LTDL. MARECZKO si veste di "teal"

PROFESSIONISTI | 28/02/2017 | 08:49
Due vittorie al LTdL 2017 e doppietta con la frazione dell’anno scorso a Rembau per Jakub Mareczko (Wilier Triestina), che si toglie anche la bella soddisfazione di vestirsi della maglia “teal” della classifica a punti. Abbiamo intervistato il vincitore di giornata e il terzo, Andrea Palini della Androni.

Iniziamo proprio dal bi-vincitore, che si è messo a disposizione delle nostre domande pochi minuti dopo aver tagliato per primo il traguardo.

Sul palco ti hanno soprannominato Mr Rembau, è una tappa alla quale ti sei affezionato

«L’ho vinta l’anno scorso, dunque era nelle mie aspettative fare bene anche in questa edizione e ci sono riuscito».

Il percorso finale rispetto all’anno scorso era però diverso

«Sì, l’arrivo era diverso, perché nel 2016 finita la curva c’erano 400 metri e il traguardo. Oggi siamo usciti in tre sul rettilineo finale con Cecchin e Andriato che mi hanno pilotato al meglio».

Come avete studiato il percorso finale, come vi siete impostati per adattarvi ai cambiamenti del traguardo?

«Ci eravamo organizzati con la squadra: erano andati a visionare il percorso in anticipo perciò ci hanno avvertito di come era cambiato».

Oggi hai anche conquistato la maglia della classifica a punti, un’ulteriore soddisfazione oltre ai successi personali

«Questo era uno degli obiettivi alla partenza, riuscire a conquistare questa classifica e oggi ci sono riuscito»

Appuntamento a domani per chiudere in bellezza?

«Speriamo»

Andrea Palini, buon terzo, ci ha raccontato la tappa, il finale e le sensazioni per domani:

«Oggi finalmente mi sentivo bene dopo una settimana complicata tra fuso orario, clima, problemi intestinali e la caduta. Ho provato a fare io la corsa ed è un peccato per come è finita perché dall’anno scorso me la ricordavo diversa, soprattutto l’arrivo, era diversa l’ultima curva. Me la ricordavo molto brutta, dunque con la pioggia di oggi l’ho affrontata piano e così facendo Mareczko, che mi era davanti, ha subito preso 30 metri e sono dovuto partire lungo. Sono scattato a più di 350 metri dal traguardo, ad ogni modo mi sono sentito bene e le sensazioni erano buone. Mi dispiace per il terzo posto perché ho visto che Jakub ha dovuto faticare per superarmi. Negli ultimi 15-20 metri le mie gambe erano in picchiata. Domani vedremo come starò dopo lo sforzo di oggi perché la notte fatico a dormire, mi sveglio spesso ed è difficile recuperare».

Da Rembau, Diego Barbera

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