Rapporti&Relazioni
Il Giro lo vedo così
di Gian Paolo Ormezzano

Grandi discussioni sulla collocazione del Giro d’Italia nel calendario ciclistico, ed incapacità personale di esentarci dal dire la nostra. Cerchiamo almeno di essere personali anche nell’interpretazione della situazione, e lo facciamo cominciando col dire che il Giro d’Italia è un valore assoluto, e dunque non deve commisurarsi, confrontarsi, eventualmente battersi con il Tour o con la Vuelta (anche perché nel primo caso il confronto sarebbe perso in partenza, nel secondo conterrebbe il rischio di una sconfitta che per ora possiamo anche pensare estranea alla realtà della situazione). Il Giro d’Italia deve risolvere il problema per sue linee interne, senza cercare cambi di posto o, almeno per i prossimi anni, di ruolo. Il Tour è il Tour, amen, e la Vuelta ha rischiato settembre ed ha vinto la sua scommessa.

Comunque un Giro che ad esempio chiedesse di sostituirsi alla Vuelta nella posizione in calendario sarebbe un Giro che si autocastra, ammettendo di avere bisogno di luce esterna, ora addirittura appaltata ad altri, e dunque di non avere sufficiente luce sua da sprigionare. Ma allora? Ma allora il Giro deve secondo noi giocare una carta molto audace, quella dell’anticipo in calendario, per mettersi così lontano dal Tour da potersi proporre sia come corsa ideale per chi poi voglia fare il Tour stesso (il che, comunque, costituisce una limitazione, bisogna dirlo), sia come occasione praticabile di tentare i due grandi successi nello stesso anno, alla Coppi, alla Anquetil, alla Merckx, alla Hinault, alla Roche, e alla Indurain e basta. Il Giro dunque appena finite le corse classiche, davvero sullo slancio: una inversione interessante di abitudini, visto che di solito sono le corse a tappe a lanciare i corridori verso le corse in linea, con la sublimazione, se si vuole chiamarla così, di una Vuelta per preparare il campionato del mondo. Il Giro anticipato di una quindicina di giorni rispetto alle date attuali.

Obiezione: questo Giro di fine aprile-metà maggio non potrebbe andare sulle grandi montagne, per persistenza o comunque pericoli di neve. Verissimo. Ma a parte il fatto che se al Giro non c’è partecipazione illustre queste grandi montagne sono automaticamente «appiattite» dal cattivo uso che si fa di esse, è possibile trovare montagne valide, interessanti, severe in posti d’Italia senza pericolo di neve, cioè nell’Italia del Sud. Questa potrebbe essere la grande novità, e del ciclismo internazionale intero, non soltanto del ciclismo del Giro. Il Sud è da sempre penalizzato dagli itinerari del Giro, forse un inizio di equilibratura sarebbe consono all’idea, tornata «di moda», dell’Italia unita. E sarebbe facile richiamare forti interessi governativi per un Giro così, in tempi in cui c’è chi parla di secessione. Un Giro nuovo, moderno anzi postmoderno. Il Nord potrebbe sempre avere grosse tappe, magari a cronometro, magari su salite sicure.
V va da sè che l’idea di un Giro per squadre nazionali, anticipando il Tour che già era stato anticipato dal Giro nella formula per squadre di marca, sarebbe non un ritorno all’antico, ma un viaggio nel postmoderno: e l’esperimento sicuramente avrebbe una grande importanza anche morale, per popolazioni alle quali in questi tempi qualcuno vuole imporre un’Italia più piccola, un’Italia in cui la zona ricca si separa, si mette per conto suo, prendendo un altro nome. In fondo nessun medico ha ordinato di cercare sempre lo Stelvio e il Gavia, magari con il risultato di cambiare itinerario all’ultimo, per neve residua o sopravveniente. In ogni caso, sarebbe una affermazione di forza assoluta, tutta sua, da parte del Giro d’Italia. Un’affermazione di indipendenza, anche. E una forte bella proposta di novità nell’italianità. Il Sud sarebbe entusiasta e si metterebbe al servizio della corsa, con le sue installazioni alberghiere, le sue proposte turistiche, in quel tempo dell’anno già valide anche per un vasto turismo straniero. D’altronde il nostro ciclismo ha bisogno ormai del Sud, anche per il reperimento di forze atletiche. Non vi dicono nulla i nomi di Sgambelluri, di Figueras? E adesso aspettiamo che ci dicano che la nostra proposta è assurda, è di realizzazione impossibile, è suicida. Magari ce lo diranno gli stessi che, quando fu loro proposto di spostare il Giro a settembre, dissero sdegnati di no, e pronosticarono alla Vuelta settembrina una fine rapida e dolorosa.

