Editoriale
ANCORA IN TEMPO. Non solo Chris Froome ha perso una Vuelta per un grossolano errore tattico da parte dei suoi direttori sportivi e di conseguenza di gran parte del suo team, ma questa debacle, che gli avrebbe aperto le porte verso la «tripla corona», ha di fatto chiuso quelle per il Giro d’Italia. Quel giorno, nella tappa che si concludeva ad Aragon Formiga con la vittoria del nostro Gianluca Brambilla, il britannico è arrivato a 3’37” da Quintana e Contador, mentre tutta la Sky, fuori tempo massimo nel gruppo dei 91, è stata poi, in maniera assolutamente arbitraria e generosa, riamessa in corsa dalla giuria. Quella Vuelta era nelle mani di Froome, ma per un errore l’ha persa in un amen. Se avevamo una speranza di vedere Froome al Giro per completare la sua collezione personale dopo i tre Tour e una Vulelta che stava per conquistare grazie alla crono finale, con quella imboscata ordita da Quintana e Contador l’abbiamo di colpo persa. Quel giorno la sua Sky è andata tutta fuori tempo massimo, lui però è ancora in tempo per ripensarci e venire a correre un Giro che gli sorride. E anche parecchio.

SCUSA. Ma è così difficile chiedere scusa e ammettere di aver sbagliato? Di aver commesso un errore grossolano? Di aver fatto uno sfondone? Ci sono corridori che sbagliano, ma lo stesso può capitare a dirigenti, medici e istituzioni. Capita e con onestà basterebbe ammetterlo, dirlo senza tanti giri di parole, per chiudere la questione e la bocca ad illazioni e supposizioni di ogni tipo. Non entro nel merito dell’inchiesta fatta nelle settimane scorse dalle Iene sulle reti Mediaset, non m’interessa neanche un po’ farlo, perché per me il punto è un altro, visto e considerato che a suo tempo fui io a darne notizia e a sollevare il problema. Era il 27 giugno dell’anno scorso e in occasione dei campionati italiani di Superga vinti da Vincenzo Nibali, attorno alle 18.20 fui raggiunto da una telefonata che m’informava di un fatto alquanto singolare e piuttosto comico: l’ispettrice, la dottoressa Tiziana Sansolini, si accorge solo al momento di mettersi al lavoro di non avere kit a sufficienza per effettuare i controlli ematici post gara. Sia ben chiaro, l’errore è marchiano. È come se io partissi per il Giro d’Italia senza il computer, o un corridore senza la bicicletta: può capitare, ma non è bello. Quello che però è meno piacevole è fare finta che non sia successo nulla, fare finta di niente, generando in questo modo dubbi, illazioni e chiacchiericci su quel controllo. Mettere sotto la lente d’ingrandimento un intero movimento, alcuni corridori anche importanti e fornire ad un corridore recidivo come Francesco Reda (in ogni caso positivo) una ghiotta occasione per avanzare scuse per far passare la teoria molto italiana del complotto è un gioco da ragazzi. Un modo come un altro per far saltare il banco: per la serie muoia Sansone con tutti i Filistei. Qui c’è un chiaro errore da parte di una persona che avrebbe dovuto semplicemente ammettere in maniera chiara e trasparente questo stato di cose. Magari anche rendendo nullo il controllo. La Federciclismo che dalle Iene viene chiamata più volte in causa, in questo caso non c’entra assolutamente niente ed è chiaramente parte lesa, visto e considerato che i controlli sono affidati al Coni-NADO, il quale a sua volta si avvale della collaborazione della federazione medici sportivi. E anche in questo caso ci piacerebbe sapere dalla viva voce del presidente dell’FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana), il dottor Maurizio Casasco, qualcosa in merito, che abbia il sapore dolce di una presa di coscienza e di responsabilità. Che sollevi per una volta il ciclismo dalle responsabilità di un pasticcio di cui poco c’entra. Invece niente, si mette in discussione l’infallibilità del Papa, ma guai a toccare la nobile famiglia dei camici bianchi. Loro non sbagliano. Lorsignori non hanno sviste. Loro non tollerano di essere ripresi e redarguiti. Probabilmente non amano neanche queste poche righe poco lusinghiere a loro dedicate, ma sarebbe bastato pochissimo, solo due paroline semplici ed elementari per chiudere la bocca a tanti, se non a tutti: chiediamo scusa. Ma forse per arrivare a fare un atto di cotanta grandezza e umiltà, bisognerebbe andare a scovare dentro di noi qualcosa di assolutamente elevato e profondo, che generalmente non si trova dentro ad un kit.

Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej Pogacar si è esaltato nella quarta tappa del Tour de France e a Rouen ha conquistato la vittoria numero 100 in carriera. «Questa è una vittoria fantastica. Mi è piaciuto con un finale come questo e con così tanti...


Tadej POGACAR. 100 e lode. Stronca un asso delle classiche, uno che sa come si fa, ma non gliela puoi fare troppe volte allo sloveno iridato. Cento vittorie in carriera a Rouen, in maglia iridata, battendo nettamente la maglia gialla...


La voleva, l'ha trovata sulle strade della corsa per eccellenza: Tadej Pogacar fa 100 vittorie in carriera! Il fenomeno sloveno della UAE fa sua la quarta tappa del Tour de France, la Amiens - Rouen da 174.2 chilometri, sferrando un...


Lorena Wiebes (Team SD Worx - Protime) era la più attesa ed ha vinto la terza tappa del Giro d'Italia Women. Ma a decidere la Vezza d'Oglio / Trento, non è stata una volata di gruppo bensì uno sprint a...


Con più di 2800 metri di dislivello in 219 chilometri e un primo Gran Premio della Montagna oltre quota 3400 metri d’altitudine, la Huzhu-Menyuan del Tour of Magnificent Qinghai era a tutti gli effetti la tappa regina della corsa...


Una bicicletta stilizzata, per ricordare un grande campione del ciclismo: è la scultura dedicata a Felice Gimondi che ha “trovato casa” nel cuore di ChorusLife, l’innovativo smart district di Bergamo.  L’opera è stata è stata svelata domenica, nel giorno inaugurale...


Si rafforza il legame tra ALÈ Cycling e il ciclismo internazionale: l’azienda veronese sarà partner ufficiale del Tour de Pologne Women 2025, firmando le maglie di classifica che verranno indossate dalle protagoniste della corsa a tappe femminile più prestigiosa della...


Settanta juniores hanno preso parte all’edizione n. 80 della Coppa Montenero nella località livornese, valevole anche per la 45^ Coppa Ilio Filippi e per il Campionato Provinciale. Il successo ha premiato il fiorentino Giulio Pavi Degl’Innocenti del Team Vangi Il...


Una festa rievocativa ha celebrato i 200 anni della Strada dello Stelvio, la “Regina delle Strade Alpine”. Il momento tenutosi lo scorso 5 e 6 luglio al Passo dello Stelvio, è stato un momento di indiscussa emozione. Qualche centinaia di...


Settantadue ore dopo il 3º posto ottenuto nella tappa inaugurale,  Alexander Salby trova il modo di mettere la sua impronta sul Tour of Magnificent Qinghai conquistando allo sprint la terza tappa della corsa cinese, la Huzhu-Menyuan di 219 chilometri. Il danese della Li Ning Star,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024