IL PASTO IN RWANDA. SOLE-CHE-SPLENDE

STORIA | 21/11/2016 | 07:39
Lo chiamano “Mister Sunshine”, il signor-sole-che-splende. Meron di nome e Amanuel di cognome, anni 26, dorsale 4, squadra tedesca Stradalli-Bike Aid, asmarino, cioè eritreo di Asmara, una delle capitali mondiali del ciclismo. E sorride quando racconta che “il ciclismo era quello degli italiani, poi è diventato nostro, sport e storia, passione e vita”. Anche la sua. La sua passione, la sua vita. Questa.

Capitolo primo. “Il papà correva, ma per divertimento, come corridore non era niente di che. Anche lo zio correva, ma per agonismo, come corridore era normale. Un giorno il papà mi porta a vedere lo zio che corre: la gente, la strada, le bici, e poi quel clima di festa, di gioia ma anche di tensione. Me ne innamoro, voglio avere una bici, voglio fare il corridore”. Famiglia numerosa, quella degli Amanuel: papà, mamma, otto figli, cinque maschi e tre femmine, Meron è il secondo. Il papà ha un negozio da elettricista, Meron studia e lo aiuta, e tra risparmi suoi e soldi del papà, finalmente arriva la prima bici da corsa (“Una Benotto, italiana, blu”) e una maglia (“Gialla, Saunier-Duval, mi piaceva Riccardo Riccò, lo aveva visto in televisione al Tour de France, piccolo, scattante, attaccante, coraggioso, che fine ha fatto?”). E’ il 2004, e Meron ha 14 anni.

Capitolo secondo.
“Sono troppo piccolo e devo aspettare un bel po’ prima di gareggiare. Finché arriva la prima corsa: dura, ma la finisco. Ad Asmara, a parte un paio di mesi in cui l’attività è ferma, si corre ogni domenica, e certe settimane anche una o due volte. Finché arriva la prima vittoria, da junior. Ci prendo gusto. C’è un periodo d’oro in cui vinco cinque corse in cinque domeniche consecutive, in volata di gruppo o di gruppetto”. Da quel giorno nessuno riuscirà più a togliergli dal cuore la voglia delle corse e dalla testa il sogno del corridore. “Finisco il liceo scientifico, comincio a lavorare nel negozio di famiglia, continuo a correre”.

Capitolo terzo. “Entro nel giro delle squadre regionali e nazionali. In Eritrea il ciclismo è lo sport numero uno, il più popolare. Nel 2012 arrivo quarto in una tappa dell’Amissa Bongo Tropical in Gabon, partecipo al Tour de l’Avenir in Francia, vinco due tappe al Tour of Rwanda. Nel 2013 terzo al Giro dell’Eritrea e secondo ai campionati nazionali. Dal 2014 sono alla Bike Aid, da professionista. Ho corso tre volte il Tour of Rwanda, quattro volte l’Amissa, due volte il Giro del Marocco e una il Giro di Algeria, sono stato in Sud Africa, in Italia, in Francia e in Cina. Ho corso anche in Kazakistan, e c’era Nibali”.

Meron sorride, ed è quello che splende anche quando non c’è il sole. Sorride quando pensa al bello del ciclismo (“Vincere. Altrimenti, arrivare ma senza incidenti”) e anche quando pensa al brutto del ciclismo (“Arrivare secondo o terzo, più che rammarico è proprio dispiacere”). Sorride quando descrive la sua corsa ideale (“Una salita a metà, magari una salitella anche nel finale”) e la corsa più dura (“La Vuelta a Colombia, piena di salite durissime e di corridori fortissimi”). Sorride quando elenca i suoi piatti preferiti (“Spaghetti, pizza, lasagne: tutti italiani”) e quando dice di conoscere un numero infinito di parole italiane (“I numeri: uno due tre quattro cinque…”). Invece è molto serio quando racconta di Saron (“La mia fidanzata, in gennaio ci sposeremo”) e del suo negozio di biciclette (“La famiglia mi ha aiutato ad aprirlo e adesso Saron mi aiuta a tenerlo aperto, le cose vanno bene, bici e ciclismo in Eritrea sono come gli sci e il fondo in Finlandia”).

Mister Sunshine regala l’ultimo sorriso: “A proposito: è vero che sono stati gli italiani a portare il ciclismo in Eritrea, ma lo sa che dopo pochi anni gli eritrei battevano gli italiani?”.

Marco Pastonesi

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tappa e maglia per Isaac Del Toro sempre più padrone del Giro d'Austria. Terzo successo di fila per il messicano della UAE Team Emirates-XRG che nella Innsbruck-Kuhtai non ha problemi a regolare l'irlandese Archie Ryan (EF Education-EasyPost), secondo a 4",...


Era la tappa più attesa da tutti ed oggi Elisa Longo Borghini ha confezionato una vera e propria impresa ribaltando il Giro e prendendo la maglia rosa. Non è arrivata la vittoria, strappata via da Sarah Gigante, la più forte...


Un'occasione per ritrovarsi e condividere una volta di più la passione per la bicicletta, il territorio e la buona tavola. È il 14° Omva LMM Tour, manifestazione nata nel ricordo di Giuseppe Manenti: non ci sono premi, non c'è traguardo,...


Continua a regalare sorprese il Tour of Magnificent Qinghai. Come già successo in alcune delle frazioni precedenti, anche nella penultima tappa con arrivo ad Haiyan ha trionfato un nome quasi impronosticabile visto che ad alzare le braccia al cielo...


Il Tour de France, che ha di nuovo Tadej Pogacar in maglia gialla, volge la prua verso est e lascia la Bretagna con la tappa numero 8, la Saint-Méen-Le-Grand - Laval Espace Mayenne di 171, 4 km. per seguire il...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla settima tappa del Tour de France. 13: POGACAR 10-3 VINGEGAARDPer la tredicesima volta, Pogacar e Vingegaard hanno concluso primo e secondo in una tappa del Tour (in entrambi gli ordini). Estendono...


La tappa regina dell’edizione 2025 - la Fermignano – Monte Nerone  di 150 km - è anche la più lunga di quelle in programma e sicuramente chiamerà a raccolta le scalatrici e tutte le donne di classifica. per seguire il...


Si è concluso l’appuntamento estivo sui pedali con il Trofeo Antonietto Rancilio 2025 con la gara che ha visto impegnate le ragazze Elite e Juniores. Tra le formazioni presenti: Be Pink Bongiovanni,  Biesse Carrera, Born to Zhiraf BTC, Isolmant Premac Vittoria,  Horizons Cycling...


Tra le rivelazioni di questo Tour de France c’è Kevin Vauquelin, il ventiquattrenne del team Arkea – B&B Hotels, che da qualche giorno ha preso possesso del terzo posto nella classifica generale, alle spalle di Pogacar ed Evenepoel. Nato in...


Poco più di due settimane fa Federica Venturelli è diventata campionessa italiana a cronometro nella categoria under 23 e qualche giorno più tardi per festeggiare si è goduta un regalo davvero speciale: il concerto degli Eugenio in Via di Gioia....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024