PROFESSIONISTI | 25/12/2017 | 07:03 E' una delle più fulgide promesse del ciclismo italiano. Simone Consonni, bergamasco di Brembate Sopra, nato a Ponte San Pietro il 12 settembre del 1994, è reduce dalla prima stagione tra i professionisti alla corte di Giuseppe Saronni nell'UAE Team Emirates. Con Consonni, che ha recentemente ricevuto il “Premio Coraggio e Avanti” quale rivelazione della stagione, andiamo a scoprire come passano le festività i corridori.
Com'è il Natale di un ciclista che per tutto l'anno ha sempre la valigia in mano? “Sarà un Natale normalissimo da trascorrere con la famiglia, i parenti e le persone care. Faremo un bel pranzo, ci riempiremo bene e per una volta lo faccio anch'io, almeno a Natale me lo posso concedere. Per la mia famiglia è una giornata molto importante: abbiamo poche occasioni per trovarci tutti assieme durante l'anno e sarà sicuramente una giornata bellissima”.
Avete qualche tradizione particolare per il Natale? “Andiamo sempre dalla zia, la sorella di mio papà, che abita a Barzana vicino a casa nostra”.
Presepe o albero? “Noi abbiamo la tradizione di fare sempre tutti e due”.
Sotto l'albero ci sono i classici pacchetti con i regali. Che regalo vorrebbe trovare Simone Consonni? “Vorrei trovare nel pacchetto la serenità e la felicità di tutta la mia famiglia. E' attraverso quella che poi riesco ad ottenere risultati migliori”.
Natale in famiglia significa anche stare con tua sorella minore Chiara. Visti i vostri impegni sono poche le occasioni per stare assieme e quindi il 25 dicembre è uno dei momenti da sfruttare. Quanto è importante e quanto è stimolante avere una sorella “vulcanica” che corre e vince tantissimo e che tra l'altro è una ragazza solare, sempre sorridente e sempre piena di iniziative? “Chiara è una ragazza molto vivace, forse anche troppo..., quando arrivo a casa magari preferirei stare un po' più tranquillo, ma quello è il suo carattere e va bene così. Riusciamo a viverla poco insieme questa passione che entrambi abbiamo per il ciclismo, abbiamo tanti impegni per le gare e gli allenamenti e poi Chiara è ancora impegnata con la scuola. Di ciclismo non ne parliamo tra di noi, meglio non farlo quelle poche volte che stiamo insieme”. Valerio Zeccato
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