GF FIRENZE DE ROSA. Una festa a tutta bici

GRAN FONDO | 24/04/2017 | 07:41

È il materese Tommaso Elettrico dell'ASD Team CPS Cycling ad essersi aggiudicato la quinta edizione della Granfondo Firenze De Rosa, evento di punta del Florence Bike Festival, che si chiude oggi al Parco delle Cascine. Un successo ottenuto grazie al tempo di 3 ore, 11 minuti e 21 secondi, che gli hanno permesso di posizionarsi prima di Vincenzo Pisani (Team Falasca Zama Animabike), e di Roberto Cesaro (Team Falasca Zama Animabike), terzo sul podio. Elettrico aveva vinto la gara nel 2015. 


Oltre tremila i ciclisti che si sono cimentati nella gara, una delle principali manifestazioni cicloamatoriali italiane, che, organizza da Veloce Club Firenze, sta diventando meta per ciclisti provenienti da tutto il mondo. La partenza è avvenuta alle 8.30 da Piazza della Signoria, alla presenta del sindaco Dario Nardella, dell’assessore allo sport Andrea Vannucci e del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani. In apertura, il minuto di silenzio dedicato al ciclista marchigiano Michele Scarponi, scomparso ieri in un tragico incidente. 


Nel percorso che da Firenze e dal Corridorio Vasariano si è inerpicato verso Fiesole per immettersi nel Mugello (il medio di 95 km con 1600 metri di dislivello e il lungo di 130 km con 2700 metri di dislivello), decisiva è stata la salita di via Salviati, resa nota dai Mondiali di Ciclismo del 2013, tratto particolarmente impegnativo sul traguardo, insieme ad altri punti quali il Poggio degli Uccellini, il Passo del Giogo e la Futa.

Sul versante rosa, è la pisana Simona Parente del Team Isolmant a imporsi sulle dirette concorrenti, con un tempo di 3 ore, 21 minuti e tredici secondi. Al secondo posto si posiziona Erica Magnaldi (Team De Rosa Santini) e al terzo Claudia Gentili (Team Giletti).

Sul percorso di mediofondo sono il perugino Emanuele Marianeschi (Mc Cycling Time) e la trentina Serena Gazzini (Team Lapierre Trentino Alè) ad aggiudicarsi il podio. 

Marianeschi vince su Matteo Cecchini (Cykeln Team), e su Marco Poccianti (G.S. Poccianti), rispettivamente al secondo e terzo posto, mentre le donne che seguono la Gazzini nella mediofondo sono Annalisa Prato (Team De Rosa Santini) e Chiara Turchi (Cicloteam San Ginese).   

“È stata un’edizione emozionante, che abbiamo voluto dedicare a Scarponi, il cui ricordo è per noi tutti doveroso. – dichiara Alessandro Cipriani, capo organizzatore dell’ASD Veloce Club Firenze – Tutto si è svolto per il meglio, con un bel numero e un buon livello di partecipanti da un punto di vista agonistico. La difficoltà è infatti nel dislivello accentuato in rapporto al numero di chilometri. È stato bello vedere sulla salita di Salviati, al di là dei fortissimi, gli altri cercare le ultime energie per poter dire di aver chiuso la gara senza essere scesi dalla bicicletta. È stata una gara molto combattuta, con un grande livello di partecipazione, che si è risolta sulla salita di via Salviati, ultimi 200 metri dove chi ha avuto più esplosività ha vinto. Elettrico sale nuovamente sul podio, la Granfondo De Rosa è evidentemente una gara che gli si addice. Nel lungo si conferma Simona Parente, che aveva vinto anche l'anno scorso, e che ancora una volta ha dimostrato grande grinta”. 

Le premiazioni concludono il lungo fine settimana dove il Parco delle Cascine ha visto le numerose attività del Florence Bike Festival, il contenitore che affianca alla Granfondo un vasto villaggio espositivo. “Crediamo che sia andata bene, che sia stata apprezzata anche la nuova location di piazza Vittorio Veneto, abbiamo visto tante persone aggirarsi per gli stand e molti bambini frequentare lo spazio e le attività proposte da Decathlon” - aggiunge Mauro Niccoli - Credo che continueremo in questo mood anche per i prossimi anni, cercando chiaramente di migliorarci sempre e di coinvolgere sempre di più la città di Firenze in questa filosofia di mobilità sostenibile che dovrebbe accompagnare tutte le grandi città. Paradossalmente noi siamo un paese con tanto sole dove la bicicletta si inforca quasi esclusivamente da un punto di vista agonistico, dovremmo utilizzarla anche per andare a lavoro, o a scuola, come succede ad esempio nel Nord Europa”

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