DONATI. «So chi ha inquinato le analisi di Schwazer»
DOPING | 24/09/2016 | 08:22 Il caso ha scosso il mondo degli sport olimpici nel corso dell'estate: la nuova positività di Alex Schwazer è stata argomento di discussioni e dibattiti anche sul nostro sito. E quindi, anche se non riguarda direttamente il ciclismo, vogliamo proporvi un estratto dell'intervista che Sandro Donati ha concesso ad Alessandro Milan de La Verità, perché dice cose gravi e importanti.
«Nel 2012 fui io a smascherare Alex Schwazer segnalando alla Wada i suoi valori e i suoi atteggiamenti sospetti. Ma stavolta sono sicuro che non si è dopato. C'è stata una manomissione della provetta di urina per eliminarlo dall'atletica e per eliminare anche me. So chi è stato il mandante, chi siano i complici e dove si sia svolto il tutto. I nomi li abbiamo fatti alla magistratura e confidiamo nella giustizia ordinaria che, seppur lenta, è neutrale. Dalla giustizia sportiva non potevamo aspettarci altro che la squalifica, visto che il Tas è composto da membri nominati dalle federazioni internazionali».
Sulle esenzioni di cui godono gli atleti Donati aggiunge: «L'hackeraggio ha reso noto quello che l'ambiente conosce: in Germania sono state autorizzate una cinquantina di esenzioni, in Spagna diverse centinaia. Ma chi crede ad una simile diffusione dell'asma nel mondo dello sport?. E poi guardate: ci sono sport come la scherma e il judo, per esempio, dove il doping praticamente non esiste perché lì prevalgono la conoscenza, la tecnica e la tattica. In discipline conme atletica, cannottaggio, ciclismo e sollevamento pesi, dove contano forza e resistenza, i farmaci hanno un effetto dirompente».
Infine su Schwazer e la Wada: «Inizialmente con Alex sono stato scettico e quindi duro, ironico, tagliente. Gli dicevo "adesso voglio vedere se sai misurarti solo con te stesso". Poi ho studiato un metodo di allenamento rivoluzionario per lui e sono convinto che a Rio avrebbe vinto due ori, perché era nettamente il più forte. La Wada dice che non sono stato un suo consulente? È vero, sono stato molto più di un semplice consulente. per loro ho svolto una serie di attività, alcune delle quali tanto delicate da non poterne parlare. Ma se mi spingono a farlo, un giorno rivelerò pure quelle».
Siamo stufi di sentire le solite poesie. Se deve parlare lo faccia anche se credo che vada contro il suo interesse . Prima lo ferma e poi fa il suo salvatore .... Parole e solo parole e poi non parli di altri sport pensi per il suo
24 settembre 2016 10:26limatore
Caro Prof. Donati....... se conosce e non dice è omertà. Ci faccia e si faccia un favole riveli tutto quello che sà per fare piazza pulita una volta per tutte. Queste mezze frasi non fanno bene a nessuno.
calma ragazzi,
24 settembre 2016 11:06canepari
Sandro non è un omertoso, e la sua storia etica e sportiva ce lo dice. In passato pur di fare emergere verità non ha avuto remore a scoperchiare pentole molto molto sostanziose, mettendosi contro mezzo mondo. Ogni cosa a suo tempo.
talebano
24 settembre 2016 11:23siluro1946
Per il talebano dell'antidoping ciclistico, a dopare il marciatore sono stati dei ciclisti, che "perseguitati" da lui si sono vendicati. Si ritiri in silenzio o cambi, ancora una volta mestiere.
ignoranza
24 settembre 2016 13:39noodles
Certa gente che scrive non conosce nemmeno la storia personale di Donati e si permette di criticarlo...Fra l'altro ha detto che i nomi li ha fatto alla magistratura. x Siluro1946. Donati non è certo uno che vuole il male del ciclismo. A suo tempo mise per iscritto personaggi e pratiche che hanno finito per dilaniare il ciclismo. Non mi pare uno che dà fiato alla bocca. Anzi, forse andava ascoltato quando parlava 20 anni fa.
24 settembre 2016 18:54nikko
1....10....100....1000....Donati
critiche
25 settembre 2016 11:39siluro1946
La storia di Donati la conosco molto bene. Comunque non conta il mio parere ma i risultati ottenuti da questo signore, la Wada disconosce certe sue affermazioni, ha distrutto il marciatore, ha partecipato, in cambio di molti soldi alla distruzione del ciclismo in Italia, e visto che qualcuno sa tutto, mi spieghi come il talebano si è specializzato in antidoping. Non ultimo, è lo stesso signore che afferma che vanno salvaguardati gli atleti di sport ricchi per non creare danni alle società, mentre nel ciclismo si può massacrare chiunque.
Donati
26 settembre 2016 16:27runner
Fossi in voi prenderei in SERIA considerazione le parole di Donati. Un uomo che si sta esponendo apertamente (con nomi e fatti denunciati alla Magistratura). Altro che omertoso...Omertoso è il mondo dello sport che, ad esempio, accetta allegramente le fantomatiche "esenzioni" per asma di atleti in realtà sanissimi. E tanti tifosi preferiscono credere queste favole, piuttosto che guardare in faccia alla realtà.
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