INIZIATIVE | 01/06/2018 | 09:15
Il Team Sky ha aderito al progetto Sky Ocean Rescue presentando un nuovo kit per il prossimo Tour de France e impegnandosi a rimuovere tutti gli imballaggi in plastica monouso (SUP) dalle sue attività commerciali entro il 2020.
Il nuovo design del kit presenta un messaggio sul petto e un’orca sul retro della maglia.
Alla presentazione del team in Vandea, i corridori del Team indosseranno una maglia speciale realizzata esclusivamente da materiale plastico oceanico.
Il Team Sky punta a sensibilizzare l’attenzione su questo importante argomento e ad ispirare i componenti della comunità ciclistica e non solo a compiere semplici gesti quotidiani per salvare i nostri oceani che affogano nella plastica.
In concreto:
Il Team Sky mira a rimuovere tutti gli imballaggi SUP nella sua attività commerciale entro il 2020
Team Sky collaborerà con i suoi partner per rimuovere SUP dalla catena dei fornitori entro il 2020
Team Sky lavorerà a stretto contatto con Sky per diffondere il messaggio ecologista
Team Sky ha già iniziato a lavorare con gli esperti di logistica e il partner Sky Ocean Rescue, Unipart ,per aiutare a ridurre l'uso della plastica nel Team e sta sviluppando soluzioni di imballaggio prive di plastica per soddisfare i requisiti logistici del team
Sir Dave Brailsford, massimo esponente del Team Sky, ha dichiarato: «Lo Sky Ocean Rescue è stato in prima linea nella campagna globale sulle materie plastiche monouso nell'ultimo anno con grandi risultati: siamo orgogliosi di partecipare a questa importante battaglia per cambiare il comportamento e aiutare a salvare i nostri oceani. Come tutti i settori della società, anche il ciclismo deve fare di più per ridurre la sua dipendenza dalla plastica monouso a tutti i livelli. Al prossimo Tour de France, la squadra indosserà una maglia innovativa e dedicata per far conoscere il problema a un pubblico vastissimo. Vogliamo incoraggiare le persone in tutto il mondo a ripensare all’uso della plastica e fare piccoli ma importanti cambiamenti nella loro vita quotidiana. Ognuno di noi può fare la differenza».
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