| 28/10/2004 | 00:00 Al Palazzo dei Congressi di Parigi Ivan Basso (nella foto di Velomania con Thomas Voeckler) ha seguito con grande concentrazione la presentazione del Tour de France 2005.
«Il Tour è la corsa più difficile del mondo, indipendentemente dal tracciato, perché tutti ci arrivano per vincerla o per lasciare il segno. Anche il circuito di Milano diventerebbe difficilissimo se duecento corridori volessero vincerlo ad ogni costo. Comunque il percorso del prossimo Tour mi sembra lascia aperta un grande spazio alla fantasia: ci sono meno chilometri a cronometro rispetto al solito, ci sono tre arrivi in cima a salite vere, ma per il resto di salita non ce n'è tantissima. Direi che non c'è un vero favorito sulla carta anche se Armstrong ha dimostrato di conoscere perfettamente il meccanismno del tour, sa come affrontarlo e non teme di doverne sopprtare il peso, per cui, proprio per questo, diventa il grande favorito. Ma è una corsa tutta da vivere. Le crono? La prima è per specialisti ma è piuttosto breve, quindi non credo che farà sfracelli in classifica, mentre la seconda è molto impegnativa, non c'è tanta pianura, e poi arriverà a fine Tour, quando i valori inevitabilmente saranno livellati».
E i tuoi progetti?
«In cuor mio sogno di affrontare prima Cunego al Giro e poi sfidare Armstrong e Damiano al Tour: mi sembra che il traccaito della corsa francese favorisca questa soluzione, anche se di programmi devo ancora parlarne con Riis nel dettaglio. Lo faremo con calma, nelle prossime settimane ma, lo ripeto, a me piacerebbe disputarli tutti e due».
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