
Rohan Dennis (BMC) si prepara al momento clou di questa prima parte del Giro d'Italia 2018 ossia l'arrivo sull'Etna. E lo fa con un secondo appena di margine sul secondo in classifica, il campione uscente Tom Dumoulin. L'australiano ha superato senza troppi patemi le prime due tappe siciliane – piuttosto simili nel percorso – e c'è molta curiosità sulla sua performance domani.
Per scoprire il suo stato d'animo, le aspettative e tutto ciò che potremo vivere nella sesta tappa della corsa rosa, ecco le sue risposte in conferenza stampa. A fondo pagina, il file audio con la sua voce da ascoltare.
Come è andato oggi? E se facessi un paragone con ieri?
«Piuttosto calmo oggi se paragonato a ieri, abbiamo fatto una corsa di testa siamo stati in controllo e sull'ultima salita stavo bene. C'è stato un piccolo buco, ma l'ho chiuso quasi subito. E mi sono sentito, in generale, abbastanza rilassato. Forse, a tappe invertite avrei provato più tensione, soprattutto in vista di domani».Quanto è importante per te e per il tuo piano quadriennale per provare a diventare campione questa tappa sull'Etna?
«È veramente importante, ma non fondamentale. Comunque, domani è un grande test per controllare se tutto sta andando secondo i miei piani. È una prova del nove per controllare se come mi sono preparato può funzionare davvero e, in generale, se posso sul serio puntare a diventare un corridore da leadership. Disputare con la maglia rosa la tappa rende il tutto ancora più impegnativo».Tieni la maglia domani?
«Speriamo di sì»Le tappe di ieri e quella oggi ti hanno suggerito qualcosa su come performerai?
«Sono state tappe diverse perché ieri si trattava soprattutto di controllare vento e sforzo, ma soprattutto era fondamentale il posizionamento finale. Oggi si doveva più che altro controllare la corsa e mi sono sentito più rilassato e in generale mi sono gestito con abbastanza calma. Domani dovrò continuare a andare su col mio passo e provare a ricucire se qualcuno attacca, senza fare sforzo per chiudere subito».Come studi una salita che non conosci?
«In realtà, ho fatto un training camp proprio sull'Etna e dunque conosco bene questa salita: incontrerò la parte più dura all'inizio e poi diventerà più semplice in seguito».Come vedi Froome?
«Non puoi mai dire che sta andando male, perché anche se sembra che non stia bene poi va forte. Non so se è al top al momento, ma non si può mai dire che non sia tra i favoriti».Da Santa Ninfa, Diego Barbera
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