POLITICA | 30/11/2017 | 10:22 Dal punto di vista politico è un Giro che non passerà inosservato e farà parlare di sé nei prossimi mesi. Lo sapevamo e penso che gli organizzatori l’abbiano anche messo in conto. È di oggi (potete leggere Giro, ecco il primo caso) un comunicato congiunto dei ministri Miri Regev (sport e cultura) e Yariv Levin (turismo), i quali avvertono che «se non sarà cambiata la definizione che qualifica come punto di partenza West Jerusalem, il governo israeliano non parteciperà alla iniziativa». «Gerusalemme - precisano - è la capitale di Israele: non vi sono Est e Ovest».
Dal punto di vista sportivo, sono invece le parole del neo presidente dell’Uci David Lappartient a lasciare perplessi. Le ha raccolte il collega di RepubblicaCosimo Cito, che ha scambiato due parole con il numero 1 del ciclismo mondiale, il quale ha candidamente fatto sapere che sta valutando l’ipotesi di tagliare Giro e Vuelta. «Dobbiamo ragionare considerando l’affollamento nel calendario e il fatto che le grandi corse e tappe occupino più di sessanta giornate di gara. Toccare il Tour è difficile. Su Giro e Vuelta ci confronteremo (ma Vegni, il direttore del Giro, ha replicato: «Taglieremo una settimana solo se anche il Tour lo farà»)».
Capito bene? Stanno pensando di tagliare i Grandi Giri, vecchia idea portata avanti qualche anno fa anche dal predecessore di Paolo Bellino, Michele Acquarone. Un’idea folle e antistorica. Non vi nascondo che ho salutato con gioia la vittoria di Lappartient, al quale ho sempre riconosciuto l’amore per il nostro sport, la competenza profonda, unita ad un rispetto assoluta della storia. Bene, in questo caso la storia potrebbe essere calpestata e poco interessa se anche il Tour, un giorno, decidesse di accordarsi agli altri accettando, di fatto, di essere moncato.
Sarebbe come ridurre la maratona: basta 42 km 195 metri, da oggi ne facciamo 30. Ci sono le maratone brevi e medie, ma sono un’altra cosa. Il ciclismo ha tre Grandi Giri e grandi, lunghi, logoranti e selettivi devono restare. Con la riduzione a due settimane cambierebbe l’identikit del probabile vincitore. Cambierebbe tutto, soprattutto il fascino della corsa. In un momento in cui gli appassionati, i cosiddetti ciclisti della domenica (che ormai vanno in bicicletta quasi tutti i giorni), chiedono sfide epiche e si mettono in gioco con sfide “no limits”, noi cosa facciamo? Rendiamo il nostro sport banale, accessibile, privo di pathos e “maraviglia”. Non sono moderno e non guardo al futuro? Tutt’altro, guardo solo al futuro e vedo un bel nugolo di macerie.
Detto questo, per completezza d’informazione Lappartient parla anche di fair play finanziario. «Sarebbe corretto se tutti i team avessero un tetto complessivo di spesa, per far sì che i grandi corridori non si concentrino tutti nello stesso, ma si diffondano». Parla anche di misuratori di potenza e di radioline. «Sono contrario agli auricolari, hanno un impatto dannoso sulle gare, dovremo trovare una formula giusta. Ho paura delle scommesse, delle gare falsate per decisioni esterne. I misuratori di potenza andrebbero eliminati, ma la tecnologia non la puoi fermare. Cercheremo un compromesso». Sì, certo, si fermi lei caro Presidente.
E ancora, sui diesse impegnati sulle ammiraglie, che hanno un passato di doping ingombrante. «Quando hai scontato la pena, torni libero, non c’è legge che possa impedirlo. Moralmente è sbagliato. Veniamo da un passato tragico, ma è evidente che le cose dal 2011 sono drasticamente cambiate. Saremo vigili».
da pochi giorni eletto se queste notizie sono reali fa gia dei danni non ci sara più la crisi della terza settimana il giro diventera una mini corsa a tappe
terza settimana e gare oltre i 250 chilometri
30 novembre 2017 12:21gianni
I grandi giri si decidono alla terza settimana, come le più importanti corse in liena dopo i 250 chilometri. Dunq
ripeto..
30 novembre 2017 12:24gianni
Ripeto lo scritto precedente che ho inviato incompleto.
I grandi giri si decidono alla terza settimana come le corse in linea più importanti dopo i 250 chilometri. Dunque...
saluti
Gianni Cometti
mah
30 novembre 2017 16:21ConteGazza
ke incomincino a sperimentare pure. Partendo dalla Vuelta però ke delle tre è quella con meno storia. Ah ma è organizzata da ASO (tour de France) e allora nn si può toccare.
Danni?
