PREMI | 26/11/2017 | 10:41 L’elisir dell’eterna giovinezza risiede nel Trentino della bicicletta. Lo dice la storia, con i suoi campioni senza tempo, Francesco Moser, Maurizio Fondriest, Gilberto Simoni,
e lo racconta un presente fatto di solide realtà e talenti in divenire,
che rappresentano un tesoretto inestimabile per il movimento ciclistico
nazionale.
La festa annuale del ciclismo trentino, organizzata Sabato 25 Novembre dal Comitato Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana presieduto da Dario Broccardo nella tradizionale location del PalaRotari di Mezzocorona, ha regalato ad atleti, società e organizzatori un momento condiviso per celebrare un 2017 ricco di soddisfazioni.
Alla presenza dell’Assessore alla cultura, cooperazione e sport della Provincia Autonoma di Trento Tiziano Mellarini e del Presidente Federale Renato Di Rocco, la serata ha vissuto subito il tributo alla carriera di Manuel Quinziato.
Professionista esemplare e straordinario uomo squadra, il due volte
iridato nella cronosquadre, accompagnato nell’occasione dal suo
Direttore Sportivo alla BMC Fabio Baldato, ha appeso la bici al chiodo in un’iconica cerimonia: “Dopo un’accoglienza del genere, quasi quasi continuo un altro anno… - ha scherzato Quinziato dopo la parata fra gli ex colleghi - La
vita continua, sono pronto a dare alla bici un po’ di tregua, anche se
non la abbandonerò del tutto. Non abbandonerò questo ambiente, in cui ho
già iniziato ad operare nella nuova veste di procuratore sportivo: meno
mal di gambe, più mal di testa…”
Il ciclismo trentino è in salute e la riuscita dell’ambizioso progetto Tour of the Alps, la nuova corsa a tappe che ha ereditato il prestigio del Giro del Trentino
allargando i confini all’Alto Adige e al Tirolo, è sinonimo di crescita
costante. Proprio l’evento ciclistico euro-regionale ha visto l’ultimo
successo di Michele Scarponi, sfortunato campione del
pedale scomparso a causa di un incidente in allenamento. Un mese più
tardi, lo stesso crudele destino è toccato a una stella del motorsport,
il texano Nicky Hayden. Nella serata del PalaRotari, il
comitato trentino della Federazione Ciclistica Italiana ha lanciato un
forte appello per la sicurezza sulle strade, grazie al contributo del Comandante Polstrada di Trento Giansante Tognarelli e del Comandante della Polizia LocaleLino Giacomoni.
Le
società giovanili hanno avuto un ruolo centrale nella serata del
PalaRotari assieme a professionisti affermati come il vincitore della
Parigi-Tours e di quattro tappe all’ultima Vuelta a Espana Matteo Trentin, il Campione Italiano a cronometro Gianni Moscon, e ancora Daniel Oss, Iuri Filosi, Jacopo Guarnieri e Cesare Benedetti.
Ad accompagnarli il CT della selezione su pista Marco Villa, il CT della nazionale femminile Dino Salvoldi, la specialista del fuoristrada Anna Oberparleiter e una schiera di giovani dal luminoso futuro, Nicola Conci, Riccardo Lucca, Alessia Vigilia e il quartetto Campione del Mondo nell’Inseguimento a squadre a Montichiari, capitanato da Letizia Paternoster.
Proprio Letizia Paternoster ha ricevuto il Premio Rolly Marchi per l’impresa più significativa nella stagione. “E’
stata una stagione intensa e piena di gioie, ma dentro di me ho la
consapevolezza che questo è solo l’inizio di un cammino che richiederà
sempre il massimo dell’impegno. Oltre ai risultati, mi rende felice
l’ambiente bellissimo che c’è tra noi ragazze della squadra azzurra, è
una componente importante nelle nostre vittorie”, ha dichiarato la 18enne nonesa al microfono di Pier Bergonzi, vicedirettore de La Gazzetta dello Sport.
Un lungo applauso, seguito alle parole di Albert Einstein: “La vita è come la bicicletta: se vuoi stare in equilibrio, devi muoverti”, ha chiuso la serata di Mezzocorona. E’ proprio vero: il Trentino è il “bello” del ciclismo.
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