Scarponi: «Simeoni mi ha detto che era stato insultato»

| 05/10/2004 | 00:00
«Filippo Simeoni mi disse di esser stato insultato». E' questo il passaggio centrale della deposizione resa stamani da Francesco Secchiari (Domina Vacanze), il ciclista ascoltato come persona informata dei fatti dai carabinieri del Nas di Firenze nell' ambito di un'inchiesta sul caso Armstrong - Simeoni avviata dal procuratore capo di Lucca Giuseppe Quattrocchi. Secchiari ha ricostruito quanto avvenne durante una tappa del Tour de France: in quell'occasione, secondo l'ipotesi dei magistrati, Lance Armstrong minacciò i ciclisti in fuga imponendo loro di non accettare Simeoni. Tutto questo, sempre secondo l'ipotesi avanzata dai magistrati lucchesi, perché il ciclista della Domina Vacanze era stato teste principale per l' accusa nel processo contro il medico sportivo, e preparatore di Armstrong, Michele Ferrari, condannato il primo ottobre scorso dal tribunale di Bologna. Secchiari ha raccontato ai Nas che quel giorno si trovava in fondo al gruppo: «Mi dissero che Simeoni era andato via e che aveva dietro Armstrong che l' aveva poi ripreso. Poi Simeoni era rientrato nel gruppo e mi disse di stare calmo. In quel momento, 'tiravano' quelli della Telekom. Simeoni mi disse che qualcuno l' aveva insultato». La circostanza era gia' stata sottolineata da un altro ciclista della Domina Vacanze, Michele Scarponi, ascoltato dai Nas prima di Secchiari. «Ero quindicesimo - ha detto Scarponi -: ho visto Simeoni scattare in salita e Armstrong stargli dietro. Poi Simeoni è tornato vicino a me. Sono stato con lui fino alla fine della corsa. Mi disse che l' avevano insultato». Con le deposizioni di Salvatore Commesso (Saeco) e Massimiliano Mori (Domina Vacanze), si sono concluse, per il momento, le audizioni delle persone informate dei fatti per le quali il procuratore di Lucca Giuseppe Quattrocchi, che ha aperto un' inchiesta sul caso Armstrong - Simeoni, ha dato delega ai carabinieri del Nas di Firenze. Il primo ad arrivare, questo pomeriggio, e' stato Massimiliano Mori che ai carabinieri ha detto di aver sentito dire di minacce a Simeoni durante la tappa del Tour de France. Mori, che e' rimasto 50 minuti in caserma, non ha aggiunto particolari a quanto gia' affermato stamani dai due compagni di squadra della Domina Vacanze Francesco Secchiari e Michele Scarponi. Commesso ha ricordato di aver visto la fuga di Simeoni, inseguito da Armostrong. ''Poi sono rientrati nel gruppo - ha detto Commesso -. Quando ho visto Simeoni abbattuto e demoralizzato per quanto era successo gli ho offerto la mia solidarieta' e gli ho detto 'dai, non stare li' a pensarci'. La prossima settimana i carabinieri consegneranno i verbali al procuratore di Lucca che decidera' se convocare o meno Mario Cipollini, coindagato di Armstrong.
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