La Unibet scrive agli organizzatori dei grandi giri

| 28/02/2007 | 00:00
Nella diatriba tra Uci e grandi giri scende in campo la Unibet.ccom che ha deciso di scrivere una lettera aperta proprio agli organizzatori. Eccone i passaggi fondamentali: Da molti mesi la Unibet.com segue con inquietudine le decisioni degli organizzatori dei tre grandi giri, in guerra aperta con l’UCI. Oggi abbiamo deciso di reagire perché il ciclismo europeo è in pericolo. ... L’Uci ha rilasciato venti licenze ProTour sulla base di giudizi sportivi, etici e finanziari rigorosi, ma gli organizzatori dei tre grandi giri non vogliono accettare questa decisione, anzi vogliono procedere secondo criteri arbitrari, che nel 2008 saranno ulteriormente ristretti. ... Ma queste decisioni sono altamente negative per: - i corridori e le loro squadre. Se le formazioni più forti non hanno la garanzia di partecipare alle grandi corse di Francia, Italia e Spagna, i primi a pagare sono i corridori più bravi. Non ci saranno più sponsor disposti ad impegnarsi nel ciclismo... - gli appassionati. Che non potranno più assistere a competizioni leali basate su regolamenti validi per tutti. Ed è facile prevedere che i media dedicheranno sempre meno spazio ad uno sport così malridotto. Per uscire da questa situazione, esistono delle soluzioni. Per esempio, per le corse imminenti, sarebbe sufficiente diminuire il numero dei corridori di ogni squadra, per lasciare spazio ad un maggior numero di team. Sarebbe un compromesso accettabile da tutte le parti in causa: Uci, squadre, corridori e organizzatori... Un rifiuto sarebbe una seria minaccia per il ciclismo europeo: non possiamo permetterci di perdere altri sposnor e altre occasioni. Per questo invitiamo gli organizzatori dei grandi giri e l’Uci a sotterrare l’ascia di guerra: «Basta con l’arbitrarietà che minaccia il ciclismo, spazio alle squadre forti che rispettano davvero i principi etici». Unibet.com
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