiva.
L’ingresso è libero.
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