Dubitiamo da sempre, e la stessa Milano lo ha insegnato alle autorità del Giro, che esista un feeling fra il ciclismo e le Grandi Città.
Problemi di viabilità, di traffico, di esigenze lavorative che impongono la velocità come priorità assoluta. Ed anche situazioni specifiche locali: percorsi accidentati, saliscendi improbi, pavimentazioni incoerenti e lavori in corso cronici...
Ma ci sono altresì situazioni ambientali scolpite, più che dipinte, che di contro ratificano naturalmente la congenialità fra il ciclismo stesso e una Grande Città. E la esaltano.
Pensiamo, non a caso, a Napoli, la Grande Città dove siamo nati. E che al ciclismo, lo confermiamo, è molto tiepidamente vicina.
Bene, la varietà altimetrica di Napoli, fra pianura e collina, la rende però uno spartito perfetto per un ciclismo tecnico da saggio. I viali e controviali di Mergellina in fronte al mare dove lanciare il rapportone, alla Cancellara... Le morbide ascese di Posillipo dove fare progressione, alla Indurain... Le rampe arcigne dai basoli sdruciti come Santa Maria della Neve, che nulla hanno da invidiare ai muri delle Fiandre, e dove chiamarsi Museeuw... I rettilinei in pavè da Parigi-Roubaix, come Corso Garibaldi e Corso Meridionale, trentini come Moser...
Ma indiscutibilmente la sinfonia perfetta, più ancora di una sintonia, per quanto di musicale vi è nel fruscio del ciclismo che ci accompagna, è costituita da Via Caracciolo: anzi, dal Lungomare Caracciolo, il toponimo esatto, di Napoli.
È l’arrivo emblematico, a panorama spalancato ed a cuore battente, di una corsa ciclistica di autore divino. Il celeste Debussy, poniamo. Il mare e la Costiera di fianco, la collina di fronte, il cielo azzurro o quelle sue sfumature di colore che vorremmo affidare agli occhi perchè non le smarriscano, in alto...
Uno scenario strepitoso, dove un giorno si impose, come un airone michelangiolesco, nel ’96, Mario Cipollini, e nel 2013 un rapace veltro come Mark Cavendish....
Non torniamo indietro oltre nel tempo, siamo stanchi di rincorrere il passato, ed il futuro ci appartiene poco, ma resta straordinaria via Caracciolo già ferma così a Cipollini e Cavendish. Senza dover ricordare, quando gli sprintr li disputavano lì, nel 1956 o nel ’60, Antonio Maspes e Reginald Harris... Non lo ricordiamo oltre, perché abbiamo ormai pudore a dispiegare le vele della fantasia. Ci porterebbero via.
Ma bastano davvero in fondo Cipollini e Cavendish, a dimostrare quanta intensità di ciclismo possa esprimere il traguardo di via Caracciolo. Sigillo senza eguali, indenne al volgere dei decenni, di quella fusione rara fra ciclismo e Grandi Città. Un traguardo verticale, non orizzontale.
Ed è stato così molto bello che nei giorni scorsi, Salvatore Belardo, il promoter della BIESSE Promotion, patron pure del Giro della Campania in rosa 2016, abbia annunciato la 1a Gold Caracciolo Run. Inedita ed eterna. Una corsa in circuito aperta a tutti, di rilievo federale, che si disputerà la prima domenica di aprile tutta su una via Caracciolo da ripetere più volte: a seconda delle categorie e delle fasce anagrafiche al via.
Èstato singolare che a presentarla, come testimonial, non ci fosse un velocista, bensì uno scalatore, Claudio Chiappucci. Ma è stato forse ancor più sacrosanto così. Anche un “diablo”, sulla dolcezza empirea di via Caracciolo, vola da angelo.
Gian Paolo Porreca,
napoletano,
docente universitario
di chirurgia cardio-vascolare,
editorialista de “Il Mattino”
Il campione del mondo Mathieu van der Poel domenica sarà al via della Liegi-Bastogne-Liegi per la seconda volta nella sua carriera. L’olandese non si considera un favorito per la vittoria e, dopo aver passato qualche giorno in Spagna per recuperare,...
Ha tirato per buona parte della salita finale, ma ciò non gli ha impedito di sprintare per la vittoria sul traguardo di Levico Terme. Aurélien Paret-Peintre ha vinto la tappa finale del Tour of the Alps 2024, centrando la sua...
Il norvegese Kristoff Orn ha vinto oggi a Siena la seconda tappa di Eroica Juniores – Coppa delle Nazioni 2024, da Cinigiano (GR) a Siena di 108 chilometri. Il norvegese ha battuto sul traguardo di Piazza del Campo lo spagnolo...
Vittoria per Davide Toneatti in Serbia. Il friulano, della Astana Qazaqstan Development, ha conquistato la seconda tappa della Belgrade Banjaluka (Zvornik - Vlasenica) in svolgimento in Serbia. A tagliare per primo il traguardo è stato l'olandese Jerome Meijers, della Victoria Sport, poi squalificato...
Vittoria straniera anche nella quinta e ultima tappa del Tour of the Alps 2024, la Levico Terme - Levico Terme di 118 km: a regolare nettamente in volata il gruppetto dei migliori è stato Aurelien Paret-Peintre della Decathlon AG2r la...
Una volata regale, in salita. Una dimostrazione di forza per vincere la prima tappa del Giro Mediterraneo in Rosa e conquistare la maglia amaranto, simbolo della leadership in classifica. Festa grande per Giada Borghesi, 22enne della Btc City Ljubljana Zhiraf,...
Giulio Ciccone finalmente vede la luce in fondo al tunnel. Due mesi fa è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere una ciste perineale e, fortunatamente, il suo recupero procede senza intoppi e senza intoppi. Il Re delle Montagne...
Stilato il nuovo calendario della Coppa del Mondo di Ciclocross 2024-2025. La novità è rappresentata dalla prova in Italia che si svolgerà a Oristano, in Sardegna, in data 8 dicembre 2024 e andrà quindi a sostiture Val di Sole. Dodici...
Il messaggio che arriva dal Tour of the Alps, una volta di più, è diretto a chi la bici la pratica per diletto, per sport, per passione. Indossate il casco perché il casco può salvare la vita: come accaduto alla...
È una storia che viene scritta dal 1997 sulle strade della Francia e del mondo. Una storia di coesione, sudore, superamento di se stessi, aiuto reciproco ed emozioni forti. Da 27 anni, Cofidis è protagonista chiave nel ciclismo mondiale. Cofidis,...