Leggendo tante belle cose - che condividiamo, e che in alcuni casi noi stessi scriviamo - su Cesare Maldini, nuovo commissario tecnico del calcio azzurro, ci viene in mente che un personaggio così, presentato nella sua forza tranquilla, nella sua saggezza serena, nella sua calma esemplare, è una grossa novità nel mondo del calcio, che evidentemente è di memoria corta, visto che basta andare un po’ indietro, «saltare» cioè Arrigo Sacchi, troppo nuovo per essere umile, e ci sono Azeglio Vicini e Enzo Bearzot della stessa pasta di Cesare Maldini. Poi ci viene in mente un’altra cosa. Che noi del ciclismo abbiamo, e da tempo, un altro Maldini, e che però l’unico difetto (difetto?) è che questa è per noi una sorta di norma, e di lunga norma, così che manco ci accorgiamo del tesoro d’uomo che abbiamo. Chiaro che stiamo parlando del commissario tecnico Alfredo Martini.

Gian Paolo Ormezzano, 61 anni, torinese-torinista, articolista di “Tuttosport”
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Isaac Del Toro si è laureato campione messicano della cronometro. Il talentuoso 21enne della UAE Team Emirates – XRG ha ottenuto la vittoria completando i 16 chilometri da El Sauzal a  Valle de Guadalupe in 25 minuti e 25 secondi....


Ha pedalato ad alti livelli per anni, è stata dirigente di importanti formazioni ciclistiche femminili e di ciclismo continua ad occuparsi. Natascha Knaven, moglie dell’ex professionista Servais, madre di quattro cicliste e manager di una squadra giovanile, ha pubblicato sui...


La data fatidica del 1° agosto ha dato il via al ciclomercato in vista della prossima stagione e tanti sono gli accordi già annunciati. Ecco i movimenti di mercato che hanno avuto per protagoniste le formazioni che faranno parte del...


Eravamo abituati a vedere Tom Dumoulin correre in bici con un numero attaccato sulla schiena, ora lo incontriamo alle corse che segue come commentatore tecnico per la televisione olandese. Ma Tom corre e corre forte: non più con la bici,...


Doppietta mondiale e doppietta nell’Oscar tuttoBICI: Lorenzo Mark Finn bissa il successo conquistato nel 2024 tra gli Juniores e conquista l’Oscar tuttoBICIGran Premio Livigno, riservato alla categoria Under 23.  Il ligure della Red Bull Bora Hansgrohe Rookies, che resterà nella categoria anche...


La puntata di Velò - l'ultima della stagione - andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di bilancio finale del 2025 e della stagione che verrà di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini,  Dario Cataldo,...


Una gioia grande, grandissima e l'Italia del quartetto femminile che torna su quel podio che aveva già conquistato nel 2022. Ecco le voci delle azzurre raccolte dopo l'impresa iridata. VITTORIA GUAZZINI: «È stata un’emozione incredibile. Forse lì per lì,...


L'Italia è sul tetto del mondo, l'Italia è campione del mondo: Vittoria Guazzini, Martina Fidanza, Federica Venturelli e Martina Alzini (sul podio anche Chiara Consonni che ha disputato il primo round al posto della Alzini) hanno conquistato il titolo battendo in...


Vola in finale per l’oro il quartetto dell’inseguimento a squadre femminile: Martina Fidanza, Federica Venturelli, Vittoria Guazzini e Chiara Consonni (che ha preso il posto di Martina Alzini) hanno battuto - raggiungendola - l'Australia di Alexandra Grace Manly, Maeve Plouffe,...


Gianni Bugno e Claudio Chiappucci oggi alle 19 ospiti a Radiocorsa su Raisport. A commentare il percorso del Tour de France 2026, appena presentato. E poi tutte le immagini di tutte le gare del momento, dal Tour of Holland a...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024