VIVIANI: «SQUADRA SUPER, SABA OVER THE TOP»

GIRO D'ITALIA | 23/05/2018 | 17:02

Quarta strepitosa vittoria per Elia Viviani sulle strade del Giro d’Italia 2018, che eguaglia il numero di successi di un anno fa del compagno Fernando Gaviria. «Bennett oggi poteva pareggiare i conti, la tappa era più adatta a lui che a me, ci hanno provato a mettere in difficoltà, io mi sono staccato nella salita di terza categoria, ma l'abbiamo spuntata anche oggi. Noi abbiamo giocato un po' ma dovevamo farlo, anche la tattica serve. Oggi era lui che doveva guadagnare 40 punti, a noi poteva andar bene che arrivasse la fuga. Non abbiamo lavorato tanto, ma siamo rimasti sempre compatti. Negli ultimi chilometri, vista la pioggia, abbiamo cambiato impostazione dello sprint. Se la strada fosse stata asciutta sarei rimasto sulla ruota di Bennett, invece abbiamo preferito prendere la testa del gruppo con il nostro treno. I miei compagni ha svolto un lavoro super, Saba (Sabatini, ndr) è tornato over the top» commenta il veronese che con questo poker si è assicurato la maglia ciclamino sulle spalle.




E ancora:«Mi sto godendo questo Giro al 110%. Era quello che volevo dopo Rio, sentire i tifosi vicini sulle strade del mio paese, il pubblico è fantastico, tutti i giorni. Oggi sono davvero felice di aver vinto davanti a Elena e a tutta la mia famiglia». Al termine della tappa, ha approfondito il discorso in conferenza stampa, ecco le sue risposte. A fondo pagina il file audio a ascoltare.


Era da tanto tempo che un italiano non vinceva così tante tappe in un unico Giro
«È la conferma del livello al quale sono arrivato. Ho avuto un inizio stagione ottimo e competitivo dagli Emirati fino al Belgio. Dopo Imola, qualcuno pensava che ero da troppo a tutta e che ci stava qualche calo. Ma io volevo dimostrare che la vittoria di Genova non fosse un caso. Abbiamo una squadra super attrezzata e sento la fiducia al 100 per cento sui miei risultati. Penso di star ripagando tutta questa fiducia e ho dato conferma di aver raggiunto livello altissimo».


Come è andata la tappa?

«Ero nervoso alla partenza perché sapevo che Bennett sarebbe stato molto competitivo e pericoloso per la maglia ciclamino con questa tappa corta e con una salita di terza categoria all'inizio. Ci siamo staccati tutti insieme sulla salita e siamo rientrati in discesa, la Bora tirava a tutta ma siamo riusciti a rientrare prima del piano. Siamo stati li a mettere pressione, poi la pioggia ha cambiato i piani in volata. Io volevo stare sulla sua ruota, ma con la strada bagnata posso trarre vantaggi dal mio treno fortissimo e ho seguito loro. Sabatini oggi è tornato nei migliore dei modi e ha fatto la differenza, dopo la sfortuna del problema della bici a Nervesa e la foratura ad Eilat. Oggi ha dimostrato che sa fare benissimo il suo lavoro».

Cosa rappresenta questo Giro per te
«È la conferma del livello raggiunto. Il momento di svolta della mia carriera in strada è stato il passaggio alla Quick-Step con un gruppo tutto per me e sfrutto tutti questi vantaggi sia in volata sia quando la gara diventa difficile. Questo è stato il primo passo, l'anno scorso ho vinto due classiche come a Plouay e ad Amburgo ma non sono stato soddisfatto del secondo posto alla Gand, che vorrei vincere. Ora voglio arrivare a Roma in Ciclamino mentre la Sanremo, dove ero arrivato seduto e senza energie in volata, rimane la corsa dei sogni. Non so se faccio la Vuelta. Potrei provare a riconfermarmi nelle due classiche. Ma ora voglio divertirmi fino a domenica».

Cosa ne pensi dei controlli sui motorini?
«Dal mio punto di vista nessuno nei pro le usa, sono solo tutti rumors ma non hanno trovato conferme né sono arrivate squalifiche. Se UCI controlla va bene perché non vogliamo i motorini, è una dei punti più importanti del nuovo presidente ed è giusto. Per noi più controlli ci sono e meglio è, come per l’antidoping. La gente deve sapere di questi controlli, perché nessun altro sportivo è controllato come noi. Siamo stati sottoposti a esami tantissime volte tra sangue e urine e questo dimostra quanto siamo puliti. Hanno anche controllato la mia bici, sì, e ha senso perché sono leader della maglia ciclamino, mi sta bene».

Cosa ne pensi della situazione drammatica della pista di Montichiari?
«Dispiace tantissimo, spero che qualcuno intervenga perché sembra la classica falla italiana. Sono stati spesi 15-20 milioni di euro per sistemare lo stabilimento e per una copertura mal fatta entra l’acqua e rovina tutto. Qualcuno deve intervenire, il comune forse non se lo può permettere di intervenire e anche la Federazione non è in condizioni floride, ma è l’unico velodromo che ci serve e in estate dobbiamo lavorare col quartetto maschile e femminile. Sarebbe brutto perdere tutto dopo che la pista italiana è tornata una tra le migliori al mondo».


Da Iseo, Diego Barbera


Copyright © TBW
COMMENTI
Attenzione
23 maggio 2018 17:46 Mac75
Sarebbe grave perdere di nuovo contro nessuno..

Mac75
23 maggio 2018 19:20 tempesta
Bravo,pensavo che ero solo io a vederla cosi.Non ce un velocista di nome ma con i tempi che corrono accontentiamoci di queste vittorie.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per il secondo anno di fila Mattia Agostinacchio è campione europeo di Ciclocross. Nella sua prima stagione con gli under 23 il valdostano della EF Education EasyPost, che nel 2024 aveva conquistato il titolo tra gli juniores a Pontevedra poi...


Non veloce, ma puntale. Non ha sprintato e nemmeno sgommato, ci mancherebbe, ma la sua Marta Adriano l’ha condotta sul soglio della chiesa San Pietro e Paolo Apostoli di Vailate in provincia di Cremona - dove la fa miglia Baffi...


Barbora Bukovska, 17 anni compiuti domenica scorsa originaria di Ostrava nella regione di Moravia-Slesia in Repubblica Ceca, è la nuova campionessa Europea donne juniores di Ciclocross. Ha comquistato il titolo a Middelkerke, in Belgio, dove stamane si è aperta la...


Ultimi scampoli di vacanza per Wout Van Aert che è in California con i compagni di squadra della Visma Lease a Bike e sta andando alla scoperta di altri sport. Certo, la bicicletta è sempre al centro dei suoi pensieri...


Sono state 15 le corse a tappe World Tour disputate nel 2025, dal Tour Down Under di gennaio al Tour of Guangxi terminato lo scorso 19 ottobre. Tadej Pogacar e Joao Almeida sono stati i migliori con tre successi a...


Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21 e 22 novembre, le porte del HeartQuarter di Cusano Milanino si riapriranno per...


«Gaza è come il ciclismo: c’è sempre necessità di una squadra che ti circondi nei momenti difficili, è questo elemento che ho incontrato fin dal primo contatto con la realtà dei territori che non conoscevo. Le due ruote confermano la...


Il ciclismo è uno sport che continua ad affascinare e a richiamare gente, che scende numerosa sulle strade per veder passare i corridori. Considerando il gran numero di persone che si accalca sulle salite simbolo di questo sport, c’è chi...


Chamois Butt’r,  marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un prodotto ideato per chi pratica endurance ed in generale per tutti quei ciclisti...


Tra corse su strada e appuntamenti in pista, la prima stagione fra gli Under 23 di Davide Stella alla fine avrà una durata complessiva di ben undici mesi. Il diciannovenne di Fiumicello Villa Vicentina (Udine) infatti, iniziati i propri...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024