STORIA | 01/01/2017 | 16:39 Cinquantasette anni fa, il 2 gennaio del 1960, una brutta notizia scosse il ciclismo mondiale, era deceduto Fausto Coppi il mito, l’airone, il campionissimo, lasciando increduli e commossi milioni e milioni di appassionati. Il ricordo e l’alone di leggenda che avvolge la storia del mai dimenticato Fausto Coppi verrà rinnovato domani 2 gennaio 2017 alle ore 11 con una messa in sua memoria che sarà celebrata a Ercole di Caserta.
Considerata la non favorevole temperatura per una cerimonia all’aperto la messa verrà celebrata da Don Giovanni Gravina, parroco di quel periodo, nella cappella privata della famiglia Michitto al Largo Giovanni Michitto, praticamente a 50 metri dal palazzo Antonucci in via S. Vito 14 presso il quale il soldato Fausto Coppi, prigioniero di guerra, svolse, dal 1° Febbraio al 29 aprile del 1945, le mansioni di attendente del tenente inglese Towell che aveva in affitto, nel palazzo, l’appartamento al primo piano.
Il 30 aprile del 1945, ormai libero, l’ex caporale Fausto Coppi partì in bici da Ercole per risalire l’Italia devastata dalla guerra e rientrare finalmente a casa a Castellania; scrisse poi pagine gloriose di grande ciclismo che gli valsero l’appellativo di “Campionissimo”.
Proprio all’esterno del palazzo Antonucci lo scorso 30 luglio, per iniziativa di un gruppo di appassionati guidati da Amedeo Marzaioli e Pasquale Ventriglia e alla presenza dei sindaci di Caserta e Castellania Carlo Marino e Sergio Vallenzona, è stata deposta una lapide a ricordo della permanenza di Coppi a Ercole di Caserta. La celebrazione della messa avrà cadenza annuale, un appuntamento fisso per gli amanti delle due ruote per rinnovare, ogni anno, il ricordo e le imprese di un grande campione.
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