30 novembre 2017 16:47teos
Suvvia.. Quella di mozzare i GG togliendo la terza settimana è senz'altro una idea pessima, però io leggo anche che Lappartient è favorevole all'introduzione di un salary cap, della limitazione (se non abolizione) delle radioline, della limitazione (se non abolizione) dei misuratori di potenza.. tutte cose che da tempo vengono invocate (giustamente) su TBW spesso sia da chi scrive gli articoli che da chi li commenta. Ripeto, quella sui GG di due settimane è un'uscita infelice ma per il resto ben vengano tutti i cambiamenti paventati dal neo presidente UCI. Ad ogni modo più che l'uscita di Lappartient mi preoccupa quella di Vegni, perché non va affatto bene dire faccio questo solo se lo fa quello. I GG di 3 settimane sono un'istituzione, doveva semplicemente pronunciare un convinto e categorico NO.
Tetto di spesa
30 novembre 2017 18:15maicol
Ok tetto di spesa a 40 milioni di euro così tt contenti..io sta cosa nn la capisco.. come se si chiedesse alla Juventus di abbassare tetto di spesa a livello del Crotone.. le differenze ci sono sempre state sia nello sport che fuori quindi chi ha soldi libero di spenderli come gli pare
UN FESSO
30 novembre 2017 18:39simo
Cookson, con tutti i difetti e gli errori, aveva un altro approccio e non era un verbruggeniano.
Questo è un fantoccio dell'ASO, che pensa solamente al marketing.
Il tetto salariale dell'NBA assicura la competitività attraverso stipendi simili (e sono cifre astronomiche!).
Il tetto salariale che vorrebbe questo mangiarane farebbe scappare le squadre come Sky e Quick Step.
E rimarrebbero le continental che vivacchiano con i mezzucci che conosciamo.
Il power meter è una risorsa dei ciclisti, non un problema.
La tattica viene decisa dalle gambe:ieri, oggi e domani.
i 3 grandi giri
1 dicembre 2017 18:50giorginoc
Invece di pensare di tagliare di una settimana i 3 gt sarebbed bello far disputare alternativamente di anno in anno ul giro per nazionali, crescerebbe l'interesse per il ciclismo
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
E' stato un finale al cardiopalmo per la sesta tappa del Tour de Suisse, una vera e propria sfida tra gruppo e fuga iniziata addirittura sin dai primi chilometri. Niente da fare però per i fuggitivi di giornata, nella corsa...
Nicholas Prodhomme mette a segno il colpo del ko nella terza tappa della Route d'Occitanie, la "tappa regina" che ha portato il gruppo da Pujaudran a Luz Ardiden dopo 173, 8 km con il Tourmalet e la salita finale nel...
Dopo due anni di digiuno, l'Italia torna a far festa al Giro Next Gen. È Filippo Agostinacchio (Biesse-Carrera-Premac) a spezzare la maledizione, dopo un frazione tutta all'attacco che lo ha visto arrivare in solitaria grazie a un assolo di circa...
A seguito di un'indagine preliminare sulle dichiarazioni rese al termine della ventesima tappa del Giro d'Italia (quella del Colle delle Finestre, dispitata il 31 maggio scoso) dal belga Dries De Bondt, corridore dell'UCI WorldTeam Decathlon-AG2R La Mondiale, l'Union Cycliste Internationale...
Il tema della sicurezza è sempre in primo piano e ieri in Belgio, sul traguardo della seconda tappa, c’è stato un debutto importante. Per la prima volta, infatti, è stata adottata la "Safe Cycling Finish Barrier": si tratta in pratica...
Questa è la settimana dedicata a Eddy Merckx e al suo ottantesimo compleanno e il Cannibale, tra un festeggiamento e un’intervista, ha voluto lanciare una sfida a Remco Evenepoel e Tadej Pogacar: al fiammingo piacerebbe che i due campioni si...
Darfo Boario Terme è pronta nuovamente ad accogliere una manifestazione tricolore anche nel 2025, come svelato ieri nella presentazione al “Belvedere Silvio Berlusconi” al piano 39 di Palazzo Lombardia. Questa volta la città termale della Valle Camonica ospiterà, sabato 28...
Dal 1988 la maglia iridata di campione del Mondo, dal 1993 al 2017 la maglia rosa del Giro, dal 2017 la maglia roja della Vuelta, dal 2022 la maglia gialla del Tour, dal 2018 la Trek (prima Segafredo poi Lidl)...
Il tour de Suisse sembra più francese che mai, dopo quattro giorni di gara con Romain Gregoire leader della generale, ecco che ieri la maglia gialla è passata sulle spalle di un altro transalpino che sta infiammando i cuori dei...
Dopo la rivoluzione di ieri, con Luke Tuckwell che ha conquistato la maglia rosa, il Giro Next Gen propone oggi la sesta tappa: la Ovada - Acqui Terme di 155 km propone un finale tutto da interpretare. per seguire...