NIZZOLO. «FINALMENTE RIPARTO...»

PROFESSIONISTI | 21/01/2018 | 16:20
A poche ore dal via della stagione, con la prima tappa della Vuelta San Juan, Giacomo Nizzolo affida al suo blog delle riflessioni importanti. Ve le proponiamo:

«Guardo il numero disteso sul letto, e penso che è bellissimo. No, il 5 non ha nessun valore simbolico o mistico, non è quello il punto. Il fatto è che la Vuelta a San Juan è la corsa che avrebbe dovuto aprire la mia annata 2017. Quello che sarebbe diventato il mio annus horribilis.

L’anno scorso in questi giorni mi misuravo con un dolore, quello al ginocchio, che non accennava a passare, e la paura che gli obiettivi e le ambizioni di un anno importante, con il tricolore addosso, potessero finire travolti. Niente San Juan, poi niente Dubai, niente Belgio, niente Roubaix. Trenta giorni di corsa in un anno, l’ultima volta che ne avevo fatti così pochi di sicuro non avevo ancora la patente.


Ma stavolta no. In Argentina ci sono, e ho anche digerito le quattro ore di fuso orario, io che quando si vola verso Ovest ho sempre qualche problema di troppo. Il numero è lì, mi guarda e io guardo lui, ma tra poche ore gli darò solo le spalle. Perché ricomincio a fare il mio lavoro.


Non che nell’ultimo anno mi sia riposato. Tanta fisioterapia, tanti allenamenti – ad un certo punto persino troppi – e tanta frustrazione. Tutto per tornare ad attaccare il numero sulla schiena, tutto per sentirmi di nuovo Giacomo Nizzolo.

Ora vado in corsa, e non so ancora come mi sento. Come potrei? Troppi pochi i giorni di corsa, troppa la lontananza dal gruppo, per sapere davvero cosa aspettarmi da me. Cosa voglio? Vincere una tappa, ovvio. Se potrò o meno riuscirci, quasi sicuramente lo capirò proprio qui. Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi.

Intanto un primo sfizio qui in Argentina me lo sono tolto, e si chiama Parigi-Dakar. Sono andato per curiosità, da appassionato di motori quale sono, ma l’esperienza mi ha colpito più di quanto immaginassi. Pensavo fossero piloti un po’ più folli degli altri, ho scoperto un mondo di fatica e di passione che a malapena immaginavo. Ce ne vuole tanta, di passione, per fare la Dakar. E penso soprattutto ai piloti privati, quelli senza il supporto delle squadre ufficiali, quelli che la sera, se hanno la fortuna di finire la tappa, si trasformano in meccanici e si mettono al lavoro per ripartire il giorno dopo.

E’ da ieri che penso che forse un giorno, da grande, la Dakar voglio farla anch’io. Se come pilota ufficiale, tanto meglio. Prima, però, ho un altro giro del mondo da fare, quello che iniziamo tutti gli anni in Gennaio, quello che l’anno scorso per me ha vissuto solo false partenze e repentini rientri alla base. Ma adesso sono tornato, per davvero. E più lo guardo, quel numero 5, e più mi piace».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nel plotone c’è chi preferisce non parlare dei manifestanti alla Vuelta di Spagna e chi invece, come l'ex campione del mondo Michal Kwiatkowski, ha voluto esprimere il proprio dissenso, sottolineando come a perdere sia stato l’intero movimento ciclistico, incapace di...


Jonas Vingegaard è il 63° ciclista a vincere la Vuelta di Spagna ed è il primo danese a scrivere il proprio nome nell'albo d’oro della corsa iberica, giunta all’80ª edizione. Le nazioni con almeno un successo diventano così 15. In...


Prologo ha vinto il suo terzo grande giro di stagione per merito di Jonas Vingegaard. In sella a Scratch M5 PAS e Predator 01TT CPC il fuoriclasse danese è stato in grado non solo di conquistare la prima maglia rossa della sua brillante...


Il 2025 non è stato l’anno del miglior Filippo Zana. Le ultime gare, però, ci stanno restituendo il vicentino in buone condizioni, in Top 10 al Giro di Polonia e pimpante in Canada, prima mettendosi a disposizione di Michael Matthews...


Il podio era improvvisato, il pubblico era formato dai membri di molte squadre accorsi con i loro corridori, le maglie però erano quelle vere e anche lo spumante per brindare era di grande qualità. Per celebrare i successi ottenuti alla...


Cosa resterà, al netto del podio finale Vingegaard - Almeida - Pidcock, della Vuelta España 2025? Cosa resterà, al netto del silenzio assordante dei media televisivi e non sull’evento ciclistico a tappe terzo nel mondo ma nullo nello spazio, e...


In occasione della prima edizione dell'Avventura ciclistica brevettata TERREDIMEZZO, la Randonnée Extreme che si terrà Sabato 27 Settembre con la finalità di sostenere i "Bambini Farfalla grazie all'associazione DEBRA, SLoPline, Metallurgica Cusiana, Cosmel Srl e Insubria Sport hanno deciso di...


Almeno fino alla fine della stagione 2028 continueremo a vedere Eleonora Gasparrini con la maglia della UAE Team ADQ, formazione in cui è approdata nel 2023 e con cui ha festeggiato sei delle sette affermazioni ottenute finora nella carriera nella...


Scatterà domani la prestigiosa avventura internazionale tra i professionisti per la formazione Continental del Team Biesse Carrera Premac.Diretti da Dario Nicoletti, i portacolori della formazione bresciana si cimenteranno nella Okolo Slovenska / Tour de Slovaquie 2025, corsa a tappe che...


Dopo aver vinto il 31 agosto la Coppa Caduti di Casalguidi che prevedeva in quella occasione numerosi tratti sterrati, il bravissimo allievo emiliano Nicolò Fiumara ha ottenuto un altro successo stagionale in Toscana. Organizzato dal G.S. Moto Guzzi di Prato...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024