GIUSFREDI BIANCHI, IL SALUTO DI UN GRUPPO SPECIALE

DONNE | 22/12/2017 | 07:04
Ritornare in Toscana a Vangile, dove si sono svolti numerosi ritiri e dove sono rimasti tanti affetti, era il desiderio di tutte le professioniste della Giusfredi Bianchi 2017. Lo stesso sentimento si respirava anche tra i dirigenti e lo staff tecnico del Team, che ricorderanno per sempre questa annata ricca di emozioni. E così quasi tutte le atlete che nel 2018 indosseranno altre maglie e cavalcheranno altre biciclette, si sono ritrovate per darsi un saluto e un grande in bocca al lupo per il futuro, una festa di fine anno.
 
L’anno 2017 non è stato uno dei più semplici, ma la società Giusfredi Ciclismo del presidente Marco Luchi in quasi sessant’anni di vita ne ha viste di cotte e di crude ed è ormai temprata. Le soddisfazioni maggiori in termini agonistici le ha regalato la scalatrice israeliana Omer Shapira, campionessa nazionale su strada 2017, in trionfo per ben sette volte e faro della sua nazionale ai campionati europei e mondiali. Più che ottima è stata anche la stagione della velocista toscana Michela Balducci, vincitrice del Giro della Campania in Rosa, campionessa toscana 2017 e sul podio in numerose gare. Un altro nome che ha fatto importanti progressi è quello di Vania Canvelli, esile e talentuosa scalatrice emiliana di appena vent’anni in possesso del giusto mix tra talento e motivazione. Un’altra ragazza giovane, che sorride timidamente, ma nel ambiente è sempre più apprezzata per il coraggio di attaccare e rischiare è la lombarda Chiara Perini. Aveva qualche aspettativa in più la trentina Simona Bortolotti, ma gli anni si sa, non sono tutti uguali e nel ciclismo spesso c’è da scontare il prezzo dei vari imprevisti che capitano per strada, si rifarà sicuramente l’anno prossimo. L'ostacolo più duro è toccato a Daniela Dumitru, carismatica italo-rumena, ex pattinatrice affermata ai livelli mondiali, che a causa di una caduta e conseguente multipla frattura del bacino è stata costretta ai vari interventi e ai lunghi infiniti  mesi di immobilità. La laziale Giorgia Fraiegari è stata parecchio sfortunata nella prima parte della stagione, ma si è rifatta nel finale dimostrando una grande crescita fisica e mentale mentre la veneta Francesca Cauz, uno dei talenti della nazionale azzurra, è riuscita a ritrovare l’armonia interiore e  il colpo di pedale che da alcuni anni le mancavano. Per la toscana Sara Barbieri è stato un anno di esperienze importanti che le permetteranno di fare il salto di qualità in futuro. Mentre le più “piccole”, la romagnola Victoria Zavalloni e la toscana Elena Pippi hanno dovuto abbinare la bici con lo studio, cercando in ogni singola corsa di portate il proprio contributo per il risultato finale.                   

Il Team Giusfredi Bianchi 2017 è stato un gruppo come pochi, ha saputo rispettarsi, lavorare, crescere e unire le forze ogni volta quando si abbassava la bandierina. Ha saputo, in sella ad una fedele e altamente performante Bianchi Oltre XR.1, onorare la propria maglia, ma anche divertirsi, commuoversi, vincere, ringraziare. La vittoria più grande del Team Giusfredi Bianchi 2017, guidata con professionalità e passione dal Ds Giuseppe Lanzoni, è proprio questa, una vittoria carica di valori umani. “Voglio ringraziare in modo particolare l’azienda Bianchi e tutti i nostri sponsor che ci hanno aiutato e ci sono stati vicini in questi tre anni” sono le parole del Presidente Marco Luchi “grazie ai miei collaboratori che ci hanno messo l’anima in questo progetto. Rimane il rammarico di  lasciare questo grande gruppo, ma la nostra Società Giusfredi Ciclismo continuerà con il gruppo amatoriale a vivere la passione per il ciclismo, sperando di ritornare ad allestire nuovamente un Team professionistico femminile in futuro”.

Edita Pucinskaite


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COMMENTI
peccato!!!
22 dicembre 2017 13:27 geo
Ma nessuno poteva fare qualcosa per tenere in vita questo team?

Davvero , che peccato
22 dicembre 2017 14:43 venetacyclismo
Un peccato per tutto il movimento, peccato per la Toscana, peccato per questa società storica, era un vero gioiellino, una grandissima immagine, un marchio storico come la BIANCHI , ma come è possibile? Un grande DS trascinatore come Lanzoni con la super Campionessa Edita Pucinskait, qui qualcosa non ha funzionato, ci perde il ciclismo ci perde il movimento, tutto.

Ma non posso crederci
22 dicembre 2017 18:06 discesaesalita
Ma era il Team che più ammiravo, prescindere dai risultati , un team con un seguito social come nessuno, un 'immagine molto professionale sotto tutti i punti di vista, come nessuno sponsor ci ha creduto ? non è possibile, per me è la società che non ha voluto, oppure qualcuno ha sbagliato, caspita che doccia fredda.
Mi dispiace veramente, mancherà al ciclismo questo Team ......mancherà veramente al movimento.